I soliti luoghi comuni
C'è chi ci tiene ancora a queste battute di spirito: ma poi è costretto a ricorrere ai soliti luoghi comuni, non ignoti nemmeno a Stagni ...
San Francesco
Poverello d'Assisi, pensaci tu...
O santo patrono
della nostra amata terra
illumina chi governa,
perché nulla venga
a mancare alla povera gente
e tutta la nazione possa vivere
giorni tranquilli
da ogni punto di vista.
Aiutami a prendere la mia croce ...
Indubbiamente questo monito deriva dal tuo magistero.
Forse il termine croce può essere stato introdotto dal linguaggio dei primi cristiani, per i quali ormai, tutto ciò che aveva spessore di sofferenza fisica, o morale, di persecuzioni e simili, acquistava senso di croce.
I farisei si sentono sani, giusti ...
Con questo testo siamo davanti il problema del senso vero di certe frasi bibliche.
E il senso vero non è quasi mai il primo che balza fuori: Gesù non solo non parlava italiano, ma neppure usava i mezzi espressivi di noi occidentali...
Il Cristo di Luca è il Profeta e il Messia di tutti
E noto agli esegeti che egli ha di mira, nello stendere il suo scritto, le comunità che Paolo aveva creato nell'area ellenistica del medio Oriente classico e dell'Europa meridionale. Lo si deduce dalla parsimonia dei rimandi al Vecchio Testamento, dall'assenza nel suo scritto di ogni ipertrofia verso usanze, tradizioni tipiche della gente di Mosè, dalla disponibilità che mette in risalto, nella figura del "Signore Gesù" verso frange di disgraziati, che fra gli ebrei erano bollati da prescrizioni ingiuriose, come lebbrosi, parrucchiere, pubblicani e simili.
... da precisare
E strano che si sia predicato, scritto e parlato tanto sull IMMACOLATA CONCEZIONE e nella comunità cristiana siano ancora numerosi coloro che ne hanno unidea assai vaga. Molti fedeli, quando se ne celebra la Festa l8 dicembre, pensano allo splendore verginale di lei, mostrando di non saper distinguere Immacolata da Vergine. Altri si commuovono sinceramente, nel considerare e contemplare nella liturgia di quel giorno la purezza, anzi la castità. In questo caso siamo di fronte ad unaltra confusione, fra purezza, castità, e concezione immacolata.
Santa Famiglia di Gesù
Le proposte della liturgia sono prevalentemente imitative. Abbiamo celebrato il Natale e ci viene subito proposto il modello della Sacra Famiglia.
Apparentemente niente di straordinario.
Ubbidienza gioiosa
5e comando piacevole
Quando un anima si converte, odia il peccato, si dedica con tutto limpegno al bene, accoglie in sé la grazia dello Spirito Santo e diviene un essere completamente nuovo.
Si avvera allora la parola della Scrittura: Togliete via il lievito vecchio per essere una pasta nuova (1 Cor. 5,7).
Il tentatore tende molti lacci alla nostra anima, e la natura umana è troppo debole per potere riportare vittoria su di lui.
Per questo lApostolo ci raccomanda di armarci con le armi celesti: Rivestitevi con la corazza di giustizia e calzate i vostri piedi per annunziare il vangelo della pace, e cingete i vostri fianchi con la verità (cfr. Ef. 6,14).
Lo guardavi con
arcano stupore
Lo stringesti al tuo seno, o Maria, appena uscito dal tuo grembo, ancora tiepido del calore delle tue viscere verginali.
Lo avevi fin lì appena percepito nel suo dolce peso e nei movimenti che ti facevano sussultare di una gioia recondita...
Adesso lo guardavi, con arcano stupore; ne osservavi le tenere membra, i primi movimenti ad aria libera, il suo curvarsi su di te, in cerca di un appoggio, con la sua testolina non sorretta dal fragile corpicciolo.
Non c'è vita interiore
senza lotta
Come la vita corporale, anche quella spirituale si sviluppa attraverso crisi e sofferenze. Si cessa di averne solo al momento della resa finale: alla morte. Non è difficile parlare di questi argomenti, finché le tempeste si delineano solo a distanza. Appena si avvicinano e si stagliano minacciose sul cielo dell'anima, fanno paura anche ai più coraggiosi.
I comportamenti del Tribunale giudaico
E lultimo lavoro, il più faticoso, di Padre Bernardino Bordo che da una vita studia e approfondisce le tristi vicende del Cristo Crocifisso.
Alludiamo a quello celebrato a carico di Gesù Cristo, nellanno 784 di Roma, corrispondente al 30 della nostra era.
Fino a due secoli fa i cristiani lo ricordavano con profonda commozione, gli altri... con rispetto.
Lo consideravano Rabbino: vestiva come loro
Sembrerebbe, a prima vista, uno di quei problemi a sfondo fittizio e privi di senso. Invece lo presentiamo come un discorso serio ed istruttivo.
Asfissia carbonica
Innanzitutto va chiamata in causa la serie ininterrotta e profonda delle emozioni in contrasto che turbarono lanimo del Salvatore in quella vigilia di morte. Giorni prima aveva ammesso: Lanima mia è turbata. Durante la cena Gesù rivisse tutte le angosce precedenti, col traditore, e con i suoi cari che lasciava.
S. Marco Evangelista
Scheda bibliografica
Nelle edizioni del Nuovo Testamento trovate sempre prima Matteo, poi gli altri. La critica odierna ha assicurato che il primo è Marco. E' giusto e sommamente interessante, agli effetti di una lettura più approfondita del suo Vangelo, conoscere di questo autore sacro quanto risulta dalla ricerche storiche più aggiornate. E punto primo, teniamo presente che Marcus è il nome che il Nostro ha assunto in chiave romana, o forse addirittura etrusca (come gli italiani dell'ultimo dopoguerra con i vari Jonny,Tony, Betty Made in USA). Il suo vero nome di... circoncisione, era semplicemente Joannes, divenuto poi Joannes - Marcus, infine tout-court Marcus, Marco.
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E' sorgente della remissione dei peccati
Mezzi di purificazione spirituale: l'acqua santa, la Parola di Dio, il Confiteor. Abbiamo accennato a qualcos'altro, che volevamo spiegare meglio: la partecipazione all'Eucaristia.
Avevate mai sentito dire che, partecipando con fervore alla S. Messa, avremmo ricevuto il perdono dei nostri peccati? Forse no. Invece l'ha insegnato nientemeno che il Concilio di Trento, il più severo Concilio della Chiesa, quello che a motivo dei Protestanti, ha cercato di stringere più che ha potuto il sistema connettivo della vita cristiana, per scongiurare il naufragio incombente.
Dalle lettere pastorali
di S. Carlo Borromeo
Tornando alla proposizione delle varie rubriche, stavolta nell'ambito della sezione "Spiritualiutà", proponiamo un significativo estratto dalle "Lettere di San Carlo Borromeo". Questo grande Santo italiano, nonchè "Dottore della Chiesa", nacque ad Arona il 2 ottobre 1538. Crebbe in una nobile famiglia e dovette assistere all'occupazione della Rocca di Arona da parte degli Spagnoli. Divenuto Cardinale di Santa Romana Chiesa si occupò direttamente del rafforzamento della moralità e della preparazione del clero. Morì a Milano il 3 novembre 1584. Soffermiamoci, pertanto, sui suoi scritti.
<Eccovi, amatissimi figlioli, quel tempo così celebre e solenne: Tempo, come dice lo Spirito Santo, Favorevole.
Tempo di salute, di pace e di riconciliazione.
Oggi la salvezza è entrata in questa casa
Quanto salutare la Parola di Dio, per eliminare dal nostro animo la tiepidezza della nostra flebile fede.
Potersi alimentare tramite quello che la Liturgia domenicale ci propone, è di enorme vantaggio per il nostro spirito.
Già nella prima lettura vi viene proposta una stupenda pagina del libro della Sapienza; scritto in greco da un autore sconosciuto, ma assai esperto della lingua.
Come è consolante questo Dio che tutti accoglie, abbraccia, e perdona e quanto è attuale per me sua creatura!
Ed ecco il salmo responsoriale, la preghiera salmodiata che nellantichità esprimeva i sentimenti di gratitudine a quel Dio che ha cura e premura per le sue creature: ...Buono è il Signore verso tutti, la sua tenerezza si espande su tutte le creature
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"Egli è uno solo"
Sarebbe stato sufficiente proclamare: "Crediamo che Dio esiste". Punto e basta. Invece, quando fu formulata, nel sec. IV°, era ancora presente il politeismo pagano, cioè la credenza che ci fossero molti dei, sia in rapporto alla diversità dei popoli, che ai gesti e alle esigenze religiose dei vari individui.
Costantino aveva appoggiato energicamente il Cristianesimo, a debellare tante aberrazioni religiose dell'Impero romano; la Chiesa era giunta ancora più in là dei confini dell'impero, proclamando dappertutto che il culto degli dei era una insensatezza, perché Dio è uno solo. Ma resistevano le campagne. Resistevano ancora più accanitamente molti intellettuali, mortificati dall'atteggiamento intransigente del potere imperiale, che quasi imponeva il Cristianesimo.
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