DALLA PRIMA LETTERA DI S.PAOLO DELLA CROCE ALLA VEN.LUCIA BURLINI 4 LUGLIO 1748
Dopo il silenzio di tanti anni, ho creduto mio obbligo di gratitudine di visitare con questa mia il vostro spirito ringraziandovi in primo luogo, in Gesù Cristo della grande carità con cui avete assistito ai nostri poveri religiosi abitanti nel sacro ritiro della Madonna del Cerro [ ..] Gesù che è il sommo datore d'ogni bene ricolmi sempre più il vostro spirito della pienezza delle sue grazie e doni celesti, per le fatiche, viaggi ed altri uffici di carità in cui vi siete impiegata per i miei e vostri fratelli in Gesù Cristo.
Guardo un bambino, una bambina in un passeggino o in braccio a papà e mamma. Guardo e penso: chi è? Perché e per chi ... è nato? Chi diventerà? Che ne sarà di questa creatura? Guardo e sogno tutto il possibile per lui e per lei. E dentro il sogno trovo quello che non si realizzerà mai e quello che, invece, avverrà.
Continua linsegnamento del Cristo, tramite le parabole.
Nella Liturgia odierna viene presentata la parabola della zizzania e del buon grano, che si riferisce alla società umana nel suo insieme.
La parola zizzania ci è pervenuta solo attraverso i Vangeli, derivata da una radice semitica; è il loglio (dagli effetti narcotici) il cui germoglio non si distingue dal frumento.
"Il Regno dei cieli è simile ad un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania
GIOVANNI BATTISTA: IL PRECURSORE DEL SIGNORE UNA RIFLESSIONE
L' Evangelista Luca introduce in forma chiara e solenne la figura di Giovanni Battista, del quale il Vangelo ne parla in ripetute occasioni. Quando Gesù elogia Battista ( Mt 11,07/9 ) dimostra con chiarezza la sua volontà forte e il suo impegno in compiere la missione che Dio gli aveva ordinato. Le note caratteristiche della personalitá di Giovanni Battista sono l'umiltà, austerità, coraggio e spirito di preghiera. Portare avanti una missione così tanto eccelsa, essere precursore del Messia, merita da Cristo un singolare lovoro: " Giovanni Battista é il maggiore tra i nati da donna (MT,11.11)" lui ardeva con il suo amore verso Gesù dando testimonianza della luce affinché tutti credessero in Lui. Dichiara la superiorità di Gesú al dire che Lui esisteva ancora prima di lui essere nato, mostrando così la divinità di Cristo generato dal Padre dalla eternità e nato da Maria Vergine nel tempo e mostrando il carattere soprannaturale e trascendente del messianismo di Cristo, tanto distante dalla idea politica/religiosa che cercavano incutere i dirigenti giudei .
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Il Padre ha creato I' universo per la gioia di comunicare se stesso alle sue creature. Le conserva nell'essere per concedere ad esse la partecipazione alla sua stessa gioia di essere. Si tratta di un Amore allo stato sorgivo che donandosi non s'impoverisce.
Quando facciamo il segno della croce lo dobbiamo fare bene. Non cosí affrettato , rattrappito, tale che nessuno capisce cosa debba significare. Deve essere un segno della croce giusto, cioé, lento, ampio, dalla fronte al petto, da una spalla all'altra. Sentiamo come questo abbraccia tutto. Dobbiamo concentrarsi, dunque, bene e raccogliere in questo segno tutti i pensieri e tutto l'animo, mentre esso si dispiega dalla fronte al petto, da una spalla all'atra. Allora tu lo senti: ti avvolge tutto, ti consacra e ti santifica.
I farisei volevano, di qualche forma, incriminare Gesú, mettendolo alla prova e in contradizione, perché Lui non rispettava il sabato e i suoi discepoli facevano in questo giorno quello che non dovevano fare. Gesú ricorda che il proprio David non transgredí il sabato, ma seppe collocare misericordia a una necessitá maggiore in favore di un altro. I propri sacerdoti di Israele che, molte volte, non osservano la legge del tempio in funzione di se stessi, Gesú dice:" Qui stá chi é maggiore del tempio" (Mt.12.6) ( Qui sta chi é maggiore del sabato )
Se il nostro modo di descrivere situazione rientranti con difficoltà nei soliti schemi biografici ci desse lidea che, dunque, la Madonna abbia davvero camminato sui fiori, le faremmo un torto che non merita in alcun modo: la definiremmo una donna passiva, una Creatura introversa che avrebbe pigramente annullato la propria personalità. Al contrario, troviamo di Lei sul Vangelo, segni ben chiari di perfetta auto-comprensione e d'intraprendenza. Il lettore credente ne ricava la netta convinzione che tutto le sia costato, come a noi e anche di più, per quanto attiene alla vita giornaliera; e che ogni suo progresso nella saggezza e nel conservarsi libera da qualsiasi vincolo estraneo sia stato effetto di un impegno consapevole, costante.
" Dopo il nome di Gesú, non ci é altro nome che sia tanto poderoso per assisterci nelle nostre necessitá come il Santo Nome di Maria. " Il nome di Maria é ammirabile e succede à volte di qualcuno ottenere la salvezza o le nostre necessitá piú per l'invocazione di Maria di che il nome di Gesú. Quale é la causa di questo ? Sará che Maria é maggiore e piú poderosa del suo Figlio Divino ? NO, perché Lui non ha ricevuto da Maria la grandeza e il suo potere, al contrario, é stata Maria che ha ricevuto da Gesú questa grande gloria. Il motivo é che il Figlio di Dio , essendo il Signore Giudice, deve trata ogni uno conforme di accordo con i suoi meriti e secondo le regole della giustizia.
E' così consolante intuire che l'aspetto più intimo dell'assistenza materna di Maria in nostro favore passa esattamente attraverso queste stesse linee; fin dalle prime fasi del cammino verso Dio.
Tutti sanno che in esse anche una difficoltà di scarsa importanza potrebbe scoraggiarci, spingendoci al punto di partenza, rappresentato da quello che, sotto sfumature diverse, viene chiamato momento di conversione, o primo vero incontro con Cristo.
A palavra de Deus nesse quinto domingo do tempo comum nos convida a refletir sobre o compromisso cristão. Aqueles que forem interpelados pelo desafio do Reino não podem remetter-se à uma vida comoda e instalada, nem refugiar-se numa religião ritual e feita de gestos vazios: mas tem de viver de tal forma comprometidos com a transformação do mundo para que se tornem uma luz que brilha na noite do mundo e que aponta no sentido desse mundo de plenitude que Deus prometeu aos homens, o mundo do Reino No Evangelho Jesus exorta seus discipulos a não se instalarem na mediocridade, no comodismo, no " deixa andar" e pede-lhes que sejam o sal que dá sabor ao mundo e que testemunha a perenidade e eternidade do projeto salvador de Deus, também os exorta a serem uma luz que aponta para o sentido da realidade eterna, que vence a escuridão do sofrimento, do egoismo, do medo, e que conduz ao encontro de um Reino de liberdade e de esperança.