il carcere e un deserto spietato. Un luogo di solitudini raggelanti e di vicinanze obbligatorie. Eppure dentro il recinto -fatto di impotenza e disperazione, ignavia e dimenticanza, oppressione e reclusione -fioriscono storie di riscatto, veri abbaglianti anticipi e posticipi di risurrezione Storie al limite: taglienti come vetri, iridescenti come la speranza maltrattata, calpestata, ridotta a brandelli, ma mai del tutto cancellata. Storie nelle quali si manifesta un'irruzione, lintrusione di qualcosa di inaspettato, di sorprendente, di indicibile. Io lo definisco l'imbarazzo di Dio. Una presenza che spiazza, che apre all'inaudito. che per un attimo decisivo sospende e taglia la quotidianità della reclusione.
Ci sono dei momenti di verità delle persone, momenti nei quali tutto il senso di una vita si capisce. Benedetta Bianchi Porro, qualche ora prima di morire, chiede alla madre: Ricordi la leggenda?.
II 14 Maggio 1978 mi presentarono, davanti al fonte battesimale, una bambina di appena 50 giorni. lo, Don Lucio, chiesi ai genitori: "Che nome date a vostra figlia?". Emanuela mi dissero. Spiegai l'etimologia del nome "Emanuela" che significa Dio con noi. E non potevamo nemmeno ipotizzare che la piccola Emanuela un giorno si sarebbe consacrata a Dio nella via del dolore.
Emanuela: all'inizio della mia esistenza mi fu appeso al collo sul petto un viapass, per aprire il cancello d'ingresso, con scritto: battezzata, figlia di Dio. I primi anni li ho passati quasi sempre in braccio alla mia mamma, pensavo solamente a dormire e mangiare. All'età di sei anni ho trovato un grande cancello con la scritta "PERCORSO DELLA VITA". C'era un parcheggio immenso pieno di motorini, delle più svariate marche che io non conoscevo: amore - carità - fraternità - sacrificio - malattia - dolore ecc... Ho messo il mio viapass e mi è toccato in sorte il motorino marca "sofferenza".
Dopo la risurrezione, Gesù apparve dieci volte: alle donne al sepolcro, a Pietro, ai due di Emmaus, a parecchi apostoli in Gerusalemme, assente Tommaso, poi lui presente, al lago di Tiberiade, al monte di Galilea, a mensa per l'ultima volta, all'Ascensione.
Ma non tutto, come dice Giovanni, è stato scritto.
Abbiamo celebrato, con la liturgia, i trionfi della risurrezione ed ora per 40 giorni, fino all'Ascensione, Gesù deve convincere i suoi che Lui con il suo glorioso corpo, non è un fantasma, ma è veramente, in carne e ossa, come loro per tre anni lo avevano sempre visto, standogli accanto.
Anche se con poca età è stata strumento dello Spirito Santo profetizzando la vita e la libertà del suo popolo. La santità é una grazia che lo Spirito Santo vuole dare a tutti, frattanto é Lui che cammina nel tempo manifestando al mondo questo dono dato a chi lotta giorno per giorno. Santa Rosa di Viterbo ancora giovanissima di età cominciò a esternare attitudini carismatiche di straordinario coraggio e amore al Signore. Venne al mondo in Viterbo nell'anno 1233 da una povera e umile famiglia veramente cristiana : quando aveva appena tre anni di età la sua storia ci racconta che per la sua preghiera Gesú ebbe una "zia".
Come ha visto, non era facile incontrarci. Certo, avrai potuto sapere anche altri particolari che rendono piuttosto amari questi ultimi anni della mia vita. Sento una grande riconoscenza del grande dono che mi hai fatto col trascorrere una preziosa ora in un colloquio che non potrò facilmente dimenticare.
Sulla mia salute e quanto mi è accaduto, posso attestarle quanto segue:
Il 12 agosto 1998 ho subito il primo intervento per un cistoma ovario, e tutto si è rimesso a posto.
Canto di Meditazione (Madonna, Schwarze Madonna - Madonna Nera)
I difficili rapporti di Gesù con i farisei e sadducei
Nei tre anni vita pubblica del Messia, i suoi rapporti con il popolo sono stati sempre ispirati ad una infinita misericordia e sollecitudine verso tutti i problemi della sua gente. Per loro compie prodigi come moltiplicazione dei pani, guarisce infermi, sana malati, addirittura risuscita un suo amico carissimo, Lazzaro. Lo seguono folle immense, lo ammirano, lo applaudono perché pensano che Lui veramente risolverà tutti i loro problemi.
Il Vangelo di Luca ci mostra tutta l'attivitá di Gesú come un grande cammino che deve fare fino a Gerusalemme. In Gerusalemme, la capitale, Gesú affronterá i poteri e fará il suo exodo,ossia, il suo passaggio della sofferenza e morte per resuscitare dopo tre giorni. L'episodio della trasfigurazione é l'antecipazione della gloria di Gesú resuscitato vincendo la morte, risplendente di luce. Gesú conversa con Mosé e Elia, rappresentanti della legge e dei profeti dell'antico testamento.
Una riflessione a cura del Dott. Alberto Rossini( Brasil)- nostro collaboratore Tutte le persone sono chiamate a fare parte del Regno di Dio, perché " Dio vuole che tutti si salvino" ( 1 Tm 2.4) Come effetto, quelli che ignorano senza colpa il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa e amano Dio di cuore sincero e si sforzano sotto l'influsso della grazia per compiere la sua volontá manifestata per la loro coscienza, anche loro possono ricevere la salvezza eterna. Neppure la Divina Provvidenza nega gli aiuti necessari alla salvezza verso coloro che, senza colpa, non arrivarono alla conoscenza esplicito di Dio e si sforzano per vivere una vita retta.
Moltissimi Papi hanno raccomandato con bellissime parole questa preghiera mariana, il Santo Rosario. PIO XI diceva che, " fra le preghiere alla Madonna, il Rosario occupa il primo posto." Pio XII ci ha lasciato detto che " il Rosario é la sintesi di tutto il Vangelo, meditazione dei misteri del Signore, inno di lovoro, preghiera della famiglia, compendio della vita cristiana e maniera di ottenere favori celesti." Il Rosario é una preghiera evangelica che ci mostra le tappe fondamentali del misterio di Gesú Cristo, visto a partire dal punto di vista della Vergine Maria.
Maria e Giuseppe si amorono come fratello e sorella?
Abbiamo premesso, a suo luogo, che al momento dell'annunciazione la Vergine e Giuseppe erano già vincolati da una specie di contratto prematrimoniale, in forza del quale sarebbero giunti, entro breve scadenza, a vivere insieme, come ogni altra coppia di sposi. A quel punto, il loro amore non poteva essere più quello della semplice amicizia. L'amore tra fidanzati è specifico; potrebbe anzi definirsi potenzialmente coniugale. Che sia stato puro, intemerato non può mettersi in dubbio: è deducibile anche dal loro comportamento, durante i giorni dell'angoscia, da parte di tutti e due gli interessati.
Così, alleta di dodici anni, Gesù aveva dimostrato alla madre che i suoi legami con lei dovevano, da quel punto, condizionarsi alle scelte connesse con la sua missione. Adesso toccava a Maria di dimostrare al figlio che quei rapporti li andava intuendo, anche lei, in una maniera assolutamente riservata. Li avrebbe individuati attraverso le confidenze di lui e, forse ancor più, in forza di quel suo conservar tutto ciò che la veniva coinvolgendo, memorizzandolo scrupolosamente per riflettervi sopra, nel medesimo atteggiamento assunto col suo primo fatto. Ci fu uno sposalizio a Cana. Se vi troviamo anche Maria e, con lei Gesù, è naturale che si trattasse di una famiglia del parentato, cioè del clan, al quale appartenevano.Cana era un piccolo centro della Galilea, a poca distanza da Sefforis, da cui, come abbiamo supposto, sembra derivasse il suo casato e da Nazaret, dove adesso risiedeva. Lo scenario è fra i più noti alle attuali letture liturgiche, da poterci limitare ad inquadrarne gli elementi essenziali.
No evangelho se narra como Jesus curou dez leprosos e um deles voltou para agradecer. O episodio nos é muito conhecido: perto da aldeia que ficava nas imediações da fronteira da Galiléia com a Samaria dez lebrosos vieram ao encontro de Jesus que ia passando. Parando a uma certa distancia, pois as leis eram muito rigidas ao não permitir o convivio de leprosos com a população sadía, chamaram a grande voz: " Jesus, Mestre, tenha compaixão de nós! " Jesus mandou que eles fossem apresentar-se aos sacerdotes. Era o que prescrevia a lei para aqueles que fossem curados de lepra, para as devidas verificações legais. E aconteceu, justamente, que, quando se encaminhavam para Jerusalém a fim de irem ao encontro dos sacerdotes, viram-se miraculosamente curados. Era o poder de Jesus!