S. Antonio Abate PDF Print E-mail

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... una vita nel deserto

Folklore & tradizioni popolari 

Il 17 gennaio i sagrati e le piazze di molte Chiese, dal sud al nord della penisola, brulicano di animali condotti dai loro proprietari per la benedizione di Sant' Antonio. E’ vissuto nel 250 a Coma (oggi Quemar) sulla costa occidentale del Nilo, nel medio Egitto. Morì all'età di 105 anni. 


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Ascoltando un giorno le parole del Vangelo: “ ...se vuoi essere perfetto và, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nei cieli…” (Mt.19.21). Le mise in pratica alla lettera, divenne santo, lasciando un segno, ancora indelebile dopo 1700 anni.

 Nel corso dei secoli la devozione a S. Antonio Abate ha dato vita ad innumerevoli manifestazioni di carattere religioso – folkloristico  in tutta la penisola, molte delle quali ancora sopravvivono, mentre altre vengono via via riscoperte e rivisitate. 

LA BENEDIZIONE DEGLI ANIMALI, DEL PANE E DELLE FAVE

Il 17 Gennaio sui sagrati delle Chiese si svolge la benedizione degli animali abbelliti per l’occasione con nastri e nappe variopinti. In molte località permane ancora l’usanza di distribuire il pane e le fave benedette, che possono anche essere dati da mangiare agli animali rimasti nelle stalle. 

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Don Lucio Luzzi, direttore
di Viedellospirito.it, durante la
tradizionale benedizione del
fuoco e degli animali 
 

IL FUOCO

 La sera della vigilia della festa viene acceso un fuoco, di solito di grandi dimensioni, che brucierà per molte ore della notte. In molte parti il giorno della festa vengono prelevati i carboni spenti e portati nelle stalle come gesto propiziatorio.

LA GALOPPATA

 Di frequente dopo la benedizione degli animali, i proprietari che portano cavalli, asini e muli, lanciano gli animali in una corsa sfrenata che può avere come punto di partenza e di arrivo due diverse porte della città.

IL  "FUOCO DI S. ANTONIO" PROVOCAVA ORRENDE MUTILAZIONI

L’ergotismo, detto anche “Fuoco di S. Antonio” (citato da Plinio come ignis sacer = fuoco sacro) fu nel medioevo una delle malattie più temute che periodicamente mieteva numerose vittime. Si trattava di una intossicazione di origine alimentare provocata dalla ingestione di farine cereali contenenti gli sclerosi della segala cornuta. La malattia cominciava con un senso di intenso bruciore e provocava nel malato il disseccamento dei tessuti e la cancrena portando alla perdita degli arti. Questi talvolta venivano amputati per impedire il diffondersi dell’infezione. Scomparso l’ergotismo il “Fuoco di Sant' Antonio” indicò l’erpes zoster, un’affezione che colpisce le cellule nervose e si manifesta con fenomeni epidermici localizzati lungo il decorso dei nervi.

Don Lucio Luzzi
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AS VIAS DO ESPIRITO

SOLENIDADE DE CORPUS CRISTI

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SOLENIDADE DE CORPUS CRISTI
22 JUNHO 2014
UMA REFLEXÃO


Nesta data a Igreja nos convida a uma profunda reflexão: celebrar, proclamar, professar  e expressar nossa fé inabalável na presença real de Cristo, morto e ressuscitado nas espécies eucaristicas. Eis a nossa fé: cremos com todo nosso coração e com toda nossa mente que, nas espécies eucaristicas oferecidas como sacrificio de Cristo, sacrifício único, perfeito e eterno,  o Senhor Jesus está realmente presente no seu corpo e no seu sangue, alma e divindade, tão perfeito e real como está no céu.  Nas espécies consagradas já não há mais pão, já não há mais vinho: há somente o Corpo e Sangue do Senhor morto e ressuscitado. Quanto é adoravel e amável este presente de Deus !


Codice shinistaT

THE WAYS OF THE SPIRIT

Did the Virgin Mary really die?

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Did the Virgin Mary
really die?


The very first question that arises staring at an ancient Byzantine icon of the Dormition representing the Virgin Mary’s body laying on a bed and Her figure raising above it, it’s if this picture, painted by a Mount Athos monk, indented to represent, with such a little convincing patterns, only Her Soul or Her entire Body as well. A religious inexperienced viewer would have his attention attracted by the abstract symbolism, while the pious viewer looking for cheap experiences would be contradicted by the archaic verism of the Virgin laying on a bed on the verge on expiring, like an ordinary woman.

 

Preghiere

LA PREGHIERA DEL PERDONO

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LA PREGHIERA DEL PERDONO

"  Gesú, infinita misericordia, che perdonasti a Leví e lo chiamasti a Te, perdonaci i nostri peccati, perché averTi offeso é il nostro dolore.  Gesú, infinita misericordia, che perdonasti alla Maddalena e la unisti alle donne sante e fedeli, perdonaci i nostri peccati, perché averTi offeso é il nostro dolore. Gesú, infinita misericordia, che perdonasti a Zaccheo e lo facesti uno dei Tuoi discepoli, perdona i nostri peccati, perché averTi offeso é nostro dolore. Gesú, infinita misericordia, che perdonasti l'adultera e gli desti il divino comandamento di non piú peccare, perdona i nostri peccati, perché averTi offeso é il nostro dolore.