Benedetta e la speranza
Quante volte abbiamo bisogno di una parola di incoraggiamento e di consolazione, quando sembra che tutto vada storto. Benedetta insegna ad amare il Signore ed il prossimo, anche nelle condizioni più estreme.
Una lettera inviata ad una sua ex insegnante, ormai paralizzata, ci mostra una gioia profonda che, lei gravemente ammalata, cerca di trasmettere ad una compagna di sventura:
Io sono serena lo stesso, perché è Dio che mi ha voluto così che ci ha voluto così. Non temiamo, Signorina. Siamo cadute nelle Sue mani...
Dipinto gentilmente concesso dalla pittrice Roberta Boessmann
Ma sono mani dolcissime, che guidano verso una strada damore e di pace.
E noi, se saremo docili nelle Sue mani, non saremo mai, nemmeno per un soffio, abbandonate.
Il Signore ha cura dellerba dei campi, e degli uccelli dellaria, eppure loro non seminano e non mietono, e non depongono nei granai . Tanto più, allora, avrà cura di noi, che siamo ben più che lerba e gli uccelli dellaria!
«Cercate il Regno di Dio e la Sua giustizia, e tutto il resto vi sarà dato in più.» Ecco, perché io attendo serena.
Perché i giorni passano nellattesa di Lui, che io amo nellaria, nel sole che non vedo più, ma che sento, ugualmente, nel suo calore, quando entra attraverso la finestra a scaldarmi le mani, nella pioggia, che scende dal cielo per lavare la terra.
La mia lettera la detto perché devo comunicare con gli altri attraverso le mani, perché sono diventata cieca e sorda. (Benedetta a Laura Ricci in Gardini, 1963)
Forse anche noi abbiamo motivi di preoccupazione. La distanza tra le nostre aspirazioni e la realtà, a volte grigia, a volte terribile, delle nostre giornate diventa ancor più forte nei periodi festa.
Benedetta ci testimonia che possiamo sperare e che anche lattesa può essere gioiosa. La luce può essere sempre in fondo a tutti i viali della nostra vita, se abbiamo la libertà di alzare gli occhi per vederla, come dono che ci viene da Colui che, comunque, ci ama.
Gianfranco Amati
Quando
vuoi, puoi sentire come protezione a casa tua: il profumo che emanava
PADRE PIO: GELSOMINO- SANTA RITA DA CASCIA: ROSA- SAN GIOVANNI PAOLO II:
CEDRO.