Image

 “ UMILE ED ALTA PIU” CHE CREATURA”
( Dante, Parad. 33,2 )

Maria, madre di Dio. Il titolo fa, dunque, parte del patrimonio della nostra fede: quella che l'apostolo Paolo sente de?nire stoltezza dai saggi del neo platonismo e scandalo dal pietismo ottuso dei rabbini, diversi dal suo pio rabban Gamaliel I e molto più al suo divino maestro Gesù. Stoltezza, perché il sottile so?sta della sua epoca non poteva ammettere che il grande demiurgo potesse farsi uomo, avere una madre terrena, per poi morire in croce ignominiosamente.
Scandalo per i rabbino di J amnia o di Gerusalemme, il quale,attento più alla torah che a Jahvè, inorridiva al solo immaginare che il Dio d°Israele avesse potuto calarsi nel tempo, lasciandosi generare da una donna, sia pure una ?glia di Sion, per poi finire sotto l”accusa di essersi contrapposto a Mosè e ai profeti, sovvertendo le tradizioni dei padri.
 


Image

Questo particolare spiega perché i primi diffusori di tanto annuncio dovettero stare bene in guardia, a non mettere in risalto controproducente ciò che non riguardasse esclusivamente la persona del messia Gesù e le linee essenziali della sua opera.
Chi ne pagò le spese (se fosse lecita l’espressione) fu la figura di sua madre, lasciata in un”ombra che solo il tempo e lo slancio religioso senza preconcetti dei primi cristiani di origine non giudaica avrebbero dissipato, per dare spazio libero alla luce che ben meritava.Allora risultò evidente che quell”umile donna di Nazaret era davvero la madre di Dio, se era la madre del suo Verbo dal momento in cui, con adorabile semplicità aveva dato il suo consenso all”avverarsi di un progetto che superava di gran lunga la sua capacità di afferrarne tutte le implicazioni.

Image
 
In lei niente era apparso che la distinguesse dalle altre giovani spose del villaggio, sia nel portamento che tradisse una insolita autocomprensione della propria dignità, come nello sguardo pensoso di chi disattende la realtà presente, assorbito da ben altro; molto meno nella conversazione,impostata in modo da eludere domande indiscrete.
Chi l°avvesse incontrata, in qualsiasi momento, per le viuzze di Nazaret, se fosse stato un rabbi di tutto rispetto si sarebbe guardato bene dal salutarla, per non rimetterci di riputa-
zione (!), se gente del popolo ne avrebbe ricavato solo un” impressine generica di ragazza che sapeva stare al posto suo. La sua grandezza smisurata sarebbe risultata solo con il trascorrere del tempo, anzi dei millenni, anche se, fra i primi, già Pevangelista Luca ne aveva subito un fascino straordinario, assai evidente nel modo stesso con cui prende nota di quanto è riuscito a raccogliere sul suo conto, per trasmetterlo alla comunità dei credenti.
La cosa non deve stupirci in nessun modo.

Image
Abbiamo già scoperto il nesso misterioso che intercorre fra i misteri della vita di Cristo e quelli di sua madre. Come suo fglio “pur essendo di natura divina... spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo” ( Fil 2, 6 - 7), così anche lei doveva nascondere la sua vera grandezza sotto le forme della donna ordinaria, senza alcun segno di trascendenza.
Quasi a forzare affettuosamente questo mistero di annullamento, ci pemietteremo di portare la nostra indagine anzitutto sull” idea che poté farsi di se stessa e della sua missione con
un ?glio diventato suo in maniera tanto misteriosa.
Siamo ben presuntuosi, se teniamo conto che questa donna eccezionale si fece un dovere di conservare tutto per se e per il suo Signore.
Ci scopriremo però, quanto, di un corredo cosi prezioso,appartiene anche a noi, per cessione, o meglio, per prolungamento di diritto, assegnatoci dalla bontà di suo figlio.
Image
Image


AS VIAS DO ESPIRITO

Imitação...3.15 ( Oração ) Para cumprir a vontade de Deus

Image

Imitação...3.15  ( Oração )  
Para cumprir a vontade de Deus

 
Concedei-me, benignissimo Jesus, a vossa graça, para que esteja comigo, trabalhe comigo e comigo persevere até o fim. Dai-me que sempre deseje e queira o que vos for mais aceito e agradável. A vossa vontade seja a minha, e a minha siga sempre a vossa e com ela, perfeitamente, se conforme.

Image
Tenha eu convosco um só querer e não querer: nem eu queira ou deixe de querer senão o que vós quereis e não quereis. Concedei-me que eu morra para tudo o que é do mundo e que deseje, por amor de vós, ser desprezado e desconhecido na terra. Dai-me que, acima de todas as coisas, em vós repousem todos os meus desejos e que meu coração descanse em vós. Sois a verdadeira paz do coração e o seu ùnico sossego:fora de vós é sofrimento e inquietação.

Tradução a cargo de Dott. Alberto Rossini (Brasil)




THE WAYS OF THE SPIRIT

Letter to Baby Jesus

Image

To Baby Jesus
Stars Street
Heaven

I’m here at the church, just for curiosity, to see you in the crib in a moment when nobody is in.
I need to ask you some questions. I know that during your life you had a lot of troubles and some of yours don’t skimped  criticism, malicious questions and bad opinion about your actions. But why when you do  good you are always insulted? THE HUMAN HISTORY IS ALWAYS THE SAME!


 

WEGE DES GEISTES

La novità

Image 

LA NOVITA' DEL VANGELO
"AMATE I VOSTRI NEMICI”

Uno dei punti più originali e coinvolgenti del Vangelo è il dover amare anche i nemici. Che Gesù lo abbia proposto al suo tempo, agli ebrei soprattutto, fa parte della coinvolgente autonomia della sua azione e del suo insegnamento. Lo intesero dire che non andava più tenuto conto del detto biblico "amerai il prossimo tuo e odierai il tuo nemico" (Mt.5,43), ma si doveva amare anche il nemico e non semplicemente perdonarlo...

Per gli ebrei dell'epoca,  "prossimo" era solo un altro della stessa razza; il nemico, uno straniero che aveva fatto del male a loro. L'odio era l'unica soluzione del problema. Invece Gesù lo ripropone e lo risolve a modo suo. Se Dio è Padre tuo e di colui che ti ha offeso; e Dio ha tante volte perdonato a lui e a te, come fai a non perdonarlo ? Il suo pensiero va ancora più alla radice: chi ti ha offeso è tuo fratello, qui è la sostanza; l'offesa, diciamo anche il danno, che ti ha inflitto compromettono solo l'esterno di colui: gli resta sempre l'ESSENZA che è figlio dello stesso padre, quindi tuo fratello.

Certo che ragionare cosi, ad ebrei che non perdonavano ai faraoni, a Nabucodonosor, dopo 2/3 secoli di storia, significava sfidare l'opinione pubblica, trattandosi di norme bibliche, infrangibili. Per dire il vero, la seconda parte della frase "e odierai il tuo nemico", non c'è nella Bibbia, però c'era, senz'altro, nell'insegnamento pratico dei rabbini del suo tempo. Gesù, pertanto si ergeva a giudice della storia, per dare inizio ad una NUOVA STORIA. Da autentico ebreo, avrebbe dovuto stentare ad ammettere che si possa perdonare chi ci fa del male. Ma Gesù è Figlio di Dio, e, pertanto, poteva spingere, affondando nella carne viva dell'umanità gretta, puntigliosa, permalosa, odiosa, e capace di risolvere i suoi problemi solo a colpi di violenza, insolenza e odio..

In conclusione il problema, in chiave evangelica, non comporta solo il PERDONO del nemico, ma l'AMORE per esso. E' evidente che, se dovessimo affrontarlo con le sole forze umane, dovremmo rifiutarci e prendercela con il divino Maestro... Ma Lui non comanda nulla veramente al di sopra delle nostre forze e alla loro debolezza supplisce con la forza della preghiera e dei sacramenti.

VIDEO CORRELATO

SENZA DI ME NON POTETE FAR NULLA

Preghiere

La preghiera, mio Signore, è Tua,

Image

La preghiera, mio Signore, è Tua,

perché tua è la voce delle genti
quando si rinnovano nell’ultima vita,
a te donano l’ultimo fiato e gli occhi.
Nulla di quanto è scritto vale quanto detto
ricordato con amore e tramandato
nel sudore della terra dalle voci basse,
preghiera dell’alba, del vespro, della notte.