Guardo un bambino, una bambina in un passeggino o in braccio a papà e mamma. Guardo e penso: chi è? Perché e per chi ... è nato? Chi diventerà? Che ne sarà di questa creatura? Guardo e sogno tutto il possibile per lui e per lei. E dentro il sogno trovo quello che non si realizzerà mai e quello che, invece, avverrà.
DALLA PRIMA LETTERA DI S.PAOLO DELLA CROCE ALLA VEN.LUCIA BURLINI 4 LUGLIO 1748
Dopo il silenzio di tanti anni, ho creduto mio obbligo di gratitudine di visitare con questa mia il vostro spirito ringraziandovi in primo luogo, in Gesù Cristo della grande carità con cui avete assistito ai nostri poveri religiosi abitanti nel sacro ritiro della Madonna del Cerro [ ..] Gesù che è il sommo datore d'ogni bene ricolmi sempre più il vostro spirito della pienezza delle sue grazie e doni celesti, per le fatiche, viaggi ed altri uffici di carità in cui vi siete impiegata per i miei e vostri fratelli in Gesù Cristo.
Latteso tra le genti è nato. Il Redentore è tra noi. Abbiamo un modello di vita da osservare e da seguire: Lui, solo Lui, lAmore, lo specchio della vita, lancora di salvezza nel giorno della morte. Guardiamo questa Donna umile e pia, rispondere serenamente allinvito dellAngelo: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con Te Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, Lo darai alla luce e Lo chiamerai Gesù» (Lc 1,28-31). Gesù, il Salvatore, venne a noi da una Madre, vergine e umile, per insegnarci che la verginità è la strada del Suo passaggio in mezzo a noi. «O beata virginitas!».
"Chi scandalizzerà uno di questi piccoli che credono in me..."
PENSIERO DELLA DOMENICA + VIDEO CORRELATO Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sta per iniziare il mese di Ottobre, che la devozione popolare dedica alla Madonna del Rosario. E una formula di preghiera, il rosario, comunissima fin dai tempi antichi, con quel ripetere, quasi a cantilena, per cinquanta volte lAve Maria.E forse lunica preghiera che rimane inculcata nella mente di tutti, perchè appresa dalle nostre mamme non appena abbiamo cominciato a parlare. La Liturgia celebra oggi la XXVI domenica del tempo ordinario e ci propone alcuni brani del libro del Vecchio Testamento "Numeri" , chiamato così dalla descrizione nel capitolo primo, del censimento dei figli di Israele.
Non vi è disgrazia, non vi sono catastrofi, non vi sono dolori, per quanto inauditi siano, che, quando si soffrono per amor di Dio, non si trasformino in corona di gloria e di speranza.
A cosa servono belle strade e aeroporti, begli edifici di tanti piani, se vengono costruiti con il sangue dei poveri, che non ne beneficeranno?
Ateo non è solo il marxismo, ateo pratico è anche il capitalismo. Questo divinizzare il denaro, questo idolatrare il potere, questo porre falsi idoli da sostituire al vero Dio. Viviamo tristemente in una società atea.
Sappiamo quanto è stata dura e difficile la vita di Benedetta, specialmente nell'ultimo anno quando tutti i sensi in lei si sono spenti, come dice lei stessa: "Nella notte buia dei miei faticosi giorni" (22.4.1963). Sappiamo anche come la sua fede e la sua preghiera proprio in questa grande prova hanno raggiunto vette straordinarie. Mi sembra che una caratteristica della sua preghiera, del suo colloquio con il Signore, sia stata un nuovo e spirituale uso dei sensi: quello che le era impossibile fisicamente l'ha fatto nella fede e nello Spirito.
Chi conosce S. Paolo della Croce fondatore dei Passionisti, considerato uno dei più esperti maestri della vita spirituale della Chiesa, deve aver necessariamente conosciuto il nome di Lucia Burlini, fra la vasta costellazione delle anime dirette da lui.
Videopensiero - Signore, vorrei parlare con Te: mi ascolti?
Esso ha origini antichissime. Sembra infatti che risalga al XII° secolo, quando già da tempo era recitato dai monaci Certosini. Ben presto, poi, si diffuse in tutto il mondo cattolico, assumendo caratteristiche diverse, ma conservando sempre l'invocazione a Maria Santissima. La popolarità del Rosario è confermata anche dal gran numero di confraternite e sodalizi che, sia nel passato che ai giorni nostri, portano il suo titolo. La ricorrenza liturgica in onore della Madonna del Rosario si celebra il 7 ottobre.
Dio dà incarico alla Madonna, Madre Divina, di indicare allumanità la via da percorrere per la salvezza; il Suo grande desiderio è che luomo, sua creatura, raggiunga un giorno la vera felicità. Chi è questa creatura eccezionale, cosa contengono i suoi messaggi?Nel corso dei secoli luomo, (anche se non credente, non praticante) ha avuto sempre una certa attrattiva verso questa fanciulla, che ha vissuto 2000 anni fa in un paesino sperduto della Palestina, Nazareth.
Chi ha un po' di buon senso, non oserà chiamare Dio suo Padre prima di esser divenuto simile a lui. San Gregorio di Nissa, Cinque omelie sulla preghiera del Padre Nostro 2; PG 44, 1141 I Padri orientali si occupano spesso del problema del rapporto tra l'immagine e il modello. Esso sta alla base dell'allegoria le cose percepibili con i sensi sono copie di modelli eterni. Si è già fatto notare il fatto che in Occidente si cerchi la causa di ogni cosa, chi 1'abbia fatta, cosa l°abbia causata, mentre in Oriente si cerchi soprattutto il significato di ogni avvenimento e di che cosa ne sia l'immagine. A tale proposito la cosa più importante sembra questa: luomo regna sul mondo sensoriale ed è quindi immagine di Dio.
Prima di essere madre della compassione e tenerezza di Dio la fanciulla di Nazaret é " figlia del misericordioso" e su di Lei si é posato il suo volto di amore e benevolenza, l'ombra dell'Altissimo ( Lc 1.36 ) é per lei la carezza di Dio, l'incarnazione di Gesú nel suo grembo é per la Madonna abitazione della misericordia del Padre e l'incarnazione dell'amore di viscere materne. Tutto in Maria é opera della misericordia , compassione di Dio, tutto in Lei é obbedienza al compito ricevuto, donare a tutti la misericordia/compassione nella gioia e nei dolori ( Lc 1.46 )
Vorremmo poter dire che la Madonna è nata in quel dato giorno, in quellora precisa, in quel luogo della Palestina, magari dove la troviamo al momento dellannunzio angelico, per dare contorni seriamente riscontrabili alla sua esistenza storica. Invece dobbiamo accontentarci di congetture. Del resto, con il Suo Figlio Gesù non siamo in condizioni analoghe?
Una riflessione Sono parole pungenti uscite dalla bocca dell'anziano Simeone rivolte a Maria. Affermazione che nel suo contesto non si richiama solamente alla Passione di Gesú Cristo, ma anche al suo ministero, che provocherá una divisione del popolo di Israele e pertanto un dolore intimo di Maria. Nel corso della vita pubblica di Gesú, Maria sperimentó la sofferenza per il fatto di vedere Gesú, suo figlio tanto amato, essere rifiutato dalle autoritá del popolo e minacciato di morte.
QUINTO DOMINGO DE PASCOA 18 MAIO 2014 UMA REFLEXÃO SOBRE O EVANGELHO
A liturgia desse domingo nos convida a refletir sobre a Igreja, comunidade que nasce de Jesus e cujos membros continuam o caminho de Jesus dando testemunho do projeto de Deus para conosco. O Evangelho define a Igreja como comunidade de discipulos que seguem o caminho de Jesus, caminho de obediência ao Pai e de dom da vida aos irmãos. Os que acolhem essa proposta e aceitam viver nessa dinamica tornam-se Homens Novos, que possuem a vida na plenitude e que entregam a familia de Deus, a familia do Pai, do Filho e do Espirito Santo.