... del Risorto in Galilea
Il suo luogo preferito
Uno dei problemi più difficili da sciogliere, circa le apparizioni del Risorto, è quello che riguarda le manifestazioni promesse da Lui, al momento stesso della Risurrezione, e riservate alla Galilea. E questo il momento di affrontarlo con molta modestia, data la scarsità dei documenti, di cui possiamo servirci. Iniziamo col dire che, tutto sommato, sono solo Marco e Matteo, a riferire questa promessa assai singolare. Marco scrive così, presentando il momento stesso della Risurrezione: "L'angelo del Sepolcro disse alle donne: Andate, e dite ai suoi discepoli, e a Pietro, che li precede in Galilea: là lo vedrete, come vi ha detto" (Mc 16,7).
Poi, però, Marco non fa più parola, di queste apparizioni in Galilea e quanto riferisce del Risorto si riporta alle apparizioni avvenute a Gerusalemme, il giorno di Pasqua.
Matteo ripete quasi perfettamente la frase di annuncio: "Andate e annunziate ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno" (Mt.27, 10), ma la mette in bocca direttamente a Gesù. Però, più avanti riporta la narrazione di un'apparizione di Gesù Risorto in zona della Galilea, "Su di un monte, dove aveva stabilito Gesù ".
L'espressione farebbe intendere che il Risorto fosse apparso, in data incerta, dando indicazioni precise, riguardo al tempo e al luogo esatto dell'incontro straordinario. Ma di questo non ne sappiamo mila. Inoltre, le parole che Matteo, riferisce come dette da Gesù, in quella occasione, sono più o meno, quelle che Marco collega con l'apparizione a Gerusalemme.
Come vedete, questi racconti delle apparizioni, riservate alla regione più cara al Salvatore, indurrebbero a credere che, come si è accennato altrove, per Galilea, quei primi discepoli intendevano semplicemente il luogo preferito dal Maestro.
Luca aumenta il nostro imbarazzo, riportandoci le parole che Gesù aveva pronunciato, al termine dell'apparizione della sera di Pasqua, a tutti i discepoli: "Voi, perciò, restate qui in città (Gerusalemme), finché non siate investiti di virtù dall'Alto" (e alludeva alla Pentecoste)...
Notate: Restate qui!
Senonché l'Evangelista Giovanni, consapevole di questa lacuna," nella narrazione dei suoi colleghi, si dà premura, come al solito, di colmarla, chiarendo, aggiungendo e precisando.
Ecco, allora, l'imponente narrazione della manifestazione del Risorto, sulle rive del lago di Genezareth, alle prime luci dell'alba, di un giorno imprecisato, ma sicuramente di poco posteriore all'apparizione destinata all'incredulità di Tommaso di cui ha parlato ampiamente.
Noi dedicheremo la dovuta attenzione anche a questo evento, assai emblematico, perché ricco di spunti istruttivi e di luce divina.
Ma intanto, senza sgomentarvi, osservate come non sia così facile leggere e comprendere il testo evangelico, particolarmente quello che ci riporta l'annunzio fondamentale della nostra Fede: la Risurrezione di Gesù.