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Cortesia
Dimenticata o sconosciuta?


E’ quasi totalmente scomparsa dalle relazioni interpersonali la “Cortesia”. Dimenticata? Sconosciuta? Inutile e fuori moda? E’sotto gli occhi di tutti la grettezza con cui ci trattiamo, abituati come siamo a non salutare, ad aggredire verbalmente, a disporre dispoticamente degli spazi e delle cose altrui, soprattutto delle cose pubbliche e comuni. Eppure a me sembra che nella cortesia dei modi e delle parole- per nulla simile o somigliante all’ipocrisia- siano racchiusi profondi valori cristiani.



Quel saluto ad amici e non amici, ai simpatici ed antipatici, quel sorriso beneaugurante, possono essere preludio ad una riconciliazione, ad un perdono, ad un incontro. Quel tono controllato della voce può essere preludio all’ascolto dell’altro. Quelle forme rituali di comunicazione possono rivelarsi anticipazione di un dialogo più significativo in cui si condividono gioie e sofferenze. Quel rispetto cortese del creato è la custodia che il Papa ci raccomanda.




Quel bandire le “chiacchiere che fanno tanto male” (parole di Papa Francesco) è vera accoglienza e comunione fraterna. La cortesia è umiltà, povertà di spirito, mitezza e mansuetudine, misericordia, caritas. E’ per me doloroso richiamare alla mente episodi di palese e pubblica “scortesia” fra cristiani, siano essi laici, sacerdoti, religiosi, vescovi. Sono comportamenti che generano divisioni, dicerie malevole, giudizi negativi, ma soprattutto allontanano al perseguire  “unum sint” tanto caro a Gesù.



Riscopriamo insieme la cortesia nell’ascolto dell’altro, ascolto che può infastidirci o allungare i tempi da noi programmati nell’agenda dei nostri impegni. Riscopriamo insieme la cortesia nei rapporti di famiglia, di lavoro, di incontro casuale, di cammino spirituale. Per vivere meglio abbiamo tanto bisogno di bontà e tenerezza (= cortesia), parole care a Papa Francesco.

Cerchiamo insieme di prenderne coscienza!

Una catechista
M. Cristina Amati




AS VIAS DO ESPIRITO

DÉCIMO QUARTO DOMINGO DO TEMPO COMUM

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DÉCIMO QUARTO DOMINGO DO TEMPO  COMUM
5 JULHO 2015
UMA REFLEXÃO


A liturgia desse Décimo Quarto Domingo do Tempo Comum revela que Deus chama continuamente pessoas para serem testemunhas do seu projeto de salvação. Não interessa se essas pessoas são frágeis ou limitadas, a força de Deus revela-se através da fraqueza e da fragilidade desses instrumentos humanos que Deus escolhe e envia.
A primeira leitura nos apresenta um extrato do relato da vocação de Ezequiel.  A vocação profetica é aí apresentada como iniciativa de Deus que chama um "filho de homem"  ( isto é um homem normal  com seus limites e fragilidades) para ser no meio de seu povo a voz de Deus.

THE WAYS OF THE SPIRIT

Imitaçaõ,.....3,42 COMO NÃO SE DEVE FUNDAR A PAZ NOS HOMENS


Imitaçaõ,.....3,42

 
COMO NÃO SE DEVE FUNDAR A PAZ NOS HOMENS

 
 
Filho, se fazes consistir a paz e alguma pessoa, por ser de teu parecer e conviver contigo, achar-te-ás perpléxo e embaraçado.
Se, porém, recorres à verdade sempre viva e permanente, não te contristarás a ausência ou a morte de um amigo.
Em mim se deve fundar o amor: por mim se deve amar todo aquele que, nesta vida, te parecer bom e amável.
Sem mim não vale e nem durará a amizade: nem é verdadeiro e puro o afeto de que eu não sou o vínculo.


LOS CAMINOS DEL ESPIRITU

CUARESMA


CUARESMA
La Cuaresma es un camino que nos
 introduce en el Misterio Pascual.
Un camino que se recorre a lo largo de cuarenta días, en los que
se nos invita a la conversión, a tomar conciencia de la realidad personal,
familiar, comunitaria, social y mundial.
 La conversión parte del corazón, pero debe manifestarse en la transformación de estructuras. Para ello podemos plantearnos diferentes formas de realizar nuestro camino cuaresmal:

WEGE DES GEISTES

A tu per tu col Santo Padre

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... con Papa Benedetto

Un anno fa ho avuto un impulso nuovo nella mia vita di sacerdote. La chiamerei quasi una... chiamata. La morte in un incidente stradale di tre ragazzi insieme mi ha posto la domanda: e tu che fai? Vuoi fermare, per quello che puoi, la morte? Vuoi mobilitare i giovani a non morire dentro e fisicamente e a scegliere la vita? Mi sembrarono le domande nuove di un'ordinazione sacerdotale in tarda età.

Preghiere

PREGHIERA : CHIEDETE E VI SARÁ DATO

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PREGHIERA : CHIEDETE E VI SARÁ DATO

Una riflessione
Spesso l'evangelista Luca inquadra Gesú che prega: é l'insegnamento piú valido. Non siamo davanti la preghiera dei farisei o dei discepoli di Giovannni Battista . Gesú s'inspira in quei contenuti, ma alla base c’ é la fiducia del Padre che è  il fondamento stesso della preghiera. Rispetto a Matteo , Luca insegna il Pater con cinque petizioni ( invece sono sette in Matteo) le prime due sono rivolte al Padre, le ultime tre manifestano la necessitá fondamentale dell'uomo. Egli chiama Dio  Padre , Cioé "Abbá" e con lui ha un rapporto filiale e tenero: é il Dio vicino e il suo volto é Gesú stesso.