SANTA MONICA Madre di Santo Agostino Esempio di Madre e di Sposa
Una riflessione
Santa Monica é conosciuta fra i cattolici per essere stata la madre del Santo di Hispona, Santo Agostino, che con grande difficoltá conseguí, per la sua perseveranza nella preghiera e nella caritá, la grazia di vedere suo figlio convertirsi al cattolicesimo. Uno dei piú grandi valori di questa Santa Madre é stata la fiducia nella preghiera. Quanti di noi cristiani possiamo dire che abbiamo la stessa fiducia che ebbe Santa Monica nella preghiera ? Abbiamo molte volte fiachezza in pregare e lasciamo la preghiera sempre in secondo piano durante il giorno.
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A Poxoreu nel cuore dal Mato Grosso brasiliano il "Garimpeiro" cerca disperatamente nel fango un piccolo diamante per sopravvivere. Armando Catrana, salesiano perugino, da circa quaranta anni cerca tra immondizie e rifiuti i poveri "per farli vivere".
E' diventato il "mestre" (forse maestro,forse salvatore) di migliaia di giovani disperati con cui ha condiviso fatiche, lotte, speranze, successi, ed insuccessi.
E non ha, a sessantasette anni, nessuna intenzione di perderli di arrendersi.
Sono la sua vita come lui è la loro vita. Vita per vita.
Io l'ho incontrato sulle rive del grande fiume Paranà, tra i senza casa e senza tutto della periferia della cittadina di Tres Lagos nel cuore del Mato, la foresta che non c'è più, tagliata, bruciata.
Solo piccole tracce. L'ho incontrato all'inizio della sua nuova avventura a favore dei ragazzi di strada nell'anno 2003.
Anch'io Salesiano come lui. Anch'io da 25 anni in lotta con la tossicodipendenza e l'alcolismo per salvare altre vite perse o a perdere. Amici, oltre che confratelli.
E' nato così il Centro "Gesù adolescente" oggi, a 3 anni di distanza, oltre 1500 ragazzi hanno un posto sicuro per stare (non la strada), delle scuole per imparare, un mestre e degli educatori per crescere (non morire).
Gli sono stato vicino: ho progettato con lui, ho pregato con lui, ho cercato soldi per realizzare, gli ho avvicinato altre persone per non farlo sentire solo. Ora siamo nella stessa barca.
Non andremo alla deriva.
La guida (Armando) è esperta e fidata e noi a remare siamo in tanti. E tu ? Salirai in questa barca ? T
i condurrò io con la mia corrispondenza, con le mie foto, le musiche brasiliane e la fede nel "MESTRE" unico.
Quel Gesù che disse " sono venuto a cerare ciò che era perduto".
Se uno vuol essere il primo, sia lultimo di tutti
XXV domenica del Tempo Ordinario
Anno B
Se uno vuol essere il primo, sia lultimo di tutti
PENSIERO DELLA DOMENICA + VIDEO CORRELATO Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Partiti
dalla zona del Tabor, Gesù e gli apostoli si avviarono verso Cafarnao,
ma invece di andarvi direttamente e per la strada principale, si
attardarono nella campagna e nei sentieri meno battuti.Per
restare nascosti. Avvicinandosi il grande momento della sua vita
terrena, Gesù intensifica l' istruzione dei discepoli, basando i suoi
ammaestramenti, in particolare, sulla sua morte redentrice.
e diceva loro: il figlio delluomo sta per essere consegnato nelle mani
degli uomini e lo uccideranno; ma una volta ucciso, dopo tre giorni,
risusciterà. Essi però non compresero queste parole e avevano timore di
chiedergli spiegazioni. Persiste la
mancanza di comprensione degli apostoli su tale difficile argomento; le
parole di Gesù ripugnano troppo alle aspettative giudaiche di gloria
terrena del Messia, cui gli apostoli erano ancora legati e alle tendenze
egoistiche della natura umana.
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Latteso tra le genti è nato. Il Redentore è tra noi. Abbiamo un modello di vita da osservare e da seguire: Lui, solo Lui, lAmore, lo specchio della vita, lancora di salvezza nel giorno della morte. Guardiamo questa Donna umile e pia, rispondere serenamente allinvito dellAngelo: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con Te Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, Lo darai alla luce e Lo chiamerai Gesù» (Lc 1,28-31). Gesù, il Salvatore, venne a noi da una Madre, vergine e umile, per insegnarci che la verginità è la strada del Suo passaggio in mezzo a noi. «O beata virginitas!».
Le ultime news di Don Gigi
prima della sua partenza dalla
missione salesiana in Brasile
Questa sera (24 maggio) con Raffaele e Nabia in autobus ci sará la partenza per San Paolo, il giorno successivo il volo per Monaco e poi quello per Ancona. Vivo due sentimenti contrastanti: il dolore di dover partire e la gioia di voler tornare. È una dura lotta interiore!
il carcere e un deserto spietato. Un luogo di solitudini raggelanti e di vicinanze obbligatorie. Eppure dentro il recinto -fatto di impotenza e disperazione, ignavia e dimenticanza, oppressione e reclusione -fioriscono storie di riscatto, veri abbaglianti anticipi e posticipi di risurrezione Storie al limite: taglienti come vetri, iridescenti come la speranza maltrattata, calpestata, ridotta a brandelli, ma mai del tutto cancellata. Storie nelle quali si manifesta un'irruzione, lintrusione di qualcosa di inaspettato, di sorprendente, di indicibile. Io lo definisco l'imbarazzo di Dio. Una presenza che spiazza, che apre all'inaudito. che per un attimo decisivo sospende e taglia la quotidianità della reclusione.
Il modello della misericordia che Gesú ci propone é il proprio Dio. Dice San Paolo:" Benedetto sia il Padre del Nostro Signore Gesú Cristo, il Padre della Misericordia e Dio di ogni consolazione, il quale ci consola nelle nostre tribulazioni."( 2 Cor.1-3,4 )
La prima eccellenza che ha questa virtú é tornare gli uomini simili a Dio e simili nelle cose piú gloriose che esistono in Lui. É certo che la maggiore perfezione che puó avere una creatura é essere simile al suo Creatore, e quanto piú ne ha tanto piú perfetta lo sará.
Ho viaggiato tanto dentro di me, preso per mano dal silenzio.
Il silenzio...
Sapete, ci sono parole in noi che non abbiamo mai ascoltato e che non abbiamo mai dette...
Ci sono distese di sentimenti che non abbiamo ancora conosciuto e che non abbiamo raccontato.
Gesú pregava in ginocchio. La posizione in ginocchio é una manifestazione di attitudine interiore di umiltá davanti il Signore. Gesú Cristo é perfetto Dio e perfetto uomo, uguale al Padre in quanto Dio e minore al Padre in quanto uomo. Per questa ragione, in quanto uomo, poteva e doveva pregare e cosí lo ha fatto durante la sua vita terrena. Ora, quando la sofferenza spirituale é tanto intensa e lo fa entrare in agonia, il Signore si dirige al Padre con una preghiera che dimostra allo stesso tempo la sua fiducia e la sua angoscia: chiama il Padre con il nome di "Abba" (Padre) e Gli chiede di allontanare da Lui il calice della amarezza.
Più volte, mi sono pemesso d'introdurre il lettore nel mio mondo riservato, presentandoglielo come dominato dallimmagine di Maria, fin dagli anni della fanciullezza. Ora, oso aggiungere qualcos' altro, pur sapendo di rischiare qualche ripetizione, perchè convinto che un certo modo di ripetere equivale a ribadire ciò che riteniamo di particolare importanza. Affondando, dunque, nei ricordi personali più lontani, trovo che il mio primo puntare gli occhi e la mente infantili su di una immagine della Madonna, ebbe per oggetto un quadro riproducente la figura di lei, con accanto Giuseppe, suo sposo e, in mezzo a loro due, Gesù, ragazzetto ormai di una decina danni.
L'espressione, come è facile capire, si riferisce al fatto che la concezione di Gesù nel grembo di Maria è stata verginale, cioè senza concorso di un padre terreno. Chiaramente, non è un discorso a dimensione umana. Maria, per prima, quando se lo intese annunciare dall'angelo, intese il bisogno di chiarimenti, per pronunziare il suo "fiat". I dubbi di Giuseppe, suo promesso sposo, riportati sobriamente da Matteo, stanno a dirci la trepidazione dei primi cristiani nell'accettare questo dato della fede.
I titoli più suggestivi attribuiti alla Vergine Maria
Ci siamo interessati, a suo luogo, alla vivace gara dei secoli cristiani, nell'attribuire alla Vergine i titoli più suggestivi. Oggi, dopo la breve pausa post conciliare, si assiste, non senza una comprensibile preoccupazione, ad un riflusso d'onda, che, al ritmo serrato delle epoche precedenti, sembra aggiungere qualcosa in più: un vago sapore di estrosità gratuita. Lo dimostrano svariate iniziative, organizzate per folle surriscaldate da canti a ritmo sud americano, sotto la spinta di emittenti radio televisive, impegnate a dare vita e alimento a movimenti che si richiamano al suo nome.
Voce me derramou perfumes e eu os respirei, pois corrí atrás de ti. Eu te saborei e tenho fome e sede de ti. Voce me tocou e eu queimo do desejo da tua paz.
Quando serei mais perto de voce, o meu sofrimento terminará. 0h, Senhor, tenha pena de mim, eu não escondo as minhas feridas: voce é o médico e eu sou o enfermo. Tu és tão misericordioso e eu tão pobre. Doa-me o que voce me comanda, e comanda o que tu quer de mim.
Santo Agostinho
Tradução a cargo de Dott. Alberto Rossini (Brasil)
From a letter of Publius Lentulus to Tiberius (31 d.C.)
Letter from Publius Lentulus, governor of Judah, to the Emperor about Jesus Christs features. Lentulus was a contemporary with Christ. This document is of great historical value and it is very truthful.