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Padre misericordioso che attende

La figura di Gesù attrae tutti, perfino gli esattori di imposte, detti pubblicani.
Avevano una pessima fama, sia per il loro ingrato ufficio, sia per il modo vessatorio con cui lo compivano, sia perché ricordavano il dominio straniero.


Tutti costoro, mentre erano messi al bando dalla opinione pubblica giudaica, si avvicinavano a Gesù perché attratti dalla sua misericordiosa accoglienza ed erano volenterosamente mossi ad ascoltarlo.


Ci sono, immancabilmente, anche i farisei, la classe dirigente, superba e implacabilmente avversa a Gesù; costoro addirittura non si riconoscono peccatori e brontolavano perché il Maestro accoglie i peccatori e addirittura si siede alla loro stessa mensa e mangia con essi.

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Gesù, mirabile per equilibrio e forza di sopportazione, dopo aver fatto diversi paragoni (la pecora perduta e la dramma smarrita) racconta la parabola più stupenda e ineguagliabile per stile e contenuti.
E’ la parabola del Figliol Prodigo.
Il personaggio principale è il giovane insofferente di disciplina, perché sottoposto alla doppia dipendenza dal padre e dal fratello maggiore.
“ Padre, dammi la parte che mi spetta”.
Ci siamo subito raffigurati noi; ogni crollo nel peccato nasce dall’insofferenza di una disciplina.
Quante volte, anche noi, abusiamo dei beni che ci ha concesso Dio Padre!
“Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto.
Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno….. Rientrò in se stesso e disse: quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame…. partì  e si incamminò verso suo padre. Quando era ancora lontano, il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò….".
Ogni peccatore sente sempre, in definitiva,
il vuoto dei sensi e il vuoto del mondo, da giungere, a volte, perfino al suicidio.
E questo silenzioso Dio, attende con pazienza, fino a quando l’uomo gli darà la possibilità di coprirlo con la sua misericordia infinita.
Ed è Lui allora che suscita nel nostro cuore il pentimento.
Metti per un attimo a confronto la giustizia  umana con la Misericordia Divina.
Per una mancanza grave l’iter civile è: verbale dei carabinieri, denuncia, causa penale; se l’avvocato è abile, la condanna terrà conto delle attenuanti.
Se dopo un periodo di tempo, dalla stessa persona viene ripetuta la stessa mancanza, questa volta scattano le aggravanti e la pena più severa.
Pensa all’atteggiamento di Dio verso di noi.
Ci ha fatto il dono immenso della libertà e accetta di attendere anni, a volte una vita intera, per il nostro ravvedimento.
Quando ciò avviene, non ci accoglie con risentimento né conteggia i nostri debiti o sentenzia condanne.
Siamo rimasti suoi figli, addirittura un giorno disse:
”…mi faccio carico io delle tue miserie e debolezze; verrò considerato io come bestemmiatore, sporcaccione, ladro, disonesto.. e mi ammazzeranno...”.
Signore mio, ma questa è pazzia! Perché sei arrivato a tanto?
Risponde sia a me come a te: "L’ ho fatto perché ti voglio bene...!" e ci sentiremo ognuno di noi abbracciati da questo amore divino che finalmente realizza il suo sogno.
Io non riesco a rimanere indifferente; anche se confuso, umiliato, se non sono un vigliacco dovrei ripetere continuamente “Grazie Signore”.

VIDEO CORRELATO 

DIO DI TENEREZZA

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Don Lucio Luzzi

 

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AS VIAS DO ESPIRITO

Imitação 1.14 COMO SE DEVE IMITAR O JUIZO TEMERÁRIO.

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Imitação 1.14
 
COMO SE DEVE IMITAR O JUIZO TEMERÁRIO.

 
Volve o olhar sobre ti mesmo e evita julgar as açõs alheias.
Quem aos demais julga, perde o trabalho, quase sempre se engana e facilmente peca: ao passo que, em julgar e examinar a si mesmo, trabalha sempre com fruto.
Ordinariamente julgamos as coisas segundo as inclinações do nosso coração: o amor próprio, com facilidade, nos faz perder a retidão do juizo.

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Se Deus fosse sempre o ùnico objeto dos nossos desejos, tão depressa não nos confundiria a oposição ao nosso parecer.



 


THE WAYS OF THE SPIRIT

THE BEST GIFT

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THE BEST GIFT
For you, elderly man/woman, ill man, at the sunset of your life.
I would like to be Santa Claus for you and be close to you, as we were friends forever.
If you think about your childhood, special memory will arouse to your mind!
You hoped with all your heart that Santa Claus would bring a gift to you as you could forget for a while the harsh days of your life, that you leaved with dignity.
May be today you are receiving cakes and gifts from humanitarian organisations and relatives; all things you are deprived of for your poor health conditions.





 

LOS CAMINOS DEL ESPIRITU

Jueves Santo… día de los Sacerdotes

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Jueves Santo… día de los Sacerdotes
Ven y sígueme te ha dicho el Señor:
“Quiero hacerte pescador de hombres”.
Agradece sinceramente su llamada
y responde con sinceridad a su invitación.
No tengas miedo de dejar tu barca
y empezar a caminar con Él.
Te invita a una aventura inmensa
y a ser para siempre un apóstol enamorado.


WEGE DES GEISTES

“Io sono la via, la verità e la vita” dice il Signore

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V domenica di
Pasqua


Anno A

“Io sono la via, la verità e la vita”
dice il Signore


PENSIERO DELLA DOMENICA
+ VIDEO CORRELATO
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Nella Chiesa noi siamo le “pietre vive” fondate sulla pietra angolare che è Cristo. Grazie a Lui possiamo andare al Padre ed essere accolti come figli. Stiamo percorrendo i quaranta giorni che ci portano, con l’Ascensione, alla definitiva partenza di Gesù, che ritornerà, terminata la sua missione, al Padre. Gli apostoli sono ormai quasi del tutto convinti che il Maestro è risorto ed ha sconfitto la morte. Ma aumentano le perplessità. Perché Gesù non si ferma a fervorini di incoraggiamento, ma indica chiaramente la missione che i suoi discepoli devono compiere. Non vedono con chiarezza il percorso che devono seguire, anche se Lui dice espressamente: ”... io sono la via...”. Il più deciso e polemico è Filippo: “Signore, mostraci il padre e ci basta…”. “Chi ha visto me, ha visto il Padre… le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere…”. La fiducia doveva nascere dalla loro familiare conoscenza della sua amabile, illuminata e nobilissima persona, e, nel quadro del contesto, era una fiducia assolutamente ragionevole. Infatti secondo l’elementare buon senso, l’affermazione di Gesù di essere Figlio divino e consustanziale al Padre, creava questa alternativa: o Gesù aveva pronunciato la più sacrilega e blasfema menzogna, o aveva rivelato la verità!


Preghiere

Io ti adoro...

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... silenzioso Dio

O Gesù ti adoro, Ostia candida,
sotto un vel di pane, nutri l'anima.
Solo in te il mio cuore si abbandonerà,
perché tutto è vano se contemplo te.

L'occhio, il tatto, il gusto non arriva a te,
ma la tua parola resta salva in me:
Figlio sei di Dio, nostra verità;
nulla di più vero, se ci parli tu.