Image


V domenica di
Pasqua


Anno A

“Io sono la via, la verità e la vita”
dice il Signore


PENSIERO DELLA DOMENICA
+ VIDEO CORRELATO
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Nella Chiesa noi siamo le “pietre vive” fondate sulla pietra angolare che è Cristo. Grazie a Lui possiamo andare al Padre ed essere accolti come figli. Stiamo percorrendo i quaranta giorni che ci portano, con l’Ascensione, alla definitiva partenza di Gesù, che ritornerà, terminata la sua missione, al Padre. Gli apostoli sono ormai quasi del tutto convinti che il Maestro è risorto ed ha sconfitto la morte. Ma aumentano le perplessità. Perché Gesù non si ferma a fervorini di incoraggiamento, ma indica chiaramente la missione che i suoi discepoli devono compiere. Non vedono con chiarezza il percorso che devono seguire, anche se Lui dice espressamente: ”... io sono la via...”. Il più deciso e polemico è Filippo: “Signore, mostraci il padre e ci basta…”. “Chi ha visto me, ha visto il Padre… le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere…”. La fiducia doveva nascere dalla loro familiare conoscenza della sua amabile, illuminata e nobilissima persona, e, nel quadro del contesto, era una fiducia assolutamente ragionevole. Infatti secondo l’elementare buon senso, l’affermazione di Gesù di essere Figlio divino e consustanziale al Padre, creava questa alternativa: o Gesù aveva pronunciato la più sacrilega e blasfema menzogna, o aveva rivelato la verità!


Image

Gesù considera tuttavia l’ipotesi che la predetta fiducia in Lui riposta potesse non parere sufficiente per convincerli della sua divinità; aggiunge quindi che essi avrebbero dovuto riconoscerla considerando l’infallibile sigillo divino costituito dalle innumerevoli opere miracolose compiute.

I miracoli, infatti, li può fare soltanto Dio, e Dio mai avrebbe sigillato con essi le affermazioni di un impostore.

“In verità, in verità, vi dico: chi crede in me,
anch’egli compirà le opere che io faccio
e ne compirà di più grandi di queste,
perché io vado al Padre”

Image

Quante volte, forse anche noi, abbiamo tenuto un atteggiamento dubbioso, nei riguardi del Cristo, e avremo sussurrato: ”... se lo avessi conosciuto di persona... allora crederei, senza condizioni… “.

E ritorna la realtà della nostra fede che non potrà mai essere confermata dalla logica del nostro raziocinio:

“ Beati quelli che, pur non vedendo, crederanno...”

Image

Lo dice a me, a te, a tutti noi. Il nostro atteggiamento nei riguardi di Dio, dovrebbe essere simile al bambino in braccio a sua madre; si sente sicuro, tranquillo, sereno: pensa a tutto la mamma. Prova anche tu a tenere questo atteggiamento.


Metti da parte i ragionamenti, anche logici, ma umani; credi in questo Dio, padre amoroso per i suoi figli.

Image

Sentiti sicuro, sereno; abbandonati tra le sue braccia; penserà Lui a tutto. Signore, ho capito quale è la via che mi indichi; sarà forse tortuosa, difficoltosa, anche dolorosa, ma con Te a fianco, unica via, tutti noi, popolo di Dio, saremo sempre in cammino verso il Padre.


Image

Don Lucio Luzzi
Image
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Image

Vie dello Spirito is Don Lucio Luzzi

Image

Vie dello Spirito
Portale Cattolico Italiano
presenta

Video correlato
"A Te, Signor, leviamo i cuori"
Introduzione al canto liturgico a cura di Don Lucio Luzzi

AS VIAS DO ESPIRITO

Imitaça õ 3.5 DOS ADMIRÁVEIS



Imitaçaõ..... 3.5
DOS ADMIRÁVEIS EFEITOS
 DO AMOR DIVINO

 
Bendigo-vos, Pai celestial, Pai do meu Senhor Jesus Cristo, porque vos dignastes lembrar-vos de mim.
Graças vos sejam dadas, Pai de misericôrdia e Deus de toda consolação que às vezes, apesar de minha absoluta indignidade, me confortais com as vossas consolações. Sedes sempre bendito e glorificado, com o vosso Unigênito Filho e o Espirito Santo Paráclito, por todos os séculos dos séculos.
Ah ! Senhor, Deus meu, santo amigo de minha alma, quando vierdes ao meu coração, estremecerão de jubilo as minhas entranhas. Sois a minha glória, o enlevo do meu coraçaõ: sois a minha esperança e o meu refugio no dia da tribulação. Fraco, porém, no amor e imperfeito na virtude, necessito que me fortaleçais e consoleis: visitai-me, pois, mais amiúde e instrui-me na vossa santa lei. Livra-me das más paixões e curai o meu coração dos afetos desordenados, para que santo e purificado interiormente, me torne apto para sofrer e firme para perseverar.


THE WAYS OF THE SPIRIT

Hail Mary

Image

Hail Mary

Hail Mary full of grace
The Lord is with thee;
Blessed art thou among women
And blessed is the fruit
Of thy womb Jesus


 

LOS CAMINOS DEL ESPIRITU

Si hay que huir de un mal, DE UNA TENTACIÓN,

Image

Si hay que huir de un mal,

DE UNA TENTACIÓN,

 

que sea con paz, sin turbarnos

 

“Nuestro Señor nos dará su paz cuando nos sometamos a vivir con mansedumbre en la guerra”.

 

“Hay que vivir con paz siempre y en todo. Si tenemos una pena interior o exterior, debemos recibirla con paz.

 

Si nos llega una gran alegría, hay que recibirla con paz, sin estremecernos por ello. Si hay que huir de un mal, que sea con paz, sin turbarnos; de no hacerlo así, podríamos caernos al huir, dando facilidad al enemigo para matarnos.


WEGE DES GEISTES

Giuseppe prese con sè il bambino

Image


Santa Famiglia

Anno A


Giuseppe prese
con sè il bambino


PENSIERO DELLA DOMENICA
+ VIDEO CORRELATO

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Le proposte della Liturgia sono prevalentemente imitative. Abbiamo celebrato il Natale e ci viene subito proposto il modello della Sacra Famiglia. Apparentemente niente di straordinario. Un operaio, una umile donna ed un fanciullo. Che vivono in una povera casa incavata nella pietra della collina, confusa tra le altre che si addossavano a formare la borgatella di Nazareth. L’operaio aveva nome Giuseppe; uno dei falegnami del paese. Chi lo vedeva nella sua bottega, lavorare dalla mattina alla sera, chi lo vedeva per strada, curvo sotto il peso di qualche asse, certo non immaginava che avesse avuto frequenti colloqui con gli angeli e che gli era stato affidato l’affare più grande di tutta la storia umana: quella dell'affidamento del Redentore!


Preghiere

Preghiera del Papa

Image 

PREGHIERA DEL PAPA

Signore, sono il Papa.

Mi presento a Te, non come mi vedono gli uomini: il Dio in terra; la più alta autorità morale; l'uomo ascoltato ed acclamato da milioni di persone; il sicuro; l'infallibile; il dolce Cristo in terra! Mi presento per quello che sono: un povero uomo che dal momento della sua elezione ha cessato di essere se stesso per divenire Istituzione, Simbolo, tutto per gli altri e niente per se. lo devo misurare le parole perché il mio uditorio è l'umanità; non posso piangere in pubblico per­ché devo predicare la speranza; abito in una casa dorata: la mia prigione a vita.

In più la storia ha confuso il servo con il Padrone; il segretario col Direttore; il timoniere col Capitano. Gesù non ha dato le dimissioni da Capo della Chiesa, ma molti lo credono! Credono che io sia Lui, così mi chiedono miracoli, mentre io posso dire solo: "Coraggio... abbiate fede... !".

Ed io devo andare con i piedi di piombo per non avallare questo errore! Pochi si rendono conto che io cammino al buio come Abramo e che quando parlo ai potenti, sono nudo come Mosè davanti al Faraone. Se il 13 maggio non mi aves­sero sparato, molti ancora mi crederebbero invulnerabile. Quanti mi credono una Rocca mentre io mi sento in bilico su di una barca che fa acqua da tutte le parti e che talvolta è appestata dagli odori malsani che salgono dagli stagni della Chiesa! So che nella Tua Chiesa ci sono montagne di fedeltà e prati immensi di fiori e di aria pura, ma da me arrivano solo gli echi della Tua presenza santificatrice  e talvolta sono anche... filtrati!

Un giorno Gesù rimproverò Pietro perché respingeva i piccoli per far posto ai grandi, ma ora, dimmi, Signore, come debbo fare io che ho milioni di piccoli da difendere e da accarezzare, impastoiato come sono dagli impegni di Stato, dal Cerimoniale e dalla Diplomazia ?

Signore, io sono il Papa, ma il mio autista sta meglio di me. Fa che la gente comprenda che io sono il Tuo autista, così potrò dedicarmi di più ai Tuoi piccoli ed a me stesso. Signore, se anche per Te io sono il Papa, allora... ascoltami !

Se invece, anche per Te, sono solo un povero uomo, allora Ti prego... non lasciarmi solo al timone della barca. Come Pietro potrei addormentarmi..., fug­gire            tradirti..., ed allora che ne sarebbe di quelli che stanno su di essa o che ad essa sono aggrappati ? Come Gesù nel Getzemani, quante volte, solitario, sudo sangue immerso nell'angoscia per la responsabilità delle decisioni che sono costretto a prendere! Quanta tristezza per l'incomprensione dei miei più vicini collaboratori! Quanta paura di coloro che spiano la mia prima caduta per giudicarmi! Signore, se è vero che Tu sei sempre vicino ai poveri, ai soli ed agli angosciati... allora ti prego... stammi vicino !

Chi è più povero di me ?

Amen !