... attraverso il suo diario brasiliano
Mi sono lasciato prendere totalmente dalle persone, dai fatti e dai movimenti e stavo per tralasciare di comunicare con voi lontani, ma sempre vicini.E cose ed eventi da scrivere ne ho una montagna!
Oltre le novità nel Centro Giovanile ne ho anche trovate rilevanti nel bairo (quartiere) Vila Piloto. I problemi, la miseria, le malattie sono sempre tantissimi, ma trovo qualche abitazione piú decente, un pó di ordine in piú e una certa vita di quartiere. La presenza del Centro e della Scuola hanno contribuito moltissimo ai cambiamenti.
Si respira sempre tanta violenza spicciola per la sopravvivenza, per la propria affermazione o per la propria difesa; si convive quotidianamente con un degrado morale che noi respiriamo dai piccoli sconvolti e travolti dall´immoralitá dei grandi; si é sempre in tensione e in attenzione per quello che puó imprevedibilmente succedere per cui alla fine del giorno si é letteramente sfiniti; spesso non sai dove mettere le mani prima o che cosa fare, perché una nuova storia é iniziata.
A volte ti fai mille domande per il futuro, ma non so se sia giusto o opportuno. Devi accontertarti di seminare, piú che pensare al raccolto.
Venerdì abbiamo piantato alcuni alberi, ma sabato mattina uno non c´era piú. Quí ora anche le piante hanno vita difficile e mi é doloroso pensarlo, visto che sono nel Mato Grosso (grande foresta). Spendi tanti soldi per comprarli e fai fatica a goderti il verde.
Finalmente é giunta la domenica con la sua festa, i suoi canti, i suoi colori.Armando per tenere i circa 500 ragazzi a messa mi sembrava un domatore di leoni.Ma quei canti e quelle preghiere sono arrivati in cielo.
Alle ore 10 io, Pietro, Silvana e Nicola davanti a tante squadre di calcio schierate abbiamo issato le bandiere al suono dell´inno brasiliano. É iniziato cosí il campionato PINGO DE CAMPEÕNES (goccioline di campioni), riservato ai bambini dagli otto ai dieci anni.
Il primo Maggio tutto Fesciado (chiuso) e noi ne approfittiamo per andare a goderci uno scorcio bello del Brasile lungo il fiume SUCURIÚ. A cavallo, in barca, a nuoto, un pó di pesce e tanto riposo.
Pietro, Silvana e Nicola ci hanno lasciato. Tutti chiedono, tutti ne parlano ancora. Che fatica rispondere col mio portoghese un pó burino! Ora vi lascio mentre mi godo questo clima ideale. Ma ancor più bello è quello dentro e attorno a me.
A tra poco e con gioia reciproca.
Tres Lagoas, 2 maggio
Don Luigi Giovannoni