il carcere e un deserto spietato. Un luogo di solitudini raggelanti e di vicinanze obbligatorie. Eppure dentro il recinto -fatto di impotenza e disperazione, ignavia e dimenticanza, oppressione e reclusione -fioriscono storie di riscatto, veri abbaglianti anticipi e posticipi di risurrezione Storie al limite: taglienti come vetri, iridescenti come la speranza maltrattata, calpestata, ridotta a brandelli, ma mai del tutto cancellata. Storie nelle quali si manifesta un'irruzione, lintrusione di qualcosa di inaspettato, di sorprendente, di indicibile. Io lo definisco l'imbarazzo di Dio. Una presenza che spiazza, che apre all'inaudito. che per un attimo decisivo sospende e taglia la quotidianità della reclusione.
Li ho visti nei vari turni di mensa dentro il Centro Giovanile Gesù Adolescente come consumano il pasto: lo trangugiano, lo gustano come una festa alla domenica, dopo la S. Messa il Mestre Armando dà un panino con la mortadella e una bibita; tutti in fila come leoni, piccoli, giovani, genitori per questo pasto festivo.
La speranza di Lucia scaturiva dalla sua carità, virtù che essa praticò fin dalla sua fanciullezza, quando comprese il significato dell'esistenza cristiana: come "Servizio di Dio". Questa elezione del Bene Supremo trovò conferma nel contatto con il suo direttore spirituale, S. Paolo della Croce e fu nel secondo incontro che si sentì affascinata dall'amor di Dio: "Ero fuori di me e nè so spiegarlo...".
PENSIERO DELLA DOMENICA + VIDEO CORRELATO Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Nella storia dellumanità cè stato sempre nel cuore delluomo il grande anelito e sogno, spesso irrealizzabile, che potesse arrivare un giorno un Salvatore.Il popolo ebreo aveva identificato questo atteso e sospirato salvatore nella figura del Messia. Tardava a venire nel corso dei secoli, ma la speranza, lattesa era sempre considerata unica ancora di salvezza. Seicentocinquanta anni prima di Cristo, Geremia, nato ad Anatot a circa cinque chilometri da Gerusalemme, rimasto celibe per ordine di Dio, annunciava alla sua gente, senza specificare il tempo, la venuta di un discendente di David, che avrebbe portato la gioia e la speranza allintera umanità. E la Liturgia ci invita a percorrere questo cammino che ci porterà a rafforzare la nostra fede in Cristo, fatto uomo, nostra salvezza. Per iniziare questo periodo di purificazione e preparazione al Natale, propongo a me e a te la supplica del popolo che si riconosce peccatore e si rivolge a Dio, con certezza del suo perdono misericordioso: dal libro del profeta Isaia 64,2-7.Forse ti domandi: ma cosa devo fare in particolare per prepararmi al Natale?
Quante volte abbiamo bisogno di una parola di incoraggiamento e di consolazione, quando sembra che tutto vada storto. Benedetta insegna ad amare il Signore ed il prossimo, anche nelle condizioni più estreme.
Una lettera inviata ad una sua ex insegnante, ormai paralizzata, ci mostra una gioia profonda che, lei gravemente ammalata, cerca di trasmettere ad una compagna di sventura:
Io sono serena lo stesso, perché è Dio che mi ha voluto così che ci ha voluto così. Non temiamo, Signorina. Siamo cadute nelle Sue mani...
La prima volta ti marchia in fondo all'anima: vomiti, ti accartocci, ti si spacca il petto eppure, in quello stesso istante, ti sembra di stare in paradiso.
La droga uccide le emozioni, cancella l'ansia, gli affanni, il dolore. Non senti fame, freddo, solitudine. Poi l'effetto svanisce e ti resta questa cosa nella testa, questo posto dove vuoi tornare.
Ci pensi e ci ripensi e se la cerchi ancora sei spacciato. Ti rifai e sei di nuovo in mezzo agli angeli.
Ma dura meno.
Dura troppo poco e ti ritrovi d'un botto sulla terra, con tutti i tuoi problemi che ti aspettano e questo chiodo già fisso nella testa. La cerchi ancora... ancora... ancora.
La Parola di Dio del Vecchio Testamento, ci riporta alla Liturgia antichissima con preghiere e devozione al Preziosissimo Sangue, fin dalle origini del cristianesimo. La vita spirituale trova uninsostituibile alimento nel Sangue di Cristo, vero fulcro del cuore, della vita e della missione della Chiesa.
Questa domanda risuona nel mondo da sempre. Persino i primi cristiani come testimoniano le sacre scritture aspettavano la seconda venuta nel primo secolo. Poi così invece non e avvenuto. Guerre e terremoti hanno dilaniato la terra soprattutto negli ultimi secoli. Tutto avrebbe fatto pensare per esempio allinizio e alla fine della seconda guerra mondiale che il tempo era prossimo, ma il mondo ha continuato ad esistere come prima e peggio di prima.
Una riflessione a cura del Dott. Alberto Rossini( Brasil)- nostro collaboratore
San Giuseppe ha avuto la grazia di vivere accanto al Salvatore e alla sua Madre, la Tutta Santa, e ha ascoltato dalla loro bocca quelle soave parole che bastarono a fargli godere la serenitá e il silenzio interiore quale riflesso della celeste beatitudine.La vita di San Giueppe fu una continua preghiera in compagnia del Re del Cielo in quanto il Figlio cresceva in etá, sapienza e grazia davanti Dio e agli uomini, non si preoccupava delle cose esteriori ma nella misura strettamente necessaria ai bisogni della Sacra Famiglia.
Se il nostro modo di descrivere situazione rientranti con difficoltà nei soliti schemi biografici ci desse lidea che, dunque, la Madonna abbia davvero camminato sui fiori, le faremmo un torto che non merita in alcun modo: la definiremmo una donna passiva, una Creatura introversa che avrebbe pigramente annullato la propria personalità. Al contrario, troviamo di Lei sul Vangelo, segni ben chiari di perfetta auto-comprensione e d'intraprendenza. Il lettore credente ne ricava la netta convinzione che tutto le sia costato, come a noi e anche di più, per quanto attiene alla vita giornaliera; e che ogni suo progresso nella saggezza e nel conservarsi libera da qualsiasi vincolo estraneo sia stato effetto di un impegno consapevole, costante.
E' così consolante intuire che l'aspetto più intimo dell'assistenza materna di Maria in nostro favore passa esattamente attraverso queste stesse linee; fin dalle prime fasi del cammino verso Dio.
Tutti sanno che in esse anche una difficoltà di scarsa importanza potrebbe scoraggiarci, spingendoci al punto di partenza, rappresentato da quello che, sotto sfumature diverse, viene chiamato momento di conversione, o primo vero incontro con Cristo.
Più volte, mi sono pemesso d'introdurre il lettore nel mio mondo riservato, presentandoglielo come dominato dallimmagine di Maria, fin dagli anni della fanciullezza. Ora, oso aggiungere qualcos' altro, pur sapendo di rischiare qualche ripetizione, perchè convinto che un certo modo di ripetere equivale a ribadire ciò che riteniamo di particolare importanza. Affondando, dunque, nei ricordi personali più lontani, trovo che il mio primo puntare gli occhi e la mente infantili su di una immagine della Madonna, ebbe per oggetto un quadro riproducente la figura di lei, con accanto Giuseppe, suo sposo e, in mezzo a loro due, Gesù, ragazzetto ormai di una decina danni.
1° DOMINGO DO ADVENTO 01 Dezembro 2013 Uma reflexão
" TEMPO DE JUBILOSA ALEGRIA "
Estamos recomeçando o Advento, tempo de jubilosa alegria, essa palavra que quer dizer "vinda" ou "chegada". É o tempo da alegre expectativa da chegada de Cristo no Natal e sob essa influência é também preparação para a ultima chegada de Cristo, a vinda escatológica da Parusia. Esse olhar para o fim dos tempos é tema da primeira parte do advento, que vai do primeiro domingo até o dia 16 de Dezembro. Do dia 17 até o Natal é propriamente a preparação para a chegada de Jesus no Natal: é esse tempo tão caracteristico de alegria e de celebração, a que, até hoje, se deu o nome de "Semana Santa do Natal."
The word Easter is derived from the Jewish term Pesach which means Passover. It was the yearly festival commemorating the miraculous Red Sea crossing when Moses set free the Jews from Egyptian slavery lasted 430 years. Today Jews still celebrate this festival.
No te dejes vencer por al mal; al contrario, vence el mal con el bien (Rm 12,17).
María, enséñanos a ser hombres y mujeres de paz, a unir nuestras manos para seguir tejiendo redes de escucha y acogida entre los pueblos; para seguir siendo alfareros de comunión.
El camino de la Alegría
Os traigo una buena noticia, una gran alegría para todo el pueblo: hoy en la ciudad de David, os ha nacido un Salvador: el Mesías, el Señor (Lc 2, 10-11).
María abre los oídos de nuestro corazón para escuchar el cariño que Dios nos tiene. Que nada ni nadie nos robe la alegría. Queremos ser buena noticia de Jesús en el mundo.
SECONDA DOMENICA DEL TEMPO ORDINÁRIO 19 Gennaio 2014 VANGELO - UN PENSIERO
La liturgia di questa domenica ci colloca la questione La seconda lettura ci presenta un "chiamato" (Paolo ) che ricorda ai
cristiani della cittá greca Corinto che tutti loro devono essere
chiamati alla santitá, ossia, che sono chiamati per Dio a vivere
realmente compromessi con i valori del Regno. Il Vangelo ci apresenta
Gesú " l'Agnello di Dio che toglie il peccato dal mondo" Lui é il Dio
che é venuto al nostro incontro investito di una missione dal Padre:
questa missione consiste nel liberare gli uomini dal peccato che li
opprime e che non lascia entrare nella vita piena....... della vocazione e ci invita a situarla nel contesto del progetto di Dio per gli uomini e per tutto il mondo. Dio ha un progetto di vita piena da offrire agli uomini ed eleggere persone per essere testimoni di questo progetto nella storia e nel tempo. La prima lettura ci presenta un personaggio misterioso - Servo di Jahwéh - dal quale Dio lo ha eletto da tempo dal seno materno affinché fosse un segnale nel mondo e levasse ai popoli di tutta la terra la Buona Nova del progetto di liberazione di Dio.
PERCHE' MI HAI SCELTO ? Aspetto il giorno in cui potrò sapere perché mi hai scelto dal tuo popolato nulla. Mi hai portato nel tuo ventre in?nito con una gestazione colorita di Gesù: su di lui, Sacerdote, mi hai progettato. Io non lo sapevo, Dio.