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"Ricordi la leggenda?"

Ci sono dei momenti di verità delle persone, momenti nei quali tutto il senso di una vita si capisce. Benedetta Bianchi Porro, qualche ora prima di morire, chiede alla madre: “Ricordi la leggenda?”.

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La madre si domanda cosa voglia la figlia, ma non ricorda. Solo qualche giorno dopo, le viene in mente che Benedetta si riferisce alla leggenda del mendicante e del re.

Leggiamola e proviamo a meditare un poco.


«Ero andato mendicando di uscio in uscio lungo il sentiero del villaggio, quando, nella lontananza, apparve il Tuo aureo cocchio come un segno meraviglioso; io mi domandai: Chi sarà questo Re di tutti i re?


Crebbero le mie speranze e pensai che i miei giorni tristi sarebbero finiti; stetti ad attendere che l'elemosina mi fosse data senza che la chiedessi, e che le ricchezze venissero sparse ovunque nella polvere.
Il cocchio mi si fermò accanto.

Il Tuo sguardo cadde su di me e scendesti con un sorriso. Sentivo che era giunto alfine il momento supremo della mia vita.

 

Ma Tu, ad un tratto, mi stendesti la mano dritta dicendomi:   "Cosa hai da darmi?".

Ah !, qual gesto regale fu quello di stendere la Tua palma per chiedere a un povero!

Confuso ed esitante tirai fuori lentamente dalla mia bisaccia un acino di grano e te lo diedi.


Ma qual non fu la mia sorpresa quando, sul finir del giorno, vuotai per terra la mia bisaccia e trovai nello scarso mucchietto un granellino d'oro!


Piansi amaramente di non aver avuto il cuore di darTi tutto quello che possedevo».
Tagore

Benedetta era diventata sempre più povera, a causa delle condizioni di salute sempre più difficili, che ne limitavano progressivamente ogni espressione.

Eppure, al termine della vita, vede luminosissima, la luce che il dono completo al Signore dona a tutti coloro che a Lui si affidano.


Che questa luce illumini la giornata della nostra vita.

Pensiamo pure alle tante occasioni sprecate, al tempo che abbiamo perso, alle nostre debolezze, ma quel che poco che possiamo dare al Signore può essere l’inizio di una gioia che nessuno ci può togliere, anche oggi.

Non è mai troppo tardi, perché il Signore non ha mai smesso di amarci. Per questo non dobbiamo avere paura di donarci a Lui.


Ricordiamo anche noi la leggenda.


  

Gianfranco Amati

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