
Fu un riposo relativo che servì agli apostoli per la riflessione e scompaginò utilmente i piani dei nemici: "... gli condussero un sordomuto, pregandolo di imporgli la mano...".

L'evangelista Marco nota dei particolari certamente raccolti da un testimone oculare che fu Pietro.
"... gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua,guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e disse "Effatà" cioè "Apriti " e subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. E comandò loro di non dirlo a nessuno...".
La raccomandazione prudenziale, allo scopo di contenere l'emozione della folla, pur non ottenendo l'effetto desiderato, come altre volte, costituiva tuttavia un utile ammonimento per i discepoli, perché almeno essi si conservassero opportunamente silenziosi.
Ma la voce del popolo esplode spontanea: "Ha fatto bene ogni cosa; fa udire i sordi e fa parlare i muti".
Quante volte, nella nostra vita quotidiana, quando non troviamo più valide soluzioni, ricorriamo a Gesù, ma non con fede viva! Siamo dubbiosi, rimaniamo increduli e la nostra richiesta è spinta soltanto da sentimenti di scoraggiamento...
O mio Signore accresci ogni giorno la mia fede!
Dammi la certezza della tua bontà e premura verso di me.
Quando ti chiedo una grazia fa che subito elevi un inno di riconoscenza a Te per quello che farai.
