Benedetta e l'amicizia
Maria Grazia si trova in un momento di crisi.
Nei giovani le difficoltà spesso si aggrovigliano. Un problema di carattere sentimentale si accompagna magari a problemi di orientamento per il futuro.
Se poi si devono affrontare delle delusioni, subite o date, il disorientamento è ancora più grande.
Si può vivere il buio anche nella luce della giovinezza.
Benedetta Bianchi Porro è unamica di Maria Grazia.
Studentessa universitaria, desiderosa di diventare medico ed ormai vicina alla laurea, vive lumiliazione di una bocciatura allesame di igiene. Lo stesso anno, 1959, Benedetta vive unumiliazione ancora maggiore perché, a causa di unimprovvida operazione chirurgica, subisce una totale paralisi degli arti inferiori.
Lanno dopo è costretta ad interrompere gli studi universitari. Queste autentiche batoste, quali speranze di futuro, quali speranze di vita possono lasciare ad una creatura?
Benedetta scrive alla sua amica e le sue parole aiutano i giovani e tutti coloro che nella vita conservano un sogno, il desiderio di uno spicchio di sole:
Dio ci fa capire man mano quello che vuole da noi e quello che dobbiamo fare. Certo che il dolore e lamore (e tutti i sentimenti) hanno un valore, per Lui, anche se noi non lo vediamo.
Il sole continua a splendere oltre le nubi e larcobaleno viene dopo il temporale". (A Maria Grazia 14 giugno 1961)
Benedetta non scrive tanto per dire. E una testimone credibile. Proviamo a riflettere sulle sue parole. Sono un dono per Maria Grazia ed anche per noi. Proviamo a verificarle, lasciando che un raggio di speranza ci riscaldi il cuore.