Ulteriori news sulla missione
di Don Gigi a Tres Lagoas, Brasile
Che strana sensazione il tempo in Brasile! Sembra tanto (ci alziamo alle 5,30) e ti vola via, come gli uccelli che sorvolano loratorio. Non lafferri mai e ti domandi spesso: che cosa ho fatto oggi? Peró le giornate sono piene e quando terminano (ore 22,30) sei stanco che crolli sul letto.
Don Gigi e i ragazzi a Tres Lagoas
Il clima é fresco per me, ma per i ragazzi é decisamente freddo, specie al mattino e alla sera. Di notte ci vuole una copertina. Ma i ragazzi non hanno molto per coprirsi; indossano tutto quello che hanno. E la notte? non so. Come si riscaldano? Noi ignoriamo questa realtá.
Per il mio compleanno (10/05/41) ci sono voluti due giorni. Tutto nel modo piú semplice, ma tutto tanto caldo. Spettacolini, regali, giochi e sempre enormi torte alla cioccolata e tante bevande.Mi sono sentito volute bene. Ma anchio in tutti questi giorni ho cercato di scaldarli con il mio affeto. Non li lascio mai. Prego tanto per loro.
Alcuni ragazzi all'opera nella falegnameria
I corsi professionali ormai vanno. Ma quante rogne, povero Armando! Qui é il regno del provvisorio e quando credi di avere risolto, sei di nuovo da capo. Ti dicono di sí e poi ti lasciano. Vengono e vanno e il Mestre si dispera. Oggi, grazie a Dio, abbiamo trovato listruttore per lofficina di moto. Speriamo che domani mattina non ci siano sorprese.
Cosa facciamo io, Raffaele e Nabia durante il giorno? Condividiamo tutte le ativitá dei ragazzi: scuola, laboratori, pasti, giochi, incontri... È un bello stare insieme. Il mio portoghese é migliorato un pó e la comunicazione é diventata piú semplice e constante. Quanto sará duro il distacco! Ma ancora non ci voglio pensare.
Il 13 é stata la festa della Madonna di Fatima patrona del nostro quartiere. Ci sono state tre sere di festa, con canti, con danze e con tante specialitá gastronomica. Il ricavato andrá per completare i lavori della chiesetta. La sera della festa pói grande processione, si fa per dire. Per strade sconnese e un pó buie un piccolo gruppo di fedeli ha percorso tutto il quartiere, mentre la vita intorno si volgeva regolarmente. Ti accorgi di essere minoranza (qui ci sono 11 chiese evangeliche), ti senti un piccolo seme e non sai per chi.
Ogni tanto parlo con Armando: fa bene a tutti e due. È sempre da solo e deve tutto vedersi da solo. Ma con chi parlare? Stanno maturando alcuni validi collaboratori, ma ci vuole tempo, formazione e tanta costanza. Spero che i Salesiani prendano di petto questa situazione, prima che sia troppo tardi. Stiamo spingendo. Incontreró il nuovo Ispettore.
Siamo ingolfati dal presente colmo di problemi, ma anche assillati da un futuro incerto ed oscuro per alcuni versi. Anche in Brasile tutto é in movimento, in rapida evoluzione. Ci sono mille attese; per ora é molto piú quello che chiede di quello che puó offrire. In questa corsa i giovani rimarranno ancora in dietro, saranno ancora sclusi. Noi non lo vogliamo assolutamente, questa é la nostra scommessa: speriamo di vincerla.
Dal vostro inviato a Tres Lagosa, Brasile
Don Luigi Giovannoni