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                                            Viene nel mondo la luce vera,

quella che illumina ogni uomo

Siamo ancora nel periodo natalizio e la Liturgia ci propone, con l’Evangelista Giovanni, Cristo, vera luce che illumina gli uomini.


Giovanni esercitava la pesca nel mare di Galilea; era di famiglia benestante, ed aveva conoscenza nelle sfere sacerdotali, “essendo noto al sommo sacerdote”; ma insieme con Pietro rientrava nella categoria degli uomini  illetterati e popolari” (At.4,13), poiché non era stato alla scuola dei rabbini.

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Cristo è la luce del mondo

La profondità del suo Vangelo deriva quindi dalle sue alte doti di spirito, dall’intimo suo contatto con Gesù e dalla luce soprannaturale.

E la Liturgia oggi ci propone il celebre “Prologo” con cui Giovanni apre il suo vangelo:” In principio era il  Verbo e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio”.
In passato con la recita di questo “prologo”, si chiudeva ogni Messa ed in antico lo si trascriveva e lo si portava addosso come una benedizione.
“Tutte le cose furono fatte per mezzo di Lui... e in Lui era la vita, e la vita era la luce degli uomini...”.

La comunicazione agli uomini della stessa vita divina, si ha soltanto con l’elevazione soprannaturale, mediante la grazia.
“Dio è luce e la luce risplende fra le tenebre” ed ha sempre cercato di illuminare gli uomini immersi nell’oscurità dell’errore e del peccato.

“Ma le tenebre non l’hanno ricevuto…”, riferimento generale a tutti i tempi ed a tutti gli uomini, ma in vista particolarmente del popolo ebreo, sordo ai continui divini richiami.

Questa pagina di vangelo, forse difficile alla nostra comprensione, quanto si applica alla nostra condizione umana!
Abbiamo esultato per la nascita a Betlemme del Salvatore.

La Luce venuta nel mondo, l’abbiamo espressa, per allegoria, con tante luminarie, sfavillio di luci e canti di gioia.
Ma passato ormai il Natale ed iniziato il nuovo anno, dobbiamo costatare, con malinconia, che forse siamo rimasti nel nostro intimo nella oscurità dell’errore e del peccato...

E così la gioia del Natale è finita.
La Liturgia di oggi ci incoraggia, anche se sperduti in un tunnel nero e pesante della vita, ad intravedere un bagliore, una luce; è la luce di Cristo, il Salvatore.

Signore mio, quando agisco prevalentemente con presunzione e vengo quasi sempre sommerso da delusione, amarezza, sfiducia, il mio animo si ritrova in un buio totale, e non trovo via di uscita.
Sei venuto nel mondo, Tu luce vera, quella che illumina ogni uomo.
Ho tanto bisogno di uno spiraglio di fiducia; illumina, ti prego, il mio tortuoso cammino: prendimi per mano e guidami Tu con la tua luce, che sia per me serenità, pace, gioia... Non mi hai mai deluso; mi affido a te!

Don Lucio Luzzi
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VIDEO CORRELATO

ti ringrazio o mio Signore


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AS VIAS DO ESPIRITO

Evangelho - Zaqueo e a Visita do Salvador Um pensamento

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Evangelho -
 Zaqueo e a  Visita do Salvador
Um pensamento


Imaginemos um gerênte de banco subindo numa àrvore para ver passar uma procissão: isto foi o que fez, mais ou menos, Zaqueu. Era um homem rico e chefe da agremiação dos publicanos, pequeno de estatura, e quando soube que Jesus ia passar por perto, subiu nos galhos de um sicômoro para poder ve-lo. O seu desejo de ver o Messias era tão grande que superou qualquer raciocinio de simples prudência humana. Para sua surpresa, o  Mestre parou justamente perto da àrvore e o chamou: " Desça daí, Zaqueu, hoje quero ficar em tua casa."

THE WAYS OF THE SPIRIT

Pilate and the Sanhedrim The last round

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Pilate and the Sanhedrim
The last round


Shocked by an unjust sentence extorted to him;
Shaken by a death he esteemed too sudden,
Bothered by Joseph’s of Arimathea request for the body,
Troubled by the Sanhedrim’s request to remove quickly the bodies from the crosses,
Pilate asked himself what else now?



LOS CAMINOS DEL ESPIRITU

Sin Cristo nada somos!

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Sin Cristo nada somos!

“Cristo nos ha garantizado su amistad,
así que él puede de este modo entrar en nuestros corazones
y morar en ellos como una presencia personal,
no como un objeto, no como un qué, sino como un Quien.
Este Él es El que es,
está presente en las profundidades de nuestro ser como un amigo,
y como nuestro otro yo.
No habría salvación,
ni felicidad,
ni alegría,

porque estaríamos irrevocablemente separados de Dios,
la fuente de toda vida y alegría.


WEGE DES GEISTES

L’attenzione al povero è la misura della fede

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XXVI domenica del
Tempo Ordinario


Anno C


L’attenzione al povero
è la misura della fede


PENSIERO DELLA DOMENICA
+ VIDEO CORRELATO
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Siamo alla chiusura del mese di Settembre e la liturgia di questa XXVI Domenica del Tempo Ordinario ci invita a riflettere sulla parabola del ricco epulone e il povero Lazzaro con il grande insegnamento di Gesù per noi. ln questa parabola riportata da San Luca, l’Evangelista della misericordia, la  divina misericordia non è mai separata dalla divina giustizia. E’ l’unica parabola in cui ad un personaggio viene dato un nome: Lazzaro.

Preghiere

Donaci Signore

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Donaci Signore

Occhi che vedano ogni giorno
le meraviglie del Tuo Amore.
Che penetrino la coltre fitta dell’apparire
e vadano all’essenzialità delle cose.