MARIA E” SE STESSA
SOLO COL FIGLIO IN COLLO


Anche dentro questi contorni di un discorso senza pretese, qualcosa deve essersi proiettato davanti alla nostra mente, a proposito di questo titolo di sovrana grandezza: la maternità
divina di Maria. Ci saremo almeno persuasi, se vi fosse stato bisogno, che sia assai più facile compilare un manuale di preghiere all” Immacolata di Lourdes, o narrare la vicenda
tutt'altro che chiara della presunta Casa della Madonna di Loreto, oppure allestire un trattatello, ahimè semi inutile, sui numerosi messaggi di veggenti mariani, che affrontare
 questo genere di riflessione, sulla dignità della madre di Dio.


La maternità divina, è pertanto, in Maria la sorgente di ogni altro dono ricevuto dal Signore, quasi un sacramento di santificazione che ha operato in lei quanto di grande e di Sublime poteva mettere in atto il progetto della redenzione che ha il Padre per autore e Cristo per realizzatore, a prezzo del suo sangue.
 Aggiungere dell'altro è semplice esercitazione retorica. Dire di una donna che è professoressa di lettere, addetta ad un' ambasciata straniera, capo di stato maggiore, presidente del consiglio, firrst lady (per non ripetere regina), è un mettere in mostra la professionalità, la posizione sociale.

Dire che è donna, che è madre, è porre l 'accento sulla sua realtà ontologica, sulla sua dignità essenziale.
Personalmente non ho saputo mai apprezzare del tutto una pittura o una statua di Maria, che la ritraesse sola, senza il figlio in collo. Ora non può più apparire come una devota estrosità. Maria è quella che è, sempre e solo in riferimento a Cristo, di cui è la madre. Quello che la chiesa insegna nella sua teologia e che celebra nelle solennità liturgiche ha un senso unicamente in rapporto a quello che è stata e che è tuttora per lui e, di conseguenza, per noi.


Nel bimbo che riposa con la testolina appoggiata al suo seno, o che si permette di avanzare proposte di dialogo con lo spettatore rivediamo noi stessi; accanto a quella donna meravigliosa, anzi fra le sue braccia, in collo a lei, riscopriamo la gioia di vivere, per cui non avvertiamo più tanta paura per il nostro futuro, sia terreno che eterno. Non senza una profonda intuizione religiosa, anche il credente che attendeva nella catacomba il martirio la dipinse così sulla parete di tufo.

Era la prima rappresentazione grafica della “ maternità di Maria”.

Padre Bernardino Bordo- passionista




 









































































































































AS VIAS DO ESPIRITO

Sexto Domingo de Pascoa ( 05.05 ) " Um pensamento "

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Sexto Domingo de Pascoa ( 05.05 )
 
         "  Um pensamento  "
 

SE ALGUÉM ME AMA GUARDA MINHA PALAVRA
 
" Se alguém me ama guardará minha palavra e o meu Pai o amará e viveremos e faremos Nele nossa morada. Quem não me ama, não guarda a minha palavra."


Codice shinistaT

THE WAYS OF THE SPIRIT

I met Mother Teresa

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I met Mother Teresa
of Calcuta



After I have met Mother Teresa I carote a few wards because they left a remarkable impression deep in my heart. I listened to every ward she said,l observed every gesture and I felt a grate desire to affirm these reflections not only in my heart but also on paper so nothing of these reflections would be lost. Mother Teresa started to address to God while she made the sign of the cross with: IN THE NAME OF THE FATHER - prayer - AND OF THE SON - poverty - AND OF THE HOLY SPIRIT- zeal for the souls - AMEN. What was prayer for Mother Teresa?

 

WEGE DES GEISTES

"Il meglio di te" di Madre Teresa

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"Il meglio di te"
di Madre Teresa di Calcutta
 
L’uomo è irragionevole,
illogico, egocentrico;
non importa, amalo.


Se fai il bene diranno che lo fai
per secondi fini egoistici;
non importa, fa il bene.

Se realizzi i tuoi obiettivi,
incontrerai chi ti ostacola;
non importa, realizzali.

Preghiere

TE DEUM

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TE DEUM

Eccoci, Signore, davanti a te.
Col fiato grosso, dopo aver tanto camminato.
Ma se ci sentiamo sfiniti,
non è perché abbiamo percorso un lungo tragitto,
o abbiamo coperto chi sa quali interminabili rettilinei.
È perché, purtroppo, molti passi,
li abbiamo consumati sulle viottole nostre, e non sulle tue:
seguendo i tracciati involuti della nostra caparbietà faccendiera,
e non le indicazioni della tua Parola;
confidando sulla riuscita delle nostre estenuanti manovre,
e non sui moduli semplici dell'abbandono fiducioso in te.