MARIA E” SE STESSA
SOLO COL FIGLIO IN COLLO


Anche dentro questi contorni di un discorso senza pretese, qualcosa deve essersi proiettato davanti alla nostra mente, a proposito di questo titolo di sovrana grandezza: la maternità
divina di Maria. Ci saremo almeno persuasi, se vi fosse stato bisogno, che sia assai più facile compilare un manuale di preghiere all” Immacolata di Lourdes, o narrare la vicenda
tutt'altro che chiara della presunta Casa della Madonna di Loreto, oppure allestire un trattatello, ahimè semi inutile, sui numerosi messaggi di veggenti mariani, che affrontare
 questo genere di riflessione, sulla dignità della madre di Dio.


La maternità divina, è pertanto, in Maria la sorgente di ogni altro dono ricevuto dal Signore, quasi un sacramento di santificazione che ha operato in lei quanto di grande e di Sublime poteva mettere in atto il progetto della redenzione che ha il Padre per autore e Cristo per realizzatore, a prezzo del suo sangue.
 Aggiungere dell'altro è semplice esercitazione retorica. Dire di una donna che è professoressa di lettere, addetta ad un' ambasciata straniera, capo di stato maggiore, presidente del consiglio, firrst lady (per non ripetere regina), è un mettere in mostra la professionalità, la posizione sociale.

Dire che è donna, che è madre, è porre l 'accento sulla sua realtà ontologica, sulla sua dignità essenziale.
Personalmente non ho saputo mai apprezzare del tutto una pittura o una statua di Maria, che la ritraesse sola, senza il figlio in collo. Ora non può più apparire come una devota estrosità. Maria è quella che è, sempre e solo in riferimento a Cristo, di cui è la madre. Quello che la chiesa insegna nella sua teologia e che celebra nelle solennità liturgiche ha un senso unicamente in rapporto a quello che è stata e che è tuttora per lui e, di conseguenza, per noi.


Nel bimbo che riposa con la testolina appoggiata al suo seno, o che si permette di avanzare proposte di dialogo con lo spettatore rivediamo noi stessi; accanto a quella donna meravigliosa, anzi fra le sue braccia, in collo a lei, riscopriamo la gioia di vivere, per cui non avvertiamo più tanta paura per il nostro futuro, sia terreno che eterno. Non senza una profonda intuizione religiosa, anche il credente che attendeva nella catacomba il martirio la dipinse così sulla parete di tufo.

Era la prima rappresentazione grafica della “ maternità di Maria”.

Padre Bernardino Bordo- passionista




 









































































































































AS VIAS DO ESPIRITO

29° Domingo do Tempo Comum

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29° Domingo do Tempo Comum
19 Outubro 2014
Uma reflexão

 A liturgia desse domingo do tempo comum  nos faz refletir à respeito como devemos equacionar a relação entre a realidade de Deus e as realidades desse mundo. Diz-nos que Deus deve ser nossa prioridade e que a Ele devemos subordinar toda nossa existência, mas avisa-nos também que Deus nos convoca a um compromisso efectivo com a construção do mundo.


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THE WAYS OF THE SPIRIT

Hebrew and Christian Easter

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Hebrew and Christian Easter
Exploration of the Hebrew origins


The Hebrew Easter. The meaning of the ward "Easter" comes from the Hebrew "Paseh" meaning "Passover" it was the annual Feast that the Hebrews remembered the prodigious Passover of the Red Sea, after 530 years of slavery in the land of Egipt freed by Moses. Moses lead the people through the desert towards the land of Palestine, the promised  land with a journey that lasted 40 years with many difficulties.

 

WEGE DES GEISTES

Ti sei indignato - Mc 3,5

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... quando guaristi il paralitico

Non solo eri capace di meravigliarti; ma almeno per una volta, perfino di indignarti!

E fu quel giorno in cui, sempre in sinagoga, sempre in un giorno di sabato, guaristi quel povero uomo dal braccio paralizzato e ci furono alcuni che protestarono.

Non si trattava più dei tuoi concittadini, perplessi nel confrontare le tue umili origini con quanto ora vedevano in te.

Quei signori erano lì solo per spiare il tuo operato e accusarti di vilipendio verso la legge e le tradizioni della gente ebraica.

Preghiere

San Bonaventura: Mi avvicino alla tua Croce o Signore

S. Bonaventura
Mi avvicino alla tua Croce,
o Signore

Mi avvicino alla Tua croce, o Signore;
al Tuo umile cuore mi appresso, o Gesù,
sostando alla porta del Tuo petto forato.
Così crocifisso, Tu mi aspetti per potermi abbracciare:
il Tuo capo fiorente, trafitto di spine,
Tu inchini su me per invitarmi a un bacio di perdono.