UN MODO PERSONALE CHE USA LA VEN. LUCIA BURLINI
Sulla mia salute e quanto mi è accaduto, posso attestarle quanto segue:
Il 12 agosto 1998 ho subìto il primo intervento per un cistoma ovarico, e tutto si è rimesso a posto. Ma lentamente: fino ad agosto del 1999. A questo punto si era reso necessario un nuovo intervento, che è stato rimandato al 19 settembre, perché era richiesta una gastroscopia, per fastidi che avvertivo al fianco sinistro. Alla gastroscopia è risultata una grossa ulcera, in un brutto punto dello stomaco. Per cui, il primario del reparto chirurgia di Carbonia mi ha parlato di un grosso intervento. Così mi hanno asportato tutto lo stomaco, insomma l 'apparato digerente.
Al risveglio dall 'anestesia, ho raccontato di aver visto tantissime persone vicine, che tenevano
in mano qualcosa che non distinguevo. Passavano come una processione religiosa. Fra queste persone, una si distingueva per i suoi capelli illuminati da un raggio di sole, che la seguiva nel suo cammino.
Lontano, una ? gura maschile, che a me è sembrato S. Paolo della Croce: era vestito di nero e seguiva col suo sguardo. Ancora oggi lo stò vivendo.
Il post operatorio sembra buono, anche perchè il primario se ne mostra soddisfatto, dicendomi che ho fatto meraviglie.
Dopo un giorno dal mio rientro mi portarono in dono un bel quadro della Ven. Lucia Burlini.
Appena sfatto l'involucro, ho rivisto gli stessi raggi sulle sua testa. Quale meravighlia per me !
Anche perchè io per Lucia sono stata sempre distante, conoscendola poco.
Ora sarei ben lieta se quanto mi è successo potesse servire perchè fosse portata sugli altari, se Dio lo vuole. Ma io l'avrò sempre con me, come umile serva, visto che ero così scettica.
TULLIA di MALADROXIA.