Si, un vero connubio indissolubíle: l'aver radicato, innestatu 0 meglio aver ricevuto il dona di innestarsí nella vita, dello stessa Autore della vita, non può che farti innamorare della stessa vita.
LA VITA MIA PADRONA
Seppellite in me, sensazloni, emozioni nate appena godute, scomparse, registrate .sul nastro dalla vita. Quante volte vorrei risentirle e il registratore non parla! I comandi per riascoltarmi non sono miei.
Nella notte del 19 novembre 2008, dopo un faticoso viaggio, sono "sbarcato" nel nord-est del Brasile, nella regione del Sergipe, il continente sudamericano con aerei ad alto sviluppo e con altre di immense povertà. Sono ospite del Vescovo della Diocesi di Proprià, una diocesi di 400.000 abitanti e con soli ventiquattro preti. La popolazione è in maggioranza cattolica, ma crescono sempre più numerose e svariate le sette religiose. Ho cercato di vivere al meglio la mia missione di fare concerti (in italiano!) e ho trovato grande attenzione ed entusiasmo in questa Chiesa semplice, umile e giova¬ne. L'immensità del Brasile permette di offrire solo qualche frammento della vita lì. Sono tornato sentendomi piccolo, ma con dentro il calore, non soltanto del sole estivo, ma dell'amore della gente, dei bambini e dei giovani.
Sappiamo quanto è stata dura e difficile la vita di Benedetta, specialmente nell'ultimo anno quando tutti i sensi in lei si sono spenti, come dice lei stessa: "Nella notte buia dei miei faticosi giorni" (22.4.1963). Sappiamo anche come la sua fede e la sua preghiera proprio in questa grande prova hanno raggiunto vette straordinarie. Mi sembra che una caratteristica della sua preghiera, del suo colloquio con il Signore, sia stata un nuovo e spirituale uso dei sensi: quello che le era impossibile fisicamente l'ha fatto nella fede e nello Spirito.
"Sei stato fedele nel poco,
ti darò potere su molto"
(Lc. 25.21)
PENSIERO DELLA DOMENICA
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Siamo ormai in prossimità della chiusura dellanno liturgico, e la Liturgia di questa XXXIII^ domenica del tempo ordinario, presenta ancora una parabola di Gesù: quella dei talenti, per sottolineare laspetto della operosità.
Un uomo partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, ad un altro due, ad un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì.
Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque.
Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone....
Se non fossi... caduto, per qualche giorno, dentro una casa di fratelli malati, l'AIDS, forse, sarebbe ancora un pensiero tanto lontano da me. Per qualche anno qualcuno ne ha parlato per vendere i suoi prodotti preventivi e ... preservativi da questa malattia. Riservata a drogati o omosessuali nell'immaginario comune, si na¬sconde invece dentro le case, nell'intimità, nella società, tra la gen¬te di cultura e tra i più sprovvisti umanamente, tra gli spacciatori o tra i turisti del piacere e delle avventure, tra persone inimmaginabili. Genitori che si contagiano tra loro per ignoranza o per incoscienza, giovani ingannati e usati. Come ha detto Papa Benedetto per l'Africa: non basta il profilattico a salvare dall'Aids. E ha pienamente ragione, p perché il problema riguarda la formazione totale dell'uomo e i comportamenti morali e umani che ne derivano per il bene stesso di ogni a persona.
Le ultime news di Don Gigi
prima della sua partenza dalla
missione salesiana in Brasile
Questa sera (24 maggio) con Raffaele e Nabia in autobus ci sará la partenza per San Paolo, il giorno successivo il volo per Monaco e poi quello per Ancona. Vivo due sentimenti contrastanti: il dolore di dover partire e la gioia di voler tornare. È una dura lotta interiore!
Anche se con poca età è stata strumento dello Spirito Santo profetizzando la vita e la libertà del suo popolo. La santità é una grazia che lo Spirito Santo vuole dare a tutti, frattanto é Lui che cammina nel tempo manifestando al mondo questo dono dato a chi lotta giorno per giorno. Santa Rosa di Viterbo ancora giovanissima di età cominciò a esternare attitudini carismatiche di straordinario coraggio e amore al Signore. Venne al mondo in Viterbo nell'anno 1233 da una povera e umile famiglia veramente cristiana : quando aveva appena tre anni di età la sua storia ci racconta che per la sua preghiera Gesú ebbe una "zia".
Canto di Meditazione (Venite applaudiamo al Signore)
La Parola di Dio del Vecchio Testamento, ci riporta alla Liturgia antichissima con preghiere e devozione al Preziosissimo Sangue, fin dalle origini del cristianesimo. La vita spirituale trova uninsostituibile alimento nel Sangue di Cristo, vero fulcro del cuore, della vita e della missione della Chiesa.
Luomo è impotente di fronte a questa realtà sconcertante: la morte! E il grande interrogativo dinanzi al quale luomo non ha una risposta. Il poeta Torquato Tasso, nella sua Gerusalemme liberata dice: "Muoiono le città, crollano i regni e luomo desser mortal par che si sdegni.... Soltanto il Cristo è riuscito a sconfiggere la morte.
BEATO IL SENO DA CUI HAI PRESO IL LATTE
( Lc 11,27 )
L'immagine di cui si serve la donna, incapace di tenere soloper sé le emozioni che stava provando, tende
a corporeizzarsi, ?no a raggiungere la tenerezza allo stato puro, tipico dei
momenti estatici.
Del discorso di Gesù, come si è detto, non cè da giurare
che avesse compreso i contenuti più profondi; dei miracoli poteva aver ammirato
la straordinarietà; ma del fascino arcano che si sprigionava dalla sua persona
nessuno, in quella occasione, era rimasto dolcemente ferito più di lei.
Porque buscas repouso, se nasceste para o trabalho ? Dispõe-te mais para a paciência que para as consolações: antes para levar a cruz que para a alegria. Que homem mundano não aceitaria, de boa vontade, as consolações e alegrias espirituais, se as pudesse conseguir? Na verdade, as consolações espirituais excedem todas as alegrias do mundo e todos os deleites da carne. Porque todas as delicias do mundo são vãs ou torpes e somente às do espirito são suaves e honestas, geradas pelas virtudes e por Deus infundidas nas almas puras. Mas ninguém pode, à medida de seus desejos, gozar dessas divinas consolações porque a tentação não cessa por muito tempo.