Sulla mia salute e
quanto mi è accaduto, posso attestarle quanto segue:
Il 12 agosto 1998 ho subìto il primo intervento per un
cistoma ovarico, e tutto si è rimesso a posto. Ma lentamente: fino ad agosto del 1999. A questo
punto si era reso necessario un nuovo intervento, che è stato rimandato al 19
settembre, perché era richiesta una gastroscopia, per fastidi che avvertivo al
fianco sinistro. Alla gastroscopia è risultata una grossa ulcera, in un brutto
punto dello stomaco. Per cui, il primario del reparto chirurgia di Carbonia mi
ha parlato di un grosso intervento. Così mi hanno asportato tutto lo stomaco,
insomma l 'apparato digerente.
Il VALORE DELLA S.EUCARISTIA NELLA NOSTRA VITA. UNA RIFLESSIONE
Il valore della S.Eucaristia nella nostra vita é grandissimo, efficace e fortezza per la nostra missione che Gesú ci ha affidato. In un momento della celebrazione della S.Messa é consacrato il vino dove si trova il proprio sangue di Gesú, come é consacrato il pane dove si trova il suo proprio corpo, é in questo momento che stá presente lo Spirito Santo che agisce con il suo potere e la sua gloria. Tutta la celebrazione della S.Messa, dall'inizio alla fine, é um momento di grazia, onore e adorazione, un momento divino poi facciamo tutto questo per onore e gloria del Signore e per questo non dobbiamo mancare in nessuna maniera alla S.Messa principalmente alla Domenica che é il giorno del Signore e nei giorni dei Santi stabiliti dalla chiesa.
Quante volte abbiamo bisogno di una parola di incoraggiamento e di consolazione, quando sembra che tutto vada storto. Benedetta insegna ad amare il Signore ed il prossimo, anche nelle condizioni più estreme.
Una lettera inviata ad una sua ex insegnante, ormai paralizzata, ci mostra una gioia profonda che, lei gravemente ammalata, cerca di trasmettere ad una compagna di sventura:
Io sono serena lo stesso, perché è Dio che mi ha voluto così che ci ha voluto così. Non temiamo, Signorina. Siamo cadute nelle Sue mani...
PENSIERO DELLA DOMENICA + VIDEO CORRELATO Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
La Parola di Dio è come la pioggia, ha detto il profeta. La Parola di Dio è come la semente, dice Gesù. Una pioggia che feconda, un seme che germoglia. E la parte di Dio. Ma ci vuole anche la parte delluomo, occorre un terreno accogliente, disponibile.
La Liturgia in queste domeniche ci proporrà delle parabole raccontate dal Maestro. I testi sono presi sempre dall'Evangelista Matteo. Esce di casa, va verso il lago, sale in barca, si mette seduto ed inizia a parlare alla folla che lo aveva raggiunto. E racconta la "Parabola del seminatore". "Parabola", parola greca che significa "paragone". Si tratta cioè di similitudini attinte dalla vita vissuta (a differenza delle favole, che narrano cose inverosimili). La parabola vuole illustrare ed imprimere facilmente nella memoria verità di ordine superiore.
La speranza di Lucia scaturiva dalla sua carità, virtù che essa praticò fin dalla sua fanciullezza, quando comprese il significato dell'esistenza cristiana: come "Servizio di Dio". Questa elezione del Bene Supremo trovò conferma nel contatto con il suo direttore spirituale, S. Paolo della Croce e fu nel secondo incontro che si sentì affascinata dall'amor di Dio: "Ero fuori di me e nè so spiegarlo...".
Un sacerdote di Milano, don Giorgio Begni, chiese anni or so¬no a Corrado Bianchi Porro, una riflessione complessiva sulla sorella Benedetta, con particolare riferimento ai temi della Croce e dell'amicizia. Questa è la risposta di Corrado.
Nella notte del 19 novembre 2008, dopo un faticoso viaggio, sono "sbarcato" nel nord-est del Brasile, nella regione del Sergipe, il continente sudamericano con aerei ad alto sviluppo e con altre di immense povertà. Sono ospite del Vescovo della Diocesi di Proprià, una diocesi di 400.000 abitanti e con soli ventiquattro preti. La popolazione è in maggioranza cattolica, ma crescono sempre più numerose e svariate le sette religiose. Ho cercato di vivere al meglio la mia missione di fare concerti (in italiano!) e ho trovato grande attenzione ed entusiasmo in questa Chiesa semplice, umile e giova¬ne. L'immensità del Brasile permette di offrire solo qualche frammento della vita lì. Sono tornato sentendomi piccolo, ma con dentro il calore, non soltanto del sole estivo, ma dell'amore della gente, dei bambini e dei giovani.
Questo messaggio evangelico indica la strada della vita:" Amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore...... e il tuo prossimo come te stesso" (Lc 10.27) E perché Dio ci ha amato per primo ci porta all'unione con Lui. La Santa Madre Teresa di Calcutta dice:" Noi abbiamo bisogno di questo intimio legame con Dio nella nostra vita quotidiana. E come possiamo ottenerlo ? Attraverso la preghiera " Se siamo in unione con Dio, cominciamo a sperimentare che tutto é possibile, anche l'amore verso il prossimo. Il programma di Gesú é un cuore che vede. "Vedere e fermarsi !"
STORIA DEL CULTO - PREGHIERA
+ INNO DI LODE in video
Il culto della Croce, strumento della nostra redenzione, si è molto diffuso nella Chiesa; la Croce è adorata e riceve omaggi, che non si concedono ad altre reliquie e le feste della Santa Croce rivestono particolare splendore. Non era la Croce considerata dagli antichi come il supplizio più terribile e più infamante?. Era allora cosa frequente vedere un ladro o uno schiavo messo in croce e ciò che di questo supplizio indirettamente conosciamo ci permette di valutarne latrocità.
E' stata la croce dei nostri fratelli separati, i protestanti; e lo è tuttora.
Preoccupati dalla presenza dei "fratelli del Signore", in più luoghi del Vangelo, hanno pensato che sua Madre abbia avuto altri figli, almeno dopo di Lui. Ma si troveranno sempre di fronte la fede della chiesa delle origini e del cammino di due millenni, che proclama solennemente la verginità di Maria, anche dopo la nascita del suo divin Figlio. Eppure essi, che sono stati maestri in esegesi biblica, sanno che nella lingua ebraica, il temine "ah", può avere, oltre al significato diretto di fratello, anche quello di consanguineo ai diversi livelli. Per cui è il contesto che decide a chi ci si vuol riferire.
Nella nostra vita la figura materna rappresenta l'amore incondizionato, purezza di cuore e di anima, sapienza in educare e correggere indipendentemente da essere madre di sangue, di creazione o di cuore. Ma molto di piú di queste figure umane che conviviamo e abbiamo come esempi nella nostra vita, possiamo contare costantemente con la figura materna spirituale di Colei che disse:" SI " alla cosa sconosciuta e prese di corpo e anima come una grande storia della salvezza della umanitá. Maria, che fu chiamata dall'angelo "piena di grazia" é stata la serva unica per ricevere, guardare, amare e creare per il mondo il Figlio di Dio, é un grande simbolo di Madre Spirituale.
Il tuo Gesù si addormentava sul tuo seno, perché ti sentiva Madre nella percezione più intima di tenerezza che annulla le paure, di premura che dà fiducia nella vita. Io mi ritrovo spesso a venerarti in immagini che non hanno quasi più nulla di umano, ma di devozionismo barocco quasi magico-sacrale, simile, in certi casi più eclatanti, ad un tranquillante che serve a poco, anzi a niente.
Falarei outra vez, Senhor, e não me calarei. Direi aos ouvidos do meu Senhor e meu Rei, que está no alto dos céus. Quão grande é a abundância das douçuras, que reservaste para os que vos temem ! Mas, o que será para os que vos amam e, de todo o coração,vos servem ! Verdadeiramente são inefáveis as delicias da contemplação, que, liberalmente, concedes aos que vos amam. Nisto, singurlarmente, mostrastes, a ternura do vosso amor: quando eu errava longe de vós, me reconduzistes ao vosso serviço,e me mandastes que vos amasse.
Imitaçaõ,.....3,42 COMO NÃO SE DEVE FUNDAR A PAZ NOS HOMENS
Filho, se fazes consistir a paz e alguma pessoa, por ser de teu parecer e conviver contigo, achar-te-ás perpléxo e embaraçado. Se, porém, recorres à verdade sempre viva e permanente, não te contristarás a ausência ou a morte de um amigo. Em mim se deve fundar o amor: por mim se deve amar todo aquele que, nesta vida, te parecer bom e amável. Sem mim não vale e nem durará a amizade: nem é verdadeiro e puro o afeto de que eu não sou o vínculo.
Domingo 5º de Pascua. Juan 14,1-12 En aquel tiempo, dijo Jesús a sus discípulos: -«Que no tiemble vuestro corazón; creed en Dios y creed también en mí. En la casa de mi Padre hay muchas estancias; si no fuera así, ¿os habría dicho que voy a prepararos sitio? Cuando vaya y os prepare sitio, volveré y os llevaré conmigo, para que donde estoy yo, estéis también vosotros. Y adonde yo voy, ya sabéis el camino.» Tomás le dice: -«Señor, no sabemos adónde vas, ¿cómo podemos saber el camino?» Jesús le responde: -«Yo soy el camino, y la verdad, y la vida. Nadie va al Padre, sino por mí.
Como devemos considerar os ocúltos juízos de Deus, para não nos desvanercermos com os nossos bens.
Senhor, os vossos juizos, qual trovão, me aterram: abalam todos os meus ossos, com temor e tremor e a minha alma enche-se de pavor. Estou atônito e considero que nem os céus são puros em vossa presença. Se nos próprios anjos achastes maldade, o que será de mim? Caíram as estrelas do céu e eu, pó, que presumo ? Aqueles, cujas obras pareciam dignas de louvor, precipitaram-se o abismo e os que comiam o pão dos anjos, vi-os deleitarem-se com o alimento dos porcos. Não há, pois, santidade, Senhor, se retirardes a vostra dextra.
TI ADORO DIO (al mattino) Ti adoro» mio Dio, e ti amo con tutto il cuore. Ti ringrazio di avermi creato, fatto cristiano e conservato in questa notte. Ti offro le azioni della giornata: fa che siano tutte secondo la tua volontà per la maggior tua gloria. Preservami dal peccato e da ogni male.