E' terminato anche il 2015: è doveroso un ringraziamento a Dio
Hora ruit dicevano gli antichi; il tempo corre velocissimo.
E ci siamo consumati lintero 2015.
E un anno della nostra vita, trascorso, e che non ritornerà mai più.
E tempo di consuntivi per tutti; le imprese, le aziende, i bilanci familiari
Vogliamo provare, io e te, a sintetizzare questo anno 2007 che passa definitivamente nel corso inarrestabile del tempo?
Chiediamoci onestamente, se lanno trascorso, ha aiutato la nostra crescita umana e cristiana.
Un anno fa ho avuto un impulso nuovo nella mia vita di sacerdote. La chiamerei quasi una... chiamata. La morte in un incidente stradale di tre ragazzi insieme mi ha posto la domanda: e tu che fai? Vuoi fermare, per quello che puoi, la morte? Vuoi mobilitare i giovani a non morire dentro e fisicamente e a scegliere la vita? Mi sembrarono le domande nuove di un'ordinazione sacerdotale in tarda età.
Come ha visto, non era facile incontrarci. Certo, avrai potuto sapere anche altri particolari che rendono piuttosto amari questi ultimi anni della mia vita. Sento una grande riconoscenza del grande dono che mi hai fatto col trascorrere una preziosa ora in un colloquio che non potrò facilmente dimenticare.
17 Luglio 2016- Beati noi se sapremo accogliere la Parola di Dio
La liturgia di questa domenica XVI del TO. ci offre utili riflessioni sul tema della accoglienza. Ci presenta Abramo, perfetto modello della ospitalita, per la premura e la generosità con la quale accolse i tre misteriosi ospiti, che lui riconosce come presenza di Dio, comportandosi esemplarmente di conseguenza. Poi nel brano di Luca, per noi più adatto, Gesù si trova in viaggio verso Gerusalemme e fa sosta nel villaggio di Betania, sulle pendici orientali del monte degli ulivi. E il villaggio delle due sorelle Maria e Marta e del fratello Lazzaro.
Si, un vero connubio indissolubíle: l'aver radicato, innestatu 0 meglio aver ricevuto il dona di innestarsí nella vita, dello stessa Autore della vita, non può che farti innamorare della stessa vita.
LA VITA MIA PADRONA
Seppellite in me, sensazloni, emozioni nate appena godute, scomparse, registrate .sul nastro dalla vita. Quante volte vorrei risentirle e il registratore non parla! I comandi per riascoltarmi non sono miei.
Non vi è disgrazia, non vi sono catastrofi, non vi sono dolori, per quanto inauditi siano, che, quando si soffrono per amor di Dio, non si trasformino in corona di gloria e di speranza.
A cosa servono belle strade e aeroporti, begli edifici di tanti piani, se vengono costruiti con il sangue dei poveri, che non ne beneficeranno?
Ateo non è solo il marxismo, ateo pratico è anche il capitalismo. Questo divinizzare il denaro, questo idolatrare il potere, questo porre falsi idoli da sostituire al vero Dio. Viviamo tristemente in una società atea.
Storia vera e non unica E' una ragazza di nome Speranza: una vita perduta?
Con sincero, profondo dolore, con rabbia ed indicibile tristezza scrivo questa storia straziante che tante volte ho ripassato nella mia mente. Vorrei che la sua pubblicazione potesse aiutare qualcuno. Provo dolore perché è una storia di droga e di degrado morale e ne è vittima una persona legata per alcuni anni alla mia professione di docente.Provo rabbia per lincapacità e lindifferenza di tutte le istituzioni ad offrire una opportunità di ascolto e di guida valida. Provo tristezza per il buio esistenziale che ancora avvolge questa giovane donna.A dispetto di tutto, la chiamerò SPERANZA. Dunque: Speranza si sente goffa, brutta, insignificante, non intelligente sua madre non potrebbe fare la velina perché ha un corpo disarmonico il padre non può permettersi la Mercedes...
Questa è la storia di due alberi, compagni, per destino, in un piccolo bosco ai margini di un villaggio.
I due alberi vicini erano una giovane quercia e un vecchio pioppo tremulo; i due alberi si facevano ombra lun laltro, le loro radici e i loro rami si sfioravano, quasi ad intrecciarsi, ma laffetto del vecchio pioppo non si specchiava in quello della giovane quercia.
Una riflessione a cura del Dott. Alberto Rossini( Brasil)- nostro collaboratore
In questo tempo speciale che viviamo l'anno giubilare della Misericordia Divina é di grande importanza celebrare la divisione e la solidarietá fraterna che ci porta a riflettere questo atto di caritá come espressione concreta di fraternitá, come autentico amore evangelico predicato da Gesú. In questa riflessione é da intendersi che tutta la liturgia discerne sopra la fede che noi abbiamo per la vita della chiesa e deve alimentare tutta l'azione evangelizzatrice.
Il 17 gennaio i
sagrati e le piazze di molte Chiese, dal sud al nord della penisola,
brulicano di animali condotti dai loro proprietari per la benedizione di
Sant' Antonio.E vissuto nel 250 a Coma (oggi Quemar) sulla costa occidentale del Nilo, nel medio Egitto. Morì all'età di 105 anni.
A Maria, Donna innamorata Aiutaci a ricomporre le assurde dissociazioni dell'amore
Santa Maria, donna innamorata, roveto inestinguibile di amore, noi dobbiamo chiederti perdono per aver fatto un torto alla tua umanità. Ti abbiamo ritenuta capace solo di fiamme che si alzano verso il cielo, ma poi, forse per paura di contaminarti con le cose della terra, ti abbiamo esclusa dall'esperienza delle piccole scintille di quaggiù. Tu, invece, rogo di carità per il Creatore, ci sei maestra anche di come si amano le creature. Aiutaci, perciò, a ricomporre le assurde dissociazioni con cui, in tema di amore, portiamo avanti contabilità separate: una per il cielo (troppo povera in verità), e l'altra per la terra (ricca di voci, ma anemica di contenuti).
Questa ragazza ebrea appare del tutto arbitra delle proprie scelte.
Latteggiamento di Maria, risulta ancora più maturo, al momento della decisione di andare in cerca della parente Elisabetta, nella lontana regione della Giudea.
Vivi ancora o già defunti i genitori, Maria ne doveva far parola almeno con Giuseppe, suo sposo, in ragione degli impegni assunti con lui e in considerazione delle nozze orami imminenti.
Una riflessione Una delle piú dolci veritá della nostra fede é il mistero dell'assunzione di Maria Santissima in corpo e anima al cielo. La "piena di grazia" che mai ha peccato non poteva stare soggetta alla corruzione della carne. É una grande veritá di fede che la Madonna stia unita alla Santissima Trinitá. Lei contempla, nella luce della gloria divina, tutti e ognuno dei suoi figli nelle ore delle allegrie e delle sofferenze,in tutti i nostri passi. Sorge cosí in noi di forma spontanea e naturale il desiderio di procurare l'intimitá con la Madre di Dio, che é pure nostra madre, di convivere con Lei come si convive con persone a noi care, visto che sopra di essa non ha trionfato la morte, ma sta in corpo e anima insieme a Dio Padre, con il suo figlio Gesú e lo Spirito Santo e intercede sempre per noi senza stancarsi. I
Muitas vezes nos aproximámos ao evento histórico e ao mistério da morte de Jesus. Agora, queremos analiza-lo, por quanto seja possivel, sob o ponto de vista clinico, segundo quanto disseram os mais notáveis médicos modernos. Antes de tudo deve ser considerado que um condenado à cruz podia morrer por várias causas, que não influiram sobre aquela de Jesus que foi rápida, por motivos da violência sofrida pela flagelação da qual foi vitima.