
SCHEDA BIOGRAFICA SULLA MADONNA
Che Maria sia della tribù di Giuda, si ricava dal futuro matrimonio con Giuseppe; che i suoi genitori si chiamassero Giovacchino ed Anna, lo apprendiamo da un'antica tra¬dizione orientale, che non si hanno ragioni di rifiutare. Diverso il discorso, circa la presentazione al tempio della bambina Maria, quando aveva appena tre anni: un racconto a scopo edificante che ha trovato credito, fino a poco tempo fa, ma che non ha riscontri se non presso gli apocrifi. La prima volta che la storia evangelica la inquadra in diretta è al momento di narrare l'apparizione dell'angelo, latore del progetto di salvezza da parte dell'Altissimo, da attuarsi per mezzo del suo Verbo.
Il fidanzamento, in Israele, a quei tempi, poteva permettersi sui 12 /13 anni. Eccezioni rarissime erano concesse solo a gente di alto rango, come sarebbe accaduto per Drusilla, figlia del Re Agrippa I, la quale sarebbe stata fidanzata dal padre all'età di 6 anni.
Era, appunto, il padre che decideva. Poteva fidanzarla, come nel caso citato, anche prima dei 12 anni; e allora la fanciulla non aveva possibilità di rifiutarsi. Dopo quella età, per il fatto che veniva considerata maggiorenne, di norma, si richiedeva anche il suo consenso.
La cerimonia del matrimonio veniva celebrata, ordinariamente, ad un anno di distanza dalla stipulazione del contratto. Prima di allora, non era permessa la coabitazione. I rabbini ammettono che nella Giudea dell'epoca non si riusciva a far osservare dai giovani questo impegno morale. Nella Galilea sì.
Una opinione del genere, espressa da persone del resto assai gelose delle leggi, tradizioni e costumi del loro popolo conferma ulteriormente che la regione dove è nata la vergine si era affermata per una serietà morale più sincera di quella degli abitanti della Giudea.
Si trattava di zona di frontiera, a forte prevalenza d'immigrati aramei, di recente conversione al javismo ebraico, perciò più zelanti dei giudei.
Di certo, al momento del colloquio con l'angelo, appartiene già, come si è detto, al promesso sposo, Giuseppe, ma non convive con lui. Il fidanzamento è andato avanti senza problemi e i due giovani hanno già alle spalle il contratto prematrimoniale, in attesa che trascorra l'anno richiesto per andare "a vivere insieme" (Mt 1,18 ).
Ma neppure questo va dato per scontato, tenendo conto della resistenza ebraica ad ogni innovazione nelle patrie tradizioni in materia di culto e costume, e dello zelo acceso con cui i galilei cercavano di venir fuori dalla scarsa considerazione in cui erano tenuti dai puritani della Giudea.
Padre Bernardino, passionista.