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La Madonna della Quercia e la Via Francigena

Il Medioevo fin dall'inizio fu contrassegnato da un fenomeno che, pur nascendo da esigenze per così dire spirituali, ebbe un fortissimo impatto sull'intera società, ponendo le basi per un incessante muoversi d’uomini e merci lungo antiche o rinnovate direttrici: il pellegrinaggio.
Un caso esemplare di questo passaggio può essere rilevato nella più importante via di comunicazione di cui l'Europa dispose per tutto il Medioevo: la via Francigena, un percorso che si formò nell'VIII-IX secolo a partire da un'esigenza di natura strategica e militare per divenire poi, con la pacificazione franca, via spirituale e culturale, espressione dell'anelito a Dio attraverso la fede e il pellegrinaggio nei luoghi sacri della cristianità.
  
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I pellegrini provenienti soprattutto dalla Francia cominciarono ad entrare in Italia dal passo del Monginevro, dando così alla strada che da lì arrivava a Roma il nome di Francigena, cioè dei francesi.
La via prese a far parte di quella vasta rete di strade e percorsi che segnava l'Europa di pellegrinaggio e che univa tutti i maggiori luoghi di spiritualità del tempo. Molte erano le tappe importanti che i pellegrini trovarono nella Tuscia, tra queste fondamentale Viterbo.
In seguito, alla fine del 1400, con la trasformazione della società, una delle cose che rimase in vita fu ancora la via Francigena; cambiarono però alcune sue tappe fondamentali.
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I pellegrini che da Montefiascone scendevano verso Viterbo, sicuramente saranno stati colpiti dal grande complesso monumentale che sorgeva quasi ai piedi della Palanzana e che arrivati ad una delle porte della Città capoluogo della Tuscia, Porta S.Lucia (oggi Porta Fiorentina) intravedevano in lontananza sulla sinistra: la chiesa ed il convento della Madonna della Quercia.
Tale visione era ancora possibile nei primi anni del 1900 come dimostrano alcune foto dell’epoca.
Il fatto che questo centro mariano fosse divenuto una tappa fondamentale per il percorso della via Francigena si può rilevare da tantissimi documenti, in particolare:
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1.    Da numerose cartine topografiche che a partire dai primi anni del 1500 riportano puntualmente tra Viterbo e Bagnaia la chiesa della Madonna della Quercia; anzi è talmente importante tale complesso che viene anche riportato nell’affresco che riproduce l’Etruria nel corridoio delle carte geografiche in vaticano(fine 1500).
2.    Dai numerosi ed importanti privilegi che diversi pontefici vollero assegnare al Santuario; in particolare già nel 1481 Sisto IV aveva concesso “Il Perdono di settembre” una indulgenza plenaria annuale per la quale numerosissimi pellegrini accorrevano nella chiesa della Quercia la  domenica successiva alla festività della Natività della Madonna.

3.    Dalle costruzioni che sorsero intorno al Santuario, in particolare l’Hosteria Grande o l’Hospitio per i pellegrini che fu iniziato a costruire alla fine degli anni ’80 del 1400.
4.    Dai  pellegrini “famosi” che visitarono il Santuario a partire dagli ultimi decenni del 1400  e   proprio da Sisto IV che fu alla Quercia nel 1476. 



AS VIAS DO ESPIRITO

Imitação ..... 3.20 DA CONFISSÃO DA PRÓPRIA FRAQUEZA E DAS MISÉRIAS DESTA VIDA

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Imitação ..... 3.20
 
DA CONFISSÃO DA PRÓPRIA FRAQUEZA
E DAS MISÉRIAS DESTA VIDA

 
Confessarei contra mim mesmo a minha iniquidade: confessar-vos-ei, Senhor, a minha fraqueza. Muitas vezes um nada me abate e me contrista. Proponho agir varonilmente, mas apenás quando me vier uma pequena tentaçaõ, sinto grande angustia. Às vezes de uma coisa insignificante procede de grave tentação. Outras vezes, quando me julgo um tanto seguro, eis-me, não raro, prostado por um leve sopro.  Vede, Senhor, minha baixeza e minha fragilidade, tão de vós conhecida. Compadecei-vos de mim e tirai-me do lodo,para que não me atole: nem fique para sempre soterrado. O que,  frequentemente, me atormenta e confunde, diante de vós, é sentir-me tão inclinado a cair e tão fraco em resistir às paixões.

THE WAYS OF THE SPIRIT

Festivity of All Saints

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Festivity of All Saints:
vision of Paradise


Our calendar reminds us every single day the name of one saint, which is equivalent to our name, "Feast Day". The Church gives very much importance to the feast of  All Saints that celebrates every year on the first day of November. This festivity reminds us the stupendous reality of the vision of paradise when the crowds of saints together with myriads of Angels live in the eternal vision the beatitude of God.
 

LOS CAMINOS DEL ESPIRITU

JESUS ENSÉÑANOS A ORAR

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JESUS ENSÉÑANOS A ORAR
Señor Jesús, Orante y Maestro,
henos aquí: somos tu Pueblo, tu rebaño,
los herederos de tu plegaria.
Nuestros ojos, nuestro pensamiento, nuestro corazón
están vueltos enteramente hacia Ti:
queremos verte orar,
para imitar, con amorosa atención,
tus gestos, tus modos, tus lugares y tus tiempos;
tus palabras, tus silencios: ¡tu Oración, Señor!


WEGE DES GEISTES

Nostro Signore Gesù Cristo, Re dell’universo

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Festa di Cristo Re

Anno C


Nostro Signore Gesù Cristo,
Re dell’universo


PENSIERO DELLA DOMENICA
+ VIDEO CORRELATO
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La Chiesa oggi ha cambiato il colore liturgico; è terminato ormai il colore verde che ci ha accompagnato per tutta la  lunga serie delle domeniche estive. In questa domenica il celebrante indossa i paramenti di colore bianco, perché è la grande festa di Cristo Re. Leggendo la Bibbia si rimane sconcertati perché il linguaggio di Dio è completamente differente dal nostro… Per noi il concetto di Re è sinonimo di superiorità, predominio, potenza. Il simbolo della regalità è qualcuno che domina, che comanda, che è superiore agli altri, ai sudditi. Ora sentire parlare Cristo che dice "Io sono Re" fa una certa impressione e ne fece tanta a suo tempo, tanto è vero che fu motivo di scandalo. E per l’ennesima volta constatiamo che la vita di Cristo, dal punto di vista umano, fu un fallimento!

Preghiere

Io sono con te

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Io ci sono con Te ... in Te

Dona riposo in Te, Signore,
a questa testa piena di mondo
e di parole.