... da precisare
E strano che si sia predicato, scritto e parlato tanto sull IMMACOLATA CONCEZIONE e nella comunità cristiana siano ancora numerosi coloro che ne hanno unidea assai vaga. Molti fedeli, quando se ne celebra la Festa l8 dicembre, pensano allo splendore verginale di lei, mostrando di non saper distinguere Immacolata da Vergine. Altri si commuovono sinceramente, nel considerare e contemplare nella liturgia di quel giorno la purezza, anzi la castità. In questo caso siamo di fronte ad unaltra confusione, fra purezza, castità, e concezione immacolata.
Ave Maria
Quando la Chiesa parla di questultima, intende unicamente professare la sua fede nel dono soprannaturale, ricevuto da Maria, in previsione dei meriti di Cristo, suo figlio, di essere stata procreata nello stato di prima grazia.
Ognuno di noi ha pagato il suo debito alla colpa dei progenitori, anche se non si è trattato di colpa personale, ma della natura. Ne siamo venuti fuori anche noi, al momento del battesimo, ma la reintegrazione non è stata totale, trovandoci sempre addosso i reliquari della prima trasgressione, nelle tendenze malsane con le quali dovremo fare i conti per tutta la vita.
Se S. Agostino si permette di cantare estasiato O felix culpa! deve farlo senza alzare troppo i registri del canto, perché si sa che lui pensa al dono incalcolabile del redentore, ma non può dimenticare che, con tutto ciò, la fedeltà al progetto del Creatore su di noi resta sempre un gran problema...
Queste messe a punto che abbiamo mandato avanti devono facilitarci una esplorazione quanto mai ampia di un privilegio spettante alla nostra madre celeste, ma altrettanto attenta a non lasciarci prendere da un enfasi che abbiamo esorcizzato più volte, perché ci impedirebbe di coglierne il senso più profondo, coinvolgente.
Ogni accertamento sull'identità della propria madre diventa sempre un richiamo alle responsabilità dei suoi figli.
Padre Bernardino Bordo, passionista