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La Madonna Vergine
Avanti il parto, durante il parto
e dopo il parto
 
Riflessione + video correlato
 
L'espressione, come è facile capire, si riferisce al fatto che la concezione di Gesù nel grembo di Maria è stata verginale, cioè senza concorso di un padre terreno. Chiaramente, non è un discorso a dimensione umana. Maria, per prima, quando se lo intese annunciare dall'angelo, intese il bisogno di chiarimenti, per pronunziare il suo "fiat".  I dubbi di Giuseppe, suo promesso sposo, riportati sobriamente da Matteo, stanno a dirci la trepidazione dei primi cristiani nell'accettare questo dato della fede.
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Il Nuovo Testamento non permette dubbi: Cristo è entrato nella storia umana in maniera diversa. L'enunciato non include alcuna assurdità. Il primo uomo è venuto alla vita attraverso un atto creativo. I suoi discendenti, per un atto procreativo.

A pensarci seriamente, per il buon Dio non è affatto più difficoltoso creare, che procreare. Difatti la creazione è continuamente in atto, la procreazione no... Certamente il Figlio di Dio avrebbe potuto venire al mondo anche nella maniera consueta in cui nascono gli altri uomini. Dio non l'ha voluto: così ci assicura la fede cristiana. La riluttanza ad accettare questo dogma, non deriva tanto dal fatto in sé, che, cioè, il "Verbo si è fatto carne", quanto dal modo in cui si è fatto tale: appunto quello che stiamo chiarendo. Dante Alighieri ammoniva: "State contenti umana gente al quia..." (Div.Com., Purg. 3,37).

Quel "quia" della teologia scolastica indicava il che: sapere che un evento divino è accaduto.

Comprendere in che modo, perché è accaduto (il quare, il cur dei latini) non solo non è possibile alla mente umana, ma nemmeno Dio potrebbe chiarircelo in termini umani, appunto perché si tratta di realtà divina.
Siamo di fronte al punto centrale di questo mistero.


La fede cristiana, espressa efficacemente dalla giaculatoria popolare, che ci serve da filo conduttore, parla di privilegio della Vergine nell' aver dato alla luce Gesù in maniera soprannaturale.
 
Il Verbo si è calato in tutta la realtà umana, come l'ha voluta il Creatore.

Vediamo come possiamo chiarirlo, senza presumere di spiegarlo, perché il mistero non è un problema, un teorema, una tesi. Si può tentar di chiarirlo con gli strumenti che offre la stessa mente umana, ma dietro la guida della fede.

Ci esprimeremo, cercando sinceramente di essere più discreti possibile, a norma di quanto premesso all'inizio.

Il Salvatore è nato come uomo, nel senso che è venuto alla luce attraverso le vie naturali del corpo di sua Madre.


Questo è talmente ovvio, da non esigere ulteriori delucidazioni.


Però la fede ci avverte che il Cristo è venuto, sì, attraverso queste vie naturali, ma in modo soprannaturale, cioè non come ci siamo venuti noi.

Se desideriamo una parola più convincente, anche qui, anzi più qui che altrove, basterà rifarsi a due episodi evangelici, ben noti a tutti.

La mattina del giorno della Risurrezione, Gesù venne fuori per virtù propria dal sepolcro di Giuseppe d'Arimatea, attraverso l'enorme pietra circolare che ne ostruiva l'imboccatura. Il ribaltamento della pietra avvenne ad opera dell'angelo della Risurrezione, a fatti avvenuti (cf Mt 28, 2).

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La Risurrezione di Cristo

Allo stesso modo, la sera del medesimo giorno, gli apostoli e i discepoli lo avrebbero visto presentarsi dentro il cenacolo, dove si erano asserragliati,  "a porte chiuse, per paura dei giudei". Il fatto si sarebbe ripetuto "otto giorni dopo". (Gv 20,19, 26).

Quel Corpo che usciva tranquillamente da una tomba sigilla che si proiettava improvvisamente dentro una sala, attraverso pareti e porte sbarrate, non era uno spirito, ma aveva carne ed ossa, come ogni altro uomo: lo avrebbe dichiarato Lui stesso, in quella medesima circostanza.

Era il suo corpo: quello stesso che avevano visto e toccato, durante gli anni trascorsi in mezzo a loro. Non ci dicono niente quella enorme pietra del sepolcro, quelle pareti del cenacolo? Quella porta sbarrata "per timore dei giudei?" (Gv 20, 19)...

Inutile ripetere che non si sta parlando in termini di ordinaria fenomenologia biofisica. Importante, per noi, è ricordare che quel Corpo che era in grado di poter attraversare pietre sepolcrali e pareti di una casa era esattamente quello nato da Maria.

AS VIAS DO ESPIRITO

20° Domingo do Tempo Comum

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17 Agosto 2014
Uma reflexão

A liturgia desse vigésimo domingo do tempo comum reflete sobre a universalidade da salvação. Deus ama cada um de seus filhos e à todos convida para o banquete do Reino.
Na primeira leitura Deus garante ao seu povo a chegada de uma nova era, na qual se vai revelar completamente a salvação.  No entanto, essa salvação não se destina apenas à Israel mas destina-se a todos os homens e mulheres que aceitam o  convite para integrar a comunidade do povo de Deus.




Codice shinistaT

THE WAYS OF THE SPIRIT

Did the Virgin Mary really die?

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Did the Virgin Mary
really die?


The very first question that arises staring at an ancient Byzantine icon of the Dormition representing the Virgin Mary’s body laying on a bed and Her figure raising above it, it’s if this picture, painted by a Mount Athos monk, indented to represent, with such a little convincing patterns, only Her Soul or Her entire Body as well. A religious inexperienced viewer would have his attention attracted by the abstract symbolism, while the pious viewer looking for cheap experiences would be contradicted by the archaic verism of the Virgin laying on a bed on the verge on expiring, like an ordinary woman.

 

Si hay que huir de un mal,

DE UNA TENTACIÓN,

 

que sea con paz, sin turbarnos

 

“Nuestro Señor nos dará su paz cuando nos sometamos a vivir con mansedumbre en la guerra”.

 

“Hay que vivir con paz siempre y en todo. Si tenemos una pena interior o exterior, debemos recibirla con paz.

 

Si nos llega una gran alegría, hay que recibirla con paz, sin estremecernos por ello. Si hay que huir de un mal, que sea con paz, sin turbarnos; de no hacerlo así, podríamos caernos al huir, dando facilidad al enemigo para matarnos.


WEGE DES GEISTES

15° DOMINGO DO TEMPO COMUM



15° DOMINGO DO TEMPO COMUM
13 JULHO 2014
UMA REFLEXÃO


A liturgia do 15° Domingo Do Tempo Comum nos convida a tomar consciência da Palavra de Deus e da centralidade que deve ter na vida dos crentes.  A primeira leitura nos garante que a palavra de Deus é verdadeiramente fecunda e criadora de vida, ela  nos dá esperança e nos indica o caminho que devemos percorrer  dando-nos animo para intervir no mundo.  A palavra de Deus é sempre eficaz e sempre produz seus efeitos, embora não atue sempre de acordo com os nossos interesses e a logica humana.


Codice shinistaT

Preghiere

TE DEUM

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TE DEUM

Eccoci, Signore, davanti a te.
Col fiato grosso, dopo aver tanto camminato.
Ma se ci sentiamo sfiniti,
non è perché abbiamo percorso un lungo tragitto,
o abbiamo coperto chi sa quali interminabili rettilinei.
È perché, purtroppo, molti passi,
li abbiamo consumati sulle viottole nostre, e non sulle tue:
seguendo i tracciati involuti della nostra caparbietà faccendiera,
e non le indicazioni della tua Parola;
confidando sulla riuscita delle nostre estenuanti manovre,
e non sui moduli semplici dell'abbandono fiducioso in te.