"Non sia turbato il vostro cuore"
Stiamo percorrendo i quaranta giorni che ci portano, con lAscensione, alla definitiva partenza di Gesù, che ritornerà, terminata la sua missione, al Padre.
Gli Apostoli sono ormai quasi del tutto convinti che il Maestro è risorto ed ha sconfitto la morte.
Ma aumentano le perplessità. Perché Gesù non si ferma a fervorini di incoraggiamento, ma indica chiaramente la missione che i suoi discepoli devono compiere.
Non vedono con chiarezza il percorso che devono seguire, anche se Lui dice espressamente:
Io sono la via....
Il più deciso e polemico è Filippo: Signore, mostraci il Padre e ci basta
.
Chi ha visto me, ha visto il Padre
le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere
.
La fiducia doveva nascere dalla loro familiare conoscenza della sua amabile, illuminata e mobilissima persona, e, nel quadro del contesto, era una fiducia assolutamente ragionevole.
Infatti secondo lelementare buon senso, laffermazione di Gesù di essere Figlio divino e consustanziale al Padre, creava questa alternativa: o Gesù aveva pronunciato la più sacrilega e blasfema menzogna, o aveva rivelato la Verità.
Gesù considera tuttavia l ipotesi che la predetta fiducia in Lui riposta potesse non parere sufficiente per convincerli della sua divinità; aggiunge quindi che essi avrebbero dovuto riconoscerla considerando linfallibile sigillo divino costituito dalle innumerevoli opere miracolose compiute.
I miracoli, infatti, li può fare soltanto dio, e Dio mai avrebbe sigillato con essi le affermazioni di un impostore.
In verità, in verità, vi dico: chi crede in me, anchegli compirà le opere che io faccio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre.
Quante volte, forse anche noi, abbiamo tenuto un atteggiamento dubbioso, nei riguardi del Cristo, e avremo sussurrato: ... Se lo avessi conosciuto di persona.. allora crederei, senza condizioni
.
E ritorna la realtà della nostra fede che non potrà mai essere confermata dalla logica del nostro raziocinio:
Beati quelli che, pur non vedendo, crederanno...".
Lo dice a me, a te, a tutti noi!
Il nostro atteggiamento nei riguardi di Dio, dovrebbe essere simile al bambino in braccio a sua madre; si sente sicuro, tranquillo, sereno: pensa a tutto la mamma.
Prova anche tu a tenere questo atteggiamento. Metti da parte i ragionamenti, anche logici, ma umani; credi in questo Dio, padre amoroso, per i suoi figli.
Sentiti sicuro, sereno; abbandonati tra le sue braccia; penserà Lui a tutto.
Signore, ho capito quale è la via che mi indichi; sarà forse tortuosa, difficoltosa, anche dolorosa, ma con Te a fianco, unica via, tutti noi, popolo di Dio, saremo sempre in cammino verso il Padre.
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