Andiamo incontro al
Signore che viene
PENSIERO DELLA DOMENICA
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Questo ciclo A, avrà sempre una lettura presa dal Vangelo di Matteo.
Matteo, detto Levi, era figlio di Alfeo ed esercitava lufficio di gabelliere o esattore dimposte nella città di Cafarnao.
Chiamato da Gesù a seguirlo, mentre sedeva al tavolo del suo lavoro, abbandonò subito il suo ufficio e seguì il Maestro. Altro di sicuramente storico non sappiamo di lui. La tradizione vuole che dopo lAscensione del Signore egli abbia predicato il Vangelo agli Ebrei di Palestina conducendo una vita assai austera.
Una raffigurazione
dell'Evangelista Matteo
Noi seguiremo il Vangelo raccontato da Matteo per lintero anno liturgico.
Nella storia della umanità cè stato sempre nel cuore delluomo il grande anelito e sogno, spesso irrealizzabile, che potesse arrivare un giorno un salvatore. Il popolo ebreo aveva identificato questo atteso e sospirato salvatore nella figura del Messia.
Tardava a venire nel corso dei secoli, ma la speranza, lattesa era sempre considerata unica ancora di salvezza.
Settecentocinquanta anni prima di Cristo, i profeti annunciavano alla loro gente, senza specificare il tempo, la venuta di un discendente di David, che avrebbe portato la gioia e la speranza alla intera umanità.
E la Liturgia ci invita a percorrere questo cammino che ci porterà a rafforzare la nostra fede in Cristo, fatto uomo, nostra salvezza.
Ma cosa devo fare, in particolare, per prepararmi al Natale?
Io direi che per prima cosa dovremmo mettere un po di ordine a tutto quello che trova alloggio nel nostro cuore.
Lo paragone spesso ad un magazzino, un ripostiglio dove si ammassano i più disparati oggetti.
Il mio Avvento vorrebbe essere riordinare i sentimenti, a volte i possibili risentimenti, i continui mutevoli stati danimo di fiducia e sfiducia, di speranza e scoraggiamento, di insoddisfazione nel mio ostinato atteggiamento nellessere sempre dalla parte della ragione, della mia insofferenza verso chi è a capo nel mio lavoro, del non accettare lumiliazione nel non venirmi riconosciuti i miei presunti meriti, del disagio che provo addirittura anche nei rapporti con i miei familiari, della mia mancanza completa di serenità e di un po di pace.
Vorrei riuscire almeno a lasciare un piccolo spazio pulito, sgombro, per farti nascere per Natale nel mio cuore.
Questo lo devo fare cominciando subito, perché poi, quando arrivano le feste, anche io verrò irrimediabilmente attratto dal folclore, dai regali, dalla ricorrenza, che prevalentemente sarà di cose esteriori, dal consumismo.
Se riuscissi, per Natale, ad essere felice non per le cose che passano e terminato il periodo natalizio, trasmettere un sorriso, espressione di un cuore in pace con Te!
NULLA TI TURBI ( FRISINA)