
XXIX DOMENICA T.O/B
AL SEGUITO DI CRISTO SERVO SOFFERENTEPerche la Parola di Dio germogli nella nostra anima, è indispensabile il raccoglimento. Quando lascoltiamo senza la necessaria disposizione subentra la nostra fantasia che inavvertitamente ci fa vagare per luogo e situazioni più disparate ed è impossibile che la Parola di Dio possa attecchire. Non prendere come alibi, comune a molti di noi, che le poche righe che ci vengono proposte sono quasi incomprensibili, perché incapaci noi di contestuarle.

Lhumus adatto per lattecchimento della Parola di Dio è lo spirito di fede e il massimo raccoglimento ( prova a stare anche ad occhi socchiusi ).
Per la domenica XXIX del tempo ordinario, è il profeta Isaia che oltre 700 ani prima di Cristo preannunciava che un giorno il Redentore si addosserà i peccati delle moltitudini per condurle alla salvezza.E di fronte a questa realtà sconcertante diremo in coro nel salmo responsoriale: ..donaci Signore il tuo amore, in Te speriamo.
Nella seconda lettura è Paolo che scrive agli ebrei e li invita a professare la loro fede, perché Gesù, con le sue sofferenze, è diventato il grande intermediario fra Dio e gli uomini.
Ci alzeremo poi in piedi per lascolto diretto della Parola di Dio. Fa sempre tenerezza latteggiamento di Gesù verso i suoi discepoli, la comprensione, la pazienza verso la loro ottusità: Si avvicinarono a Gesù Giacomo e Giovanni figli di Zebedeo,dicendogli: Maestro, noi vogliamo che Tu ci faccia quello che ti chiederemo. E disse loro: cosa volete che io faccia per voi? Gli risposero: concedici di sedere nella tua gloria uno alla destra e uno alla tua sinistra.
Quanta pazienza in Gesù!
Lo hanno seguito convinti di risolvere in meglio la loro posizione sociale e Giacomo e Giovanni si prenotano per essere vice presidenti o ministri nel suo regno.E con tanta amarezza ma immutato affetto dice loro: voi non sapete ciò che domandate coloro che sono ritenuti capi delle nazioni le dominano e i loro grandi esercitano su di esse il potere.
Fra voi però non è così; ma chi vuole essere grande fra voi si farà vostro servitore e chi vuol essere il primo fra voi sarà il servo di tutti. Il Figlio delluomo infatti non è venuto per essere servito ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti..Deve essere stata per gli apostoli lennesima doccia fredda, sentirsi dire che anche loro dovranno passare attraverso lesperienza della morte e bere il calice della sofferenza,per partecipare poi un giorno alla gloria della risurrezione. E questa proposta è rivolta anche a ciascuno di noi.
Inutile continuare a proporre al Cristo, come praticamente facciamo nella nostra quotidianità, di farci star bene, senza problemi, di godere .Perché il Cristo anche con noi è così drastico?
Perché sa benissimo che la vera felicità non può essere quella terrena effimera,ed illusoria; ma la vera felicità, senza fine, è quella eterna.Signore mio quanto mi ostino anche io a voler trovare uno spazio di godimento nel mio camino terreno.
A volte di fronte a problemi e guai di ogni genere, mi sono quasi ribellato contro di Te, perché sei sordo alle mie richiesta.Dammi la forza di dirti sempre grazie in ogni evenienza anche negativa; perché è proprio nel momento del dolore che Tu mi dai la prova del tuo amore verso di me, che mi vuoi un giorno a far parte della felicità senza fine.
Mi sento tua creatura!Aiutami a saperti dire sempre grazie, sia fatta la tua volontà,