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XXX Domenica t.o.
25 OTTOBRE 2015/B
Gesù disse al cieco:
"Tu credi nel Figlio dell'Uomo?"
PENSIERO DELLA DOMENICA
La Liturgia di questa quinta domenica di Quaresima ci propone ancora i miracoli compiuti da Gesù. La parola "miracolo" esprime qualsiasi fenomeno prodotto da una forza soprannaturale, in quanto sfugge alle normali leggi della natura. In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita ed i suoi discepoli lo interrogarono: Rabbi, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perchè sia nato cieco?. I discepoli parlavano secondo la falsa opinione dei rabbini, secondo i quali le malattie erano punizioni di peccati personali; nel caso di malattie che risalivano alla nascita si attribuiva la colpa agli antenati e addirittura alcuni facevano perfino la ipotesi che lembrione umano potesse già in qualche modo peccare. Rispose Gesù: Nè lui ha peccato nè i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le opere di Dio.
E per lennesima volta il Maestro compie il miracolo in modo del tutto irrazionale.
Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: "Và a lavarti nella piscina di Siloe (che significa "inviato"). Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva
Allora perplessi e increduli i presenti cominciarono ad analizzare il miracolo compiuto, con ragionamenti logici e dando sfogo a tutte le critiche possibili, tempestarono di domande il miracolato, perché per loro era tutto illogico.Se ti metti a raffronto con il Cristo, vedi subito la profonda differenza: noi con i nostri limiti, spesso molto accentuati, Lui con la sua potenza, perché è Dio.
In tutti i miracoli descritti nel Vangelo appare evidente come Gesù è sempre pronto ad esaudire la richiesta fatta con fede.
E questo per noi è un grande insegnamento.
Spesso la nostra languida fede viene soprafatta dal raziocinio. Nel chiedere lintervento di Gesù per la nostra preoccupante situazione, dubitiamo molto del possibile risultato, perché anteponiamo la logica, il nostro raziocinio.
La nostra sfiducia è conseguenza di quelle analisi, di quella diagnosi, di quella previsione
Se ti trovi in situazioni pesanti e difficili della vita familiare, quante volte dal tuo cuore è emersa la sensazione, quasi certezza, che ... tanto ormai, a come si sono messe le cose, non cè più nulla da fare .
Sforzati di chiedere aiuto a Gesù, senza nessuncondizionamento, con estrema fiducia!
Non stare ad elencare tutti gli aspetti negativi: Lui ti conosce benissimo.
La tua supplica sia
... pensaci Tu, risolvi Tu, o Signore, questa situazione.
Chiedi non telegraficamente, ma ripetutamente, con insistenza.
Un giorno Gesù disse: anche se non meritate il mio intervento, lo otterrete da quanto siete noiosi .
Grazie Signore della tua sconfinata bontà!