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I difficili rapporti di Gesù
con i farisei e sadducei

Nei tre anni vita pubblica del Messia, i suoi rapporti con il popolo sono stati sempre ispirati ad una infinita misericordia e sollecitudine verso tutti i problemi della sua gente. Per loro compie prodigi come moltiplicazione dei pani, guarisce infermi, sana malati, addirittura risuscita un suo amico carissimo, Lazzaro. Lo seguono folle immense, lo ammirano, lo applaudono perché pensano che Lui veramente risolverà tutti i loro problemi.

 


 



 

 

 

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Ma ci sono due categorie di persone con le quali avrà rapporti difficili, tesi: sono i Sadducei ed i Farisei.

I Sadducei, così detti perché si attenevano alla sola giustizia legale (la sola legge di Mosè) a differenza dei Farisei che ammettevano obbligatorie le osservanze tradizionali,erano scettici epicurei e negavano non solo la risurrezione dei corpi, ma anche l'immortalità.

Nella Sua missione itinerante in mezzo alle folle, ci sono sempre alcuni Farisei e Sadducei; lo seguono apparentemente con interesse, pongono quesiti, chiedono spiegazioni al Maestro, ma solo, come riportano gli evangelisti, per tentarlo, per metterlo alla prova.

Le uniche parole durissime del Cristo misericordioso sono per loro, perché era insopportabile la loro ipocrisia e falsità. E' impressionante la sequela di anatemi che Gesù rivolge ai Farisei, come viene riportata al capitolo 23 del Vangelo di Matteo "... sulla cattedra di Mosè si sono assisi gli Scribi e i Farisei. Fate dunque ciò che vi dicono: ma non agite secondo le opere loro, perché dicono e non fanno. Legano infatti, pesi gravi e insopportabili e li caricano sulle spalle degli uomini; ma essi non li vogliono muovere neppure con un dito. Fanno poi tutte le loro azioni per essere veduti dagli uomini ... amano i primi posti nei conviti e i primi seggi nelle sinagoghe; vogliono essere salutati nelle pubbliche piazze...  ma  guai a voi scribi e farisei ipocriti perché serrate in faccia agli uomini il Regno dei cieli; e non ci entrate voi, né lasciate che ci entrino quelli che ci vogliono entrare. Guai a voi scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell'aneto e del cimino e trascurate le cose più essenziali della Legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! che pulite il di fuori del bicchiere e del piatto, mentre il di dentro è pieno di rapina e di immondizia. Fariseo cieco, lava prima il di dentro del bicchiere e del piatto; sicché anche il di fuori diventi pulito.

Guai a voi FARISEI IPOCRITI!

Perché siete simili a sepolcri imbiancati, i quali, visti di fuori, paiono splendidi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e d'ogni putredine.... Serpenti, razza di vipere! come scamperete alla condanna della Geenna?".

La tradizione popolare ha identificato fino ad oggi la parola Fariseo come sinonimo di falso, ed ancora oggi, come fece Gesù, quando identifica una persona con il termine "fariseo" pronuncia con un accento di disprezzo l'espressione "che fariseo che sei".

Dopo la requisitoria del Cristo contro i Farisei, l'evangelista Matteo conclude il cap. 23 con l'accorato appello di Gesù al suo popolo: Gerusalemme, Gerusalemme che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono inviati quante volte ho voluto radunare i tuoi figli, come la gallina raduna i suoi pulcini, e tu non hai voluto...

AS VIAS DO ESPIRITO

Imitação....2.12 DA ESTRADA REAL DA SANTA CRUZ

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Imitação....2.12
 
DA ESTRADA REAL DA SANTA CRUZ

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A muitos parece dura esta palavra: renuncia a ti mesmo, toma a tua cruz e segue a Jesus.
Muito mais duro, porém, será ouvir aquela ultima sentença: afastate de mim, maldito, para o fogo eterno.
Aquele que agora, de boa vontade, ouvem e seguem a palavra da cruz, não temerão ouvir a sentença da condenação eterna.
O sinal da cruz aparecerá no céu, quando o Senhor vier para julgar. Então todos os servos da cruz que, durante a vida, se conformaram com o Crucificado, aproximar-se-ão com grande confiança de Cristo juiz.
Por que temes, pois, tomar a cruz pela qual se vai ao reino ?

THE WAYS OF THE SPIRIT

Pilate and the Sanhedrim The last round

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Pilate and the Sanhedrim
The last round


Shocked by an unjust sentence extorted to him;
Shaken by a death he esteemed too sudden,
Bothered by Joseph’s of Arimathea request for the body,
Troubled by the Sanhedrim’s request to remove quickly the bodies from the crosses,
Pilate asked himself what else now?



LOS CAMINOS DEL ESPIRITU

Domingo de la Ascensión del Señor Lucas 24,46-53

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Domingo de la Ascensión del Señor

Lucas 24,46-53

Testigos de Jesús! Llevar su amor en el corazón, tener su nombre en los labios, juntarnos con otros muchos para celebrar su presencia. ¡Testigos de Jesús! Testigos de sus palabras, de sus gestos, de su modo de orar, de su compasión y ternura hacia los que sufren.
La oración es una experiencia de bendición. Jesús nunca nos deja solos. Sigue bendiciéndonos hasta el fin del mundo. Nos bendice en el Espíritu, el que nos ayuda a vivir con sencillez y verdad, con alegría y compasión, sin pretender ser grandes que humillan y fuertes que oprimen.


WEGE DES GEISTES

PENTECOSTÉS

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PENTECOSTÉS

“Entró Jesús, se puso en medio y les dijo: Paz”.
Estamos solos y tú, Espíritu Santo, orientas nuestra mirada hacia Jesús, que pone en medio de nosotros su gratuidad amorosa. Somos distintos y, a menudo distantes, pero tú haces que nos abrace a todos la paz de Jesús y surja, embellecida, la Iglesia como un signo de compasión y de ternura.
 Estamos decaídos y tú, Espíritu Santo, nos levantas, nos sacas fuera, a la calle, y nos empujas con tu viento a crear una nueva humanidad.
Tú nos regalas gestos sencillos y palabras de verdad para el camino. Te inventas caminos samaritanos para curar las heridas de los que sufren. Cuando todo parece perdido, tú abres caminos de esperanza. ¡Ven, Espíritu Santo!


Preghiere

Preghiera "La carità"

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La carità

Un giorno venne un povero alla porta,
tendeva la sua mano per il pane,
la via che percorrevo era contorta:
lo ricacciai deciso, come un cane!
 
Poi un giorno che tirava forte il vento,
lui ritornò sicuro col sorriso,
ed io che in cuor mi dissi:
”Non mi pento!”,
il mio mantello strinsi più deciso.