La donna israelita
ai tempi di Gesù
Schiava del marito
Adesso vogliamo inquadrarla nella sua posizione di fronte al marito. Potremmo tranquillamente dichiararla la schiava di luì. La donna doveva chiamare suo marito rab, padrone e ricordarsi che questa sua sudditanza costituiva per lei un obbligo religioso, annotava Giuseppe Flavio. La prova più significativa era rappresentata dai due diritti che restavano solo al marito: la poligamia e il divorzio. Scendendo al particolare minuto, la moglie ebrea dei tempi del Salvatore era talmente soggetta al marito, che questi poteva indurla anche ad emettere voti a suo piacimento, purché non richiedessero cose vituperevoli. I figli stessi dovevano più rispetto al padre che alla madre; anzi questa dipendeva da lui né più né meno che loro.
Vergine Maria, madre di tutti i figli,
madre di tutte le madri e di tutti i padri.
Noi, famiglie dei Ragazzi del cielo, ti sentiamo tanto vicina e abbiamo tanto bisogno di te.
Tu, in fondo, hai vissuto, prima di noi, l'esperienza di un figlio giovane che se ne va.