Se andrai in Brasile, ed io te lo auguro di tutto cuore, farai una esperienza dolcissima al contatto con la gente, ma soprattutto con i bambini e ragazzi.
Quando giro tra le casette baracche attraverso stradine polverose o fangose incontro la festa, la gioia.
Non vi è disgrazia, non vi sono catastrofi, non vi sono dolori, per quanto inauditi siano, che, quando si soffrono per amor di Dio, non si trasformino in corona di gloria e di speranza.
A cosa servono belle strade e aeroporti, begli edifici di tanti piani, se vengono costruiti con il sangue dei poveri, che non ne beneficeranno?
Ateo non è solo il marxismo, ateo pratico è anche il capitalismo. Questo divinizzare il denaro, questo idolatrare il potere, questo porre falsi idoli da sostituire al vero Dio. Viviamo tristemente in una società atea.
Siamo ormai nellimminenza del periodo quaresimale;la Liturgia di questa domenica IX^ del Tempo Ordinario, contrassegnata ancora oggi dal color liturgico verde (che poi non rivedremo più fino a Luglio) ci propone ancora un grande insegnamento di Gesù: come già altre volte (Mt.15,8 ) il Signore richiama i suoi ascoltatori alla necessità della coerenza fra il dire e il fare, ed invita ad aderire a Lui non solo con le parole ma anche con i fatti. Parlare è sempre molto più facile che fare, e il fatto che il Signore vuole da noi è che gli facciamo dono della nostra volontà, perché solo così riuscirà a salvarci veramente, solo così riuscirà a condurci nel suo Regno per una strada che Lui solo conosce.
Viaggio dello spirito
La vita è un viaggio
dello spirito attraverso
la materia
Inno al viaggio e inno alla vita: al divenire che ci spinge ogni giorno ad essere uguali e diversi da noi stessi e dagli altri. Nasce da un mio bisogno di trovarmi, di perdermi, di trovarmi ancora, di sentire che i miei personali percorsi sono appartenuti, appartengono e apparterranno ad altri viaggiatori. Nellunicità del vivere e dell interpretare la strada cè una forza comune che muove ogni uomo e ogni donna verso qualcosa di indefinito, di sperato, di desiderato, di ignoto, di misterioso. Questa forza non conosce epoche storiche, non è contenuta da confini geografici è tipica dellumanità tutta e nobilita chi fortemente la sente.
Ci sono dei momenti di verità delle persone, momenti nei quali tutto il senso di una vita si capisce. Benedetta Bianchi Porro, qualche ora prima di morire, chiede alla madre: Ricordi la leggenda?.
GIOVANNI BATTISTA: IL PRECURSORE DEL SIGNORE UNA RIFLESSIONE
L' Evangelista Luca introduce in forma chiara e solenne la figura di Giovanni Battista, del quale il Vangelo ne parla in ripetute occasioni. Quando Gesù elogia Battista ( Mt 11,07/9 ) dimostra con chiarezza la sua volontà forte e il suo impegno in compiere la missione che Dio gli aveva ordinato. Le note caratteristiche della personalitá di Giovanni Battista sono l'umiltà, austerità, coraggio e spirito di preghiera. Portare avanti una missione così tanto eccelsa, essere precursore del Messia, merita da Cristo un singolare lovoro: " Giovanni Battista é il maggiore tra i nati da donna (MT,11.11)" lui ardeva con il suo amore verso Gesù dando testimonianza della luce affinché tutti credessero in Lui. Dichiara la superiorità di Gesú al dire che Lui esisteva ancora prima di lui essere nato, mostrando così la divinità di Cristo generato dal Padre dalla eternità e nato da Maria Vergine nel tempo e mostrando il carattere soprannaturale e trascendente del messianismo di Cristo, tanto distante dalla idea politica/religiosa che cercavano incutere i dirigenti giudei .
Una riflessione a cura del Dott. Alberto Rossini( Brasil)- nostro collaboratore
Per il cristiano la preghiera acquista una caratteristica particolare che cambia la sua natura intima e il valore intimo. Il cristiano é discepolo di Gesú: é colui che crede totalmente che Gesú é la parola incarnata, il Figlio di Dio venuto fra di noi. Come uomo la vita di Gesú fu una preghiera continua, un atto continuo di adorazione e di amore al Padre, e perché l'espressione massima della preghiera é il sacrificio, l'apice della preghiera di Gesú é il sacrificio della croce, antecipando con l'eucaristia nell'ultima cena e trasmesso per tutti i secoli con la s.messa.
Per questo il cristiano sa che la sua preghiera é
Gesú: tutta la sua preghiera parte da Gesú: é Lui che prega insieme a
noi, tutti i cristiani pregano in Dio, ma il vero cristiano prega in
Gesú Cristo che é la nostra preghiera. Dobbiamo pregare perché siamo
fragili e colpevoli essendo necessario riconoscere umilmente e realmente
che siamo povere creature e con idee confuse, fragili e deboli con la
necessitá continua di forza interiore e di consolazione. La preghiera dá
forza per grande idee per mantenere la fede, la caritá, la purezza e la
generositá: la preghiera dá animo per uscire dalla indifferenza e dalla
colpa se per disgrazia cadiamo nelle tentazioni: la preghiera dá luce
per vedere e giudicare i fatti della propria vita e della propria
storia nella prospettiva salvifica di Dio e della eternitá.
Per questo
non dobbiamo lasciare di pregare e che non passi un giorno senza una
preghiera perché é un dovere ma anche una grande allegria perché é un
dialogo con Dio per mezzo di Gesú. Ogni domenica alla santa messa e se é
possibile anche durante la settimana é il dovere del vero
cristiano:pregare ogni giorno in qualunque orario e nei momenti piú
opportuni. Il comandamento di Gesú sopra la perseveranza nella preghiera
si unisce alla severa avvertenza che é necessario mantenersi fedeli
nella fede poi la fede e la preghiera sono intimamente uniti. La fede
fa nascere la preghiera e la preghiera arriva alla certezza della fede.
Il Signore ha annunciato la sua assistenza alla chiesa affinché
possiamo compiere la sua missione fino alla fine dei tempi. Frattanto
alcuni uomini non sono fedeli e si allontanano volontariamente dalla
fede: é il grande mistero che San Paolo chiama di iniquitá e di
apostasia e che proprio Gesú ci ha avvisato . Il Signore ci
previene che rimaniamo vigilanti e perseveranti nella fede e nella
preghiera e che oltre la perseveranza deve uscire da un cuore umile e
pentito dei suoi peccati, poi Lui mai disprezza un cuor pentito perché
resiste ai superbi e dá le sue grazie agli umili....... pregare senza
cessare é quello che ci raccomanda il Signore e questo lo dobbiamo fare
se di fatto siamo veri cristiani e non solo nei momenti di avversitá o
amarezza ma anche nelle consolazioni per prestar un vero culto al
nostro Signore.......... DOTT.ALBERTO ROSSINI (Brasil )
Il cristiano ha nel cuore sempre un grande motivo di gioia: Cristo è risorto, ha sconfitto la morte ed ha dato a ciascuno di noi, sue creature, l'esultanza della nostra vita
A cura di Don Lucio Luzzi Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Una riflessione a cura del Dott. Alberto Rossini( Brasil)- nostro collaboratore
Gesú é stato un giudeo, falegname umile, che solo fece il bene e frattanto fu condannato e crocifisso, ma con questo ha marcato profondamente la storia della umanitá intera. Alcuni lo classificano come un saggio, altri, come Maestro o Profeta. Come é stato possibile che questo uomo povero e che viveva in una piccola cittá disprezzata in Israele, che mai ha scritto un libro o lasciato scritto fa parte di una elite, non era militare, scrittore, dottore o artista non procuró imporre per la sua forza i suoi insegnamenti e fosse l'uomo piú conosciuto, piú amato e ammirato della storia umana ?
Dentro ogni anima c'è una spinta verso l'alto, con la quale cerchiamo di vincere la forza di gravità che ci tiene legati a terra. Icaro tentò di staccarsi da terra con le sue ali di cera ed è rimasto il simbolo forte di chi tenta di salire in alto (che poi, in latino, significa profondo!) fino ad arrivare al sole, a Lui, a Dio. La sfida di toccare il cielo, anzi di andare oltre, almeno tre metri sopra il cielo. Una espressione fortunata tra i giovani per esprimere quanto trascina oltre l'esperienza della giovinezza e soprattutto dell'amore.
La Vergine accoglie il Messaggero celeste mentre è intanta a meditare le Sacre Scritture, raf?gurate solitamente da un libro che Maria tiene in mano, 0 in grembo, o sopra un leggìo. È questa anche l'immagine della Chiesa offerta dal Concilio stesso, nella Costituzione Dei Vørbum «In religioso ascolto della Parola di Dio... (n. 1). Preghiamo perché, come Maria, la Chiesa sia docile ancella della divina Parola e la proclami sempre con ferma fiducia. così che «« il mondo intero ascoltando creda, credendo speri, sperando ami (ibid.). Angelus, 6.11.05
Risorgeremo,
pertanto, come Maria. Saremo assunti, come lei, in anima e corpo al cielo, con
un titolo assai simile al suo .La differenza che avvertiamo per primRisorgeremo,
pertanto, come Maria. a è quella
rappresentata dall elemento tempo: lei dopo la sua santa Risorgeremo,
pertanto, come Maria morte, noi nellultimo giorno.
Ma può ritenersi una differenza essenziale, questa, se il tempo, come insegnano
i ?loso?, non rientra nel costitutivo
speci?co delle cose? A rigore di
termini, risuscitare al primo istante dopo la morte, o dopo miliardi di
millenni e sostanzialmente identico, perché il tempo è solo misura del moto,
ideata dagli uomini, incapaci di pensare al di fuori delle categorie di spazio
e di tempo.
Amabile Lúcias Visintainer, hoje, Santa Paulina, nasceu em Vigolo Vattaro, Italia, em 16 Dezembro de 1865 e faleceu em São Paulo em 09 Julho de 1942. Filha de Napoleone Visintainer e de Anna Pianese, nasce de uma familia de poucas posses, que em 1875 emigra para o Brasil, como muitos outros trientinos, estabecendo-se na cidade de Nova Trento. Desde muito cedo, actuante nos serviçoes religiosos de sua paróquia, emite os votos em 1895 e torna-se irmã Paulina do Coração Agonizante de Jesus. Paulina dá inicio à Congregaçaõ das Irmãzinhas da Imaculada Conceição.