Li ho visti nei vari turni di mensa dentro il Centro Giovanile Gesù Adolescente come consumano il pasto: lo trangugiano, lo gustano come una festa alla domenica, dopo la S. Messa il Mestre Armando dà un panino con la mortadella e una bibita; tutti in fila come leoni, piccoli, giovani, genitori per questo pasto festivo.
Anche se con poca età è stata strumento dello Spirito Santo profetizzando la vita e la libertà del suo popolo. La santità é una grazia che lo Spirito Santo vuole dare a tutti, frattanto é Lui che cammina nel tempo manifestando al mondo questo dono dato a chi lotta giorno per giorno. Santa Rosa di Viterbo ancora giovanissima di età cominciò a esternare attitudini carismatiche di straordinario coraggio e amore al Signore. Venne al mondo in Viterbo nell'anno 1233 da una povera e umile famiglia veramente cristiana : quando aveva appena tre anni di età la sua storia ci racconta che per la sua preghiera Gesú ebbe una "zia".
SANTA RITA da CASCIA La Santa avvocata dei casi impossibili
Santa Rita è una delle Sante più amate ed è oggetto di una straordinaria devozione popolare perché è molto amata dal popolo che la sente molto vicina per la "normalità" dell'esistenza quotidiana da Lei vissuta, prima come sposa e madre, poi come vedova e infine come monaca agostiniana. A Santa Rita la vita non le risparmiò nulla: Giovanissima fu data in sposa ad un uomo iroso e brutale col quale ebbe due figli, tuttavia con il suo tenero amore e passione riuscì a trasformare il carattere del marito e a renderlo più docile.Il marito fu assassinato e nel giro di poco tempo anche i figli lo seguirono nella tomba.Ella però non si abbandonò al dolore, alla disperazione, al rancore o al desiderio della vendetta, anzi riuscì in modo eroico a sublimare il suo dolore attraverso il perdono degli assassini del marito. Si adoperò instancabilmente per riappacificare la famiglia del marito con gli assassini, interrompendo cosi la spirale di odio che si era creata.
PENSIERO DELLA DOMENICA + VIDEO CORRELATO Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sacerdoti e leviti interrogarono Giovanni: Chi sei tu?. Egli confessò: Io non sono il Cristo. Il brano riservato a questa III domenica di Avvento, anno B, si articola in due sezioni. La prima dove il Battista nega di essere il Messia, o un antico profeta. La seconda dove usa la frase una voce che grida nel deserto: preparate la via al Signore" (Isaia,40,3). Giovanni Battista venne come testimone perché tutti credessero per mezzo di Lui e questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti per interrogarlo: "Chi sei tu?". Egli non negò e confessò: "Io non sono il Cristo". Allora gli chiesero: "Che cosa dunque? Sei Elia?". Rispose: "Non lo sono". E ancora: "Sei tu il profeta?". Rispose: "No". Gli dissero: "Dunque chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato".
A circa 400 km da Campo Grande, capitale del Mato Grosso, sorge Tres Lagoas, una cittadina di oltre 70.000 abitanti. Il suo nome nasce dalla presenza di tre laghetti che rendono più bello il luogo.
Che fare? Resistere ancora all'impeto che non riesce più a contenere e tende a sollevarla in alto, in direzione di un Crocifisso a dimensione naturale?
SANTA MONICA Madre di Santo Agostino Esempio di Madre e di Sposa
Una riflessione
Santa Monica é conosciuta fra i cattolici per essere stata la madre del Santo di Hispona, Santo Agostino, che con grande difficoltá conseguí, per la sua perseveranza nella preghiera e nella caritá, la grazia di vedere suo figlio convertirsi al cattolicesimo. Uno dei piú grandi valori di questa Santa Madre é stata la fiducia nella preghiera. Quanti di noi cristiani possiamo dire che abbiamo la stessa fiducia che ebbe Santa Monica nella preghiera ? Abbiamo molte volte fiachezza in pregare e lasciamo la preghiera sempre in secondo piano durante il giorno.
Una riflessione a cura del Dott. Alberto Rossini( Brasil)- nostro collaboratore
Se tu stai con la Chiesa Cattolica Apostolica Romana stai con Cristo, Nostro Signore. Tu sarai protetto e benedetto e non ci é niente da temere neppure perdere la speranza, anche se il mondo casca sulla tua testa. Questa Chiesa é il Corpo Mistico di Cristo, é segnale di salvezza, di speranza e di fiducia che dobbiamo avere in Dio. " Attenti di non essere ingannati, perché molti verranno in mio nome dicendo: " Sono io !" e ancora: " ....il tempo é prossimo, non seguite questa gente." ( Luca 21.8 )
La parola di Dio é un invito a riflettere sui fatti finali della umanitá
e della storia finale di tutti noi. É importante dire che giá stiamo
in questi tempi ma non vuole dire che é la fine del mondo, perché
tutti noi camminiamo verso questo giorno. Ognuno di noi, prima o poi,
dobbiamo presentarci davanti il Tribunale di Dio e prestare conta dei
nostri atti. É necessario avere sapienza, discernimento e prudenza per
intendere quello che il Signore ci dice: " molta attenzione per non
essere ingannati, perché molti verranno in mio nome con segnali, prodigi
e tante altre cose ingannose."
Oltre questo, i segnali che vediamo nel
tempo come terremoti, disgrazie, fame, indifferenze succedono molte
volte contro la dignitá della vita umana, ma non rappresentano il fine,
ma é tempo di prepararci per questa fine. Questo tempo che si prepara
per la fine si chiama " Tempo di Chiesa" che si stabilisce in mezzo a
noi: Lei é una madre che ci protegge, accoglie, insegna, illumina e
conduce i suoi figli per il tempo nuovo di grazia che tutti noi siamo
chiamati a vivere. Per questo, se stiamo con la chiesa stiamo con Cristo
e saremo protetti e benedetti e non ci é niente da temere e non avere
speranza.
La chiesa, come nostra madre, ci conduce ai piedi di Gesú
nella sua venuta gloriosa: nella sua sapienza e prudenza ci aiuta a
distinguere i segnali dei tempi, a non essere confusi neppure ingannati
da falsi profeti che esistono da tutte le parte: é il maligno che ci
vuole staccare dalla Santa Madre Chiesa, e questo maligno quanto ne gode
! Noi cristiani dobbiamo stare de basso della protezione della Madre
Chiesa perché Lei é il Corpo Mistico di Cristo e segnale di salvezza,
di speranza e fiducia che abbiamo in Dio ..........
"Donna: questo é tuo figlio" ( Gv- 19.26) Una riflessione
Quanto soffrí la Vergine Maria nella sua vita ! Maria ebbe tanti dolori che contempliamo per causa del suo Figlio Gesú: il dolore della solitudine e dell'abbandono quando non fu compresa da Giuseppe, il dolore quando procurava con Giuseppe un posto dove Gesú doveva nascere e non lo trovava, il dolore di quando il Bambino Gesú fu apresentato al tempio e Simeone gli disse:" una spada di dolore ti traspasserá l'anima", il dolore di Maria quando il bimbo Gesú, che aveva dodici anni, si perse nel tempio fra quella moltitudine di persone e Lei lo cercava da tutte le parti e non Lo incontrava: il dolore di una madre che vede il suo figlio giudicato e condannato a morte ingiustamente, il dolore di vedere il suo figlio soffrendo sulla croce per una causa umanamente ingiusta.
Messaggio di S. E. Mons. Lino Fumagalli, Vescovo di Viterbo, al Santo Padre Francesco
Beatissimo Padre, nel momento in cui Ella, come Vescovo di Roma, inizia il Suo supremo Ministero di Successore dellApostolo Pietro e di Pastore universale della Chiesa, la Diocesi di Viterbo si unisce alla gioia profonda di tutta la Comunità ecclesiale, che accoglie il dono grande di un Pontefice che ha ricevuto dal Signore il compito di confermare i fratelli nella fede.
Una riflessione a cura del Dott. Alberto Rossini( Brasil)- nostro collaboratore
Una persona che credesse nella divinitá del Nostro Signore Gesú Cristo e avesse accompagnato la sua passione, morte e resurrezione e anche assistito alla sua Ascensione al Cielo, bene potrebbe domandarsi se era ragionevole e coerente che Lui lasciasse la terra senza qualche forma di rimanere fra gli uomini, da Lui redenti. Non esiste nel vocabolario umano parola adequata per esprimere l'insondabile amore di Dio per le sue creature, levando al punto di integrare il suo figlio unigenito affinché avessimo la vita eterna.( Giov- 3.16 ) anche se immersa nel peccato e, pertanto, nella sua inimicizia. ( Rom 5.8 )
Questa ragazza ebrea appare del tutto arbitra delle proprie scelte.
Latteggiamento di Maria, risulta ancora più maturo, al momento della decisione di andare in cerca della parente Elisabetta, nella lontana regione della Giudea.
Vivi ancora o già defunti i genitori, Maria ne doveva far parola almeno con Giuseppe, suo sposo, in ragione degli impegni assunti con lui e in considerazione delle nozze orami imminenti.
LA MADONNA DELLA QUERCIA E LA DEVOZIONE AL SS.mo ROSARIO
La notizia che S.S. Giovanni Paolo II ha proclamato il 2003 anno del SS.mo Rosario mi ha spinto ad iniziare una ricerca che potesse mettere in luce come questa devozione così amata da infinite generazioni di uomini e donne, questa devozione che lega la terra al cielo , è stata vissuta nel santuario della Madonna della Quercia.
Risorgeremo,
pertanto, come Maria. Saremo assunti, come lei, in anima e corpo al cielo, con
un titolo assai simile al suo .La differenza che avvertiamo per primRisorgeremo,
pertanto, come Maria. a è quella
rappresentata dall elemento tempo: lei dopo la sua santa Risorgeremo,
pertanto, come Maria morte, noi nellultimo giorno.
Ma può ritenersi una differenza essenziale, questa, se il tempo, come insegnano
i ?loso?, non rientra nel costitutivo
speci?co delle cose? A rigore di
termini, risuscitare al primo istante dopo la morte, o dopo miliardi di
millenni e sostanzialmente identico, perché il tempo è solo misura del moto,
ideata dagli uomini, incapaci di pensare al di fuori delle categorie di spazio
e di tempo.
" Recorremos à S.Eucaristia com douçura e temor " ( Santo Padre Pio )
O nome vem do latim e significa CORPO DO SENHOR A festa de Corpus Domini tem por objeto celebrar solenemente o mistério da Eucaristia , o sacramento do corpo e sangue de Jesus Cristo. Acontece numa quinta feira em alusão à Quinta Feira Santa quando se deu a instituição desse sacramento. Durante a ultima ceia de Jesus com seus apostolos, Ele mandou que celebrassem sua lembrança comendo o pão e bebendo o vinho que se transformaria em seu Corpo e Sangue.