II 14 Maggio 1978 mi presentarono, davanti al fonte battesimale, una bambina di appena 50 giorni. lo, Don Lucio, chiesi ai genitori: "Che nome date a vostra figlia?". Emanuela mi dissero. Spiegai l'etimologia del nome "Emanuela" che significa Dio con noi. E non potevamo nemmeno ipotizzare che la piccola Emanuela un giorno si sarebbe consacrata a Dio nella via del dolore.
Emanuela: all'inizio della mia esistenza mi fu appeso al collo sul petto un viapass, per aprire il cancello d'ingresso, con scritto: battezzata, figlia di Dio. I primi anni li ho passati quasi sempre in braccio alla mia mamma, pensavo solamente a dormire e mangiare. All'età di sei anni ho trovato un grande cancello con la scritta "PERCORSO DELLA VITA". C'era un parcheggio immenso pieno di motorini, delle più svariate marche che io non conoscevo: amore - carità - fraternità - sacrificio - malattia - dolore ecc... Ho messo il mio viapass e mi è toccato in sorte il motorino marca "sofferenza".
Le ultime news di Don Gigi
prima della sua partenza dalla
missione salesiana in Brasile
Questa sera (24 maggio) con Raffaele e Nabia in autobus ci sará la partenza per San Paolo, il giorno successivo il volo per Monaco e poi quello per Ancona. Vivo due sentimenti contrastanti: il dolore di dover partire e la gioia di voler tornare. È una dura lotta interiore!
Quante volte abbiamo bisogno di una parola di incoraggiamento e di consolazione, quando sembra che tutto vada storto. Benedetta insegna ad amare il Signore ed il prossimo, anche nelle condizioni più estreme.
Una lettera inviata ad una sua ex insegnante, ormai paralizzata, ci mostra una gioia profonda che, lei gravemente ammalata, cerca di trasmettere ad una compagna di sventura:
Io sono serena lo stesso, perché è Dio che mi ha voluto così che ci ha voluto così. Non temiamo, Signorina. Siamo cadute nelle Sue mani...
Dopo
la Risurrezione, Gesù apparve dieci volte: alle donne al sepolcro, a
Pietro, ai due di Emmaus, a parecchi apostoli in Gerusalemme, assente
Tommaso, poi con lui presente, al lago di Tiberiade, al monte di
Galilea, a mensa per lultima volta, allAscensione.Ma non tutto, come dice Giovanni, è stato scritto.
Abbiamo celebrato con la liturgia i trionfi della risurrezione ed ora
per quaranta giorni, fino allAscensione, Gesù deve convincere gli
apostoli che con il suo glorioso corpo, non è un fantasma, ma è
veramente in carne ed ossa, come loro per tre anni lo avevano sempre
visto, standogli accanto. In verità gli apostoli della sua risurrezione, tante volte preannunciata, non avevano capito niente. I discorsi che il Maestro faceva loro, di passione, morte e risurrezione, erano inconcepibili!
Hanno dovuto costatare di persona, i tragici fatti del tradimento di uno di loro e della fine cruenta del loro Signore.
Tanta
è la delusione e lo scoraggiamento, che non riescono nemmeno a
ipotizzare che la promessa del Cristo di vincere la morte, si possa
essere realizzata; e mentre i più anziani non esprimono giudizi, il più
giovane, Tommaso, confermerà la sua incredulità, più facile e più
radicata a quella età, con drastiche decisioni: ...
io se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito
nel posto dei chiodi e non metto la mano nel suo costato, non
crederò....
E Gesù lo prende in parola:
Tommaso, metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua
mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma
credente .
Lhai notato latteggiamento del Cristo? Non cè una parola di rimprovero, per il comportamento vile dei suoi amici, dallarresto nellorto degli ulivi in poi.
A
Lui interessa confermarli nella fede, manifestando il suo amore e le
sue premure di sempre per i suoi amici ai quali dovra dare quando li
lascera definitivamente per tornare al Padre, il compito arduo andate in tutto il mondo, predicate e convertite, testimoniando con la vostra fede.
Quando Tommaso si getta a terra e fa, finalmente, la sua professione di fede Mio Signore e mio Dio! Gesù si rivolge a me e a tutti noi dicendo
Beati quelli che pur non avendo visto crederanno...
Qui
sta il segreto della nostra fede. Quante volte anche noi vorremmo avere
prove concrete, tangibili su tanti aspetti della nostra religione che
ci sembrano assurdi, inconcepibili, perché al di fuori completamente
delluso dei nostri senso.
E
scatta la nostra incredulità, senza che ce ne accorgiamo, a negare in
pratica anche i principali motivi di gioia, che ci propone la nostra
fede.
Quante
volte avrai inteso dire e tu stesso ti sei posto linterrogativo "...
si leggo il Vangelo e rimango attratto da questi eventi però questa
vita eterna - paradiso, di cui tanto si parla, esisterà davvero? Nemmeno
le mie persone care, dopo la loro vita terrena sono venute mai a dirmi
niente, a darmi certezze .
Lo
sai perché a volte ti assillano questi pensieri? Perché con le
esperienze amare della nostra vita quotidiana, sembra impossibile che
possa esistere un luogo, un tempo di completa felicità, senza fine!
Perché la Chiesa continua a farci cantare A L L E L U I A?
Proprio perché Cristo con la sua morte e risurrezione ha garantito a ciascuno di noi un posto in questa felicità senza fine.
Allontana dalla tua mente lincredulità. Fidati di Cristo, verità e vita, e anche io e te, gettiamoci insieme in ginocchio e ripetiamo dal profondo del cuore anche noi
CREDO SIGNORE, AUMENTA LA MIA FEDE
Don Lucio Luzzi Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ulteriori news sulla missione
di Don Gigi a Tres Lagoas, Brasile
Che strana sensazione il tempo in Brasile! Sembra tanto (ci alziamo alle 5,30) e ti vola via, come gli uccelli che sorvolano loratorio. Non lafferri mai e ti domandi spesso: che cosa ho fatto oggi? Peró le giornate sono piene e quando terminano (ore 22,30) sei stanco che crolli sul letto.
Il mio Crocifisso lo porto dappertutto, lo preferisco a tutto.
Quando io sono debole Egli è la mia forza, quando cado Egli mi alza, quando piango, Egli mi consola, quando soffro mi guarisce, quando tremo mi rassicura, quando Lo chiamo Egli mi risponde.
SANTA MONICA Madre di Santo Agostino Esempio di Madre e di Sposa
Una riflessione
Santa Monica é conosciuta fra i cattolici per essere stata la madre del Santo di Hispona, Santo Agostino, che con grande difficoltá conseguí, per la sua perseveranza nella preghiera e nella caritá, la grazia di vedere suo figlio convertirsi al cattolicesimo. Uno dei piú grandi valori di questa Santa Madre é stata la fiducia nella preghiera. Quanti di noi cristiani possiamo dire che abbiamo la stessa fiducia che ebbe Santa Monica nella preghiera ? Abbiamo molte volte fiachezza in pregare e lasciamo la preghiera sempre in secondo piano durante il giorno.
Nella nostra vita la figura materna rappresenta l'amore incondizionato, purezza di cuore e di anima, sapienza in educare e correggere indipendentemente da essere madre di sangue, di creazione o di cuore. Ma molto di piú di queste figure umane che conviviamo e abbiamo come esempi nella nostra vita, possiamo contare costantemente con la figura materna spirituale di Colei che disse:" SI " alla cosa sconosciuta e prese di corpo e anima come una grande storia della salvezza della umanitá. Maria, che fu chiamata dall'angelo "piena di grazia" é stata la serva unica per ricevere, guardare, amare e creare per il mondo il Figlio di Dio, é un grande simbolo di Madre Spirituale.
Nel momento che Gesú
moriva per i nostri peccati nella croce, cosí Lui ci offrí un grande
regalo dicendo:" Ecco la tua madre " ed é stato da questo momento che
Maria é divenuta la nostra Madre Spirituale, la grande intercessione dei
cristiani per conquistare grazie davanti suo figlio amato. Lei seguí il
suo cammino pensando nei segnali di Dio nella vita del suo figlio Gesú e
anche nelle situazioni piú dure e inprobabili se ne stette avanti ai
problemi insegnando con amore e dedicazione il cammino per il quale Dio
Padre preparó per il suo figlio.
Questa donna di fede procuró di
tendere alla volontá di Dio permettendo che suo figlio esperimentasse la
nostra fragilitá umana con tutta la veritá, emozioni e insegnando come
fece a Caná quando chiamò il suo figlio e lo incoraggió a fare qualche
cosa affinché non mancasse il vino ai convitati, con la sapienza data da
Dio, insistette perchè i discepoli facessero quello che Gesú chiedesse a
loro.
Cosí, la maternitá spirituale di Maria proporzionata per ognuno
di noi, suoi figli, la disinvoltura della maturitá umana, il coraggio e
la fede come fece a Caná. Attendendo alla richiesta di suo figlio
Gesú: " Ecco lí tua madre " cosí Maria sempre ci accoglie nelle sue
braccia, ci protegge, ci guida, ci copre con il suo manto di
misericordia e ci illumina davanti a Dio, sempre pregando per noi tutti,
suoi figli amati. É per mezzo della intercessione di Maria e di questa
maternitá spirituale che noi ci sentiamo amati e incoraggiati a seguire
la volontá e il cammino di Dio................ Dott. Alberto Rossini
(Brasil)
Dio dà incarico alla Madonna, Madre Divina, di indicare allumanità la via da percorrere per la salvezza; il Suo grande desiderio è che luomo, sua creatura, raggiunga un giorno la vera felicità. Chi è questa creatura eccezionale, cosa contengono i suoi messaggi?Nel corso dei secoli luomo, (anche se non credente, non praticante) ha avuto sempre una certa attrattiva verso questa fanciulla, che ha vissuto 2000 anni fa in un paesino sperduto della Palestina, Nazareth.
Sono venuto in Chiesa, per curiosità, in un momento che non cè nessuno, a visitarti al presepe. Devo farti alcune domande... So che nella tua vita i guai non ti sono mancati, e alcuni, della tua gente, non lesinavano critiche, domande maliziose, giudizi negativi, sul tuo operato. Ma è possibile che quando si fa del bene, il più delle volte si ricevono calci?
La croce, giá segno dei piú terribili dei supplizi, é per il cristiano l'albero della vita, il trono, l'altare della nuova alleanza. Cristo, il nuovo Adamo, addormentato sulla croce Gesú é scaturito con il mirabile sacramento di tutta la chiesa. La croce é il segno della signoria di Cristo su coloro che nel Battesimo sono stati configurati a Lui nella morte e nella gloria. Per mezzo della croce sono state cacciate le tenebre ed é ritornata la luce e per la quale é la via di ritornare al nostro stato originale. Se infatti non ci fosse la croce non ci sarebbe nemmeno Gesú Cristo crocifisso per i nostri peccati.
E' così consolante intuire che l'aspetto più intimo dell'assistenza materna di Maria in nostro favore passa esattamente attraverso queste stesse linee; fin dalle prime fasi del cammino verso Dio.
Tutti sanno che in esse anche una difficoltà di scarsa importanza potrebbe scoraggiarci, spingendoci al punto di partenza, rappresentato da quello che, sotto sfumature diverse, viene chiamato momento di conversione, o primo vero incontro con Cristo.
L'appellativo di laico, deriva dalla consapevolezza dei primi cristiani di appartenere tutti al popolo di Dio (laico dal greco laos, che vuol dire, appunto, popolo). Era stato dissacrato negli ultimi due o tre secoli, usandolo per alludere a movimenti, partiti e stampe che in un modo o in un altro, si contrapponevano alla chiesa. Un giornale o un partito laico, una iniziativa, o un movimento laico avevano sempre un significato inconfondibile.
Avvenne a Betlemme, in quella grotta squallida, che la pietà cristiana ha reso sfavillante di luce e piena di attrattiva religiosa, durante le feste natalizie. Maria non la trovò davvero così; neppure il suo sposo Giuseppe; molto meno il bimbo che vi nacque.
Come noi, Gesù dovette sentirsi espulso dalla natura fuori dello spazio vitale, che lo aveva accolto per nove mesi, in un tepore indispensabile al suo sviluppo, in un contesto di primo ascolto, dal quale, nelle ultime fasi, aveva avvertito perfino i sorrisi di Sua Madre, e anche le trepidazioni.
Pai, infinitamente bom e misericordioso, te agradeço dos valores que me destes, especialmente do valor divino da Eucaristia. Abraça-me para que me sinta amado, fortaleça-me e cura-me com o corpo e sangue de Jesus, teu filho tão amado e nosso irmão redentor. Veste-me com roupa de inocência e festa como um teu filho herdeiro e coloca no meu dedo o anél do amor: caminha de mãos dadas comigo e nos caminhos difíceis da vida carrega-me nos teu braços.