Lo guardavi con
arcano stupore
Lo stringesti al tuo seno, o Maria, appena uscito dal tuo grembo, ancora tiepido del calore delle tue viscere verginali.
Lo avevi fin lì appena percepito nel suo dolce peso e nei movimenti che ti facevano sussultare di una gioia recondita...
Adesso lo guardavi, con arcano stupore; ne osservavi le tenere membra, i primi movimenti ad aria libera, il suo curvarsi su di te, in cerca di un appoggio, con la sua testolina non sorretta dal fragile corpicciolo.
Non lo avevi potuto lavare, in quella grotta; te lo eri stretto al seno, così, nudo perché quella percezione di tepore tenero, gli avesse dato la sensazione confusa, che non era successo nulla... che era ancora dentro il tuo grembo, in attesa...
Così si era addormentato, il tuo Gesù, nel primo sonno di sua vita, Lui che avrebbe trovato il suo ultimo sulla Croce.
Tu ancora non lo sapevi; Lui sì...
E, intanto, dormiva e tu guardavi lontano, come inseguendo una visione, che, forse era quella di quell' ultimo sonno di tuo Figlio...
Madre Santa, con il NATALE ed io rischio di coglierne solo il messaggio di gioia esteriorizzata e commercializzata dai mass media.. Aiutami a cogliere il richiamo di Salvezza di questi santi giorni.
A tuo Figlio e a Te sono costati disagi e umiliazioni, che io voglio rievocare con gratitudine.
Vedevi, forse, anche me, in quella visione della Grotta?...
Don Lucio Luzzi