DALLA PRIMA LETTERA DI S.PAOLO DELLA CROCE ALLA VEN.LUCIA BURLINI 4 LUGLIO 1748
Dopo il silenzio di tanti anni, ho creduto mio obbligo di gratitudine di visitare con questa mia il vostro spirito ringraziandovi in primo luogo, in Gesù Cristo della grande carità con cui avete assistito ai nostri poveri religiosi abitanti nel sacro ritiro della Madonna del Cerro [ ..] Gesù che è il sommo datore d'ogni bene ricolmi sempre più il vostro spirito della pienezza delle sue grazie e doni celesti, per le fatiche, viaggi ed altri uffici di carità in cui vi siete impiegata per i miei e vostri fratelli in Gesù Cristo.
Un anno fa ho avuto un impulso nuovo nella mia vita di sacerdote. La chiamerei quasi una... chiamata. La morte in un incidente stradale di tre ragazzi insieme mi ha posto la domanda: e tu che fai? Vuoi fermare, per quello che puoi, la morte? Vuoi mobilitare i giovani a non morire dentro e fisicamente e a scegliere la vita? Mi sembrarono le domande nuove di un'ordinazione sacerdotale in tarda età.
San Giuseppe continua sua missione nella Chiesa per mezzo della sua poderosa intercessione in cielo. Con la sua grande dignitá e ammirabili esempi di virtú continua vivo e attuante. La gloria estraordinaria che gode nel cielo é proporsionale ai suoi meriti e generosa gratitudine del Suo Figlio Gesú che, secondo l'intensitá del grande amore del Santo, Gli dá una misura piena e superiore nel Suo Renho.
Lo interrogarono: "Sei tu il re dei Giudei?". Rispose il Cristo: "Si, l'ho detto e lo ripeto: io sono Re".
La Chiesa oggi, ha cambiato il colore liturgico; È terminato ormai il colore verde, che ci ha accompagnato per tutta la lunga serie delle domeniche estive. In questa domenica il celebrante indossa i paramenti di colore bianco; è la grande Festa di Cristo Re.
Leggendo la Bibbia si rimane sconcertati , perchè il linguaggio di Dio è completamente differente dal nostro. Per noi il concetto di Re è sinonimo d superiorità, predominio, potenza.
Il simbolo della regalità è qualcuno che domina, che comanda, che è superiore agli altri, ai sudditi.
Ora sentire parlare Cristo che dice, io sono Re, fa una certa impressione e ne fece tanta al suo tempo, fu motivo di scandalo, tanto è vero che lo denunciarono, lo portarono in tribunale, perchè aveva osato dire che Lui era il vero Re, invece di Cesare.
Li ho visti nei vari turni di mensa dentro il Centro Giovanile Gesù Adolescente come consumano il pasto: lo trangugiano, lo gustano come una festa alla domenica, dopo la S. Messa il Mestre Armando dà un panino con la mortadella e una bibita; tutti in fila come leoni, piccoli, giovani, genitori per questo pasto festivo.
DALLA PRIMA LETTERA DI S.PAOLO DELLA CROCE ALLA VEN.LUCIA BURLINI 4 LUGLIO 1748
Dopo il silenzio di tanti anni, ho creduto mio obbligo di gratitudine di visitare con questa mia il vostro spirito ringraziandovi in primo luogo, in Gesù Cristo della grande carità con cui avete assistito ai nostri poveri religiosi abitanti nel sacro ritiro della Madonna del Cerro [ ..] Gesù che è il sommo datore d'ogni bene ricolmi sempre più il vostro spirito della pienezza delle sue grazie e doni celesti, per le fatiche, viaggi ed altri uffici di carità in cui vi siete impiegata per i miei e vostri fratelli in Gesù Cristo.
O1. Oh glorioso Santo Antonio, que tivestes de Deus o poder de ressuscitar os mortos, desperta a minha alma da tibieza e faz sim que obtenha uma vida fervorosa e santa.
O2. Oh sapiênte Santo Antonio, que com tua doutrina fostes luz da Santa Igreja e do mundo, ilumina minha alma abrindo-a para a divina verdade.
O3. Oh piedoso Santo Antonio, sempre pronto a socorrer teus devotos, socorre também a minha alma nas atuais necessidades.
O4. Oh generoso Santo Antonio, que colhendo a divina inspiração, consagrastes tua vida ao serviço de Deus, faz que também eu possa escutar com douçura a voz do Senhor. O5. Oh Santo Antonio, verdadeira flôr de pureza, não permitir que minha alma reste manchada de pecados e faz sim que viva na inocência da vida. O6. Oh caro Santo Antonio, que pela tua intercessão muitos doentes re-encontraram a saúde, ajuda minha alma a curar-me das culpas e das inclinações maléficas.
O7. Oh Santo Antonio, que te tornaste mísero para salvar os irmãos, guia-me no mar da vida e concede-me o teu auxílio para que possa chegar ao porto da salvação eterna.
O8. Oh amado Santo Antonio, que durante a vida livrastes tantos condenados, peça por mim a graça de ser livres de todos os pecados, para que não seja reprovado da Deus na eternidade.
O9. Oh Santo Taumaturgo, que tivestes o dom de reunir as membras ao seu corpo, ora para mim para que possa estar sempre juntos à Santa Igreja e pelos que se distanciaram por causa dos vicios e da incredulidades.
10. Oh socorro dos pobres, que ajudas a re-encontrar as coisas perdidas, faz sim que não me perda nos vicios e pecados ofendendo a amizade de Deus, mas que a conserve fielmente por toda a minha vida.
11. Oh carissimo Santo Antnio, que escutas todos aqueles que a ti recorrem, acolhe com a tua grande caridade também as minhas orações e leva-las a Deus para que sejam esauditas.
12. Oh Santo Antonio, que fostes um apostolo incansável da palavra de Deus, faz sim que possa dar testemunho da minha fé com a palavra, obras e exemplos.
13. Oh amantissimo Santo Antonio, que a Padova voce tem teu túmulo sagrado, onde milhões de peregrinos te visitam, olha para as minhas necessidades espirituais e temporais, que fale a Deus por mim a tua lingua milagrosa, para que possa ser antendido nas minhas orações e suplicas. Meu caro Santo Antonio, rogai por todos nós.
Amém
Um devoto
Tradução em português aos cuidados do Dr Alberto Rossini
Disse Gesú ai suoi discepoli " Io sono la luce del mondo, chi mi segue non camminerá nelle tenebre, ma avrá la luce della vita" ( Gv.8.12) Gesú al dire che é la luce del mondo inizia un lungo discorso che finisce per provocare i farisei. In seguito Gesú cura un cieco di nascita e lo scandalo aumenta ancora di piú. I giudei, all'epoca di Gesú, credevano che una malattia congenita era una maledizione di Dio in ragione dei peccati delle generazioni anteriori.
Una riflessione a cura del Dott. Alberto Rossini( Brasil)- nostro collaboratore
Gesú é stato un giudeo, falegname umile, che solo fece il bene e frattanto fu condannato e crocifisso, ma con questo ha marcato profondamente la storia della umanitá intera. Alcuni lo classificano come un saggio, altri, come Maestro o Profeta. Come é stato possibile che questo uomo povero e che viveva in una piccola cittá disprezzata in Israele, che mai ha scritto un libro o lasciato scritto fa parte di una elite, non era militare, scrittore, dottore o artista non procuró imporre per la sua forza i suoi insegnamenti e fosse l'uomo piú conosciuto, piú amato e ammirato della storia umana ?
II primo impatto che ho avuto con i santi era dovuto ai miracoli che facevano e così mi sono convinto che la santità non era fatta per me e che mi conveniva sedermi in platea e a rassegnarmi al ruolo di spettatore. Più tardi ho capito che per essere santi basta fare il proprio dovere nei riguardi di Dio che è il superiore ed in quello del prossimo che è fratello. È Dio che ha progettato un meraviglioso mosaico, la cui realizzazione, già in corso dall'inizio dei tempi, terminerà alla fine dei secoli, quando, risuscitati, ci renderemo conto del posto a noi riservato.
Una riflessione Sono parole pungenti uscite dalla bocca dell'anziano Simeone rivolte a Maria. Affermazione che nel suo contesto non si richiama solamente alla Passione di Gesú Cristo, ma anche al suo ministero, che provocherá una divisione del popolo di Israele e pertanto un dolore intimo di Maria. Nel corso della vita pubblica di Gesú, Maria sperimentó la sofferenza per il fatto di vedere Gesú, suo figlio tanto amato, essere rifiutato dalle autoritá del popolo e minacciato di morte.
In effetti, la prima domanda che uno si pone, davanti ad un'antica icona bizantina della Dormizione, quando vede uscire dal corpo disteso sul letto, la figura di Lei in direzione obliqua verso il cielo, è questa. Si tratta della sua anima che esce a quel modo, o è tutta lei, anima e corpo, che il monaco del monte Athos vuole rappresentare con moduli così poco convincenti?
perché tua è la voce delle genti quando si rinnovano nellultima vita, a te donano lultimo fiato e gli occhi. Nulla di quanto è scritto vale quanto detto ricordato con amore e tramandato nel sudore della terra dalle voci basse, preghiera dellalba, del vespro, della notte.