il carcere e un deserto spietato. Un luogo di solitudini raggelanti e di vicinanze obbligatorie. Eppure dentro il recinto -fatto di impotenza e disperazione, ignavia e dimenticanza, oppressione e reclusione -fioriscono storie di riscatto, veri abbaglianti anticipi e posticipi di risurrezione Storie al limite: taglienti come vetri, iridescenti come la speranza maltrattata, calpestata, ridotta a brandelli, ma mai del tutto cancellata. Storie nelle quali si manifesta un'irruzione, lintrusione di qualcosa di inaspettato, di sorprendente, di indicibile. Io lo definisco l'imbarazzo di Dio. Una presenza che spiazza, che apre all'inaudito. che per un attimo decisivo sospende e taglia la quotidianità della reclusione.
A circa 400 km da Campo Grande, capitale del Mato Grosso, sorge Tres Lagoas, una cittadina di oltre 70.000 abitanti. Il suo nome nasce dalla presenza di tre laghetti che rendono più bello il luogo.
SANTA RITA da CASCIA La Santa avvocata dei casi impossibili
Santa Rita è una delle Sante più amate ed è oggetto di una straordinaria devozione popolare perché è molto amata dal popolo che la sente molto vicina per la "normalità" dell'esistenza quotidiana da Lei vissuta, prima come sposa e madre, poi come vedova e infine come monaca agostiniana. A Santa Rita la vita non le risparmiò nulla: Giovanissima fu data in sposa ad un uomo iroso e brutale col quale ebbe due figli, tuttavia con il suo tenero amore e passione riuscì a trasformare il carattere del marito e a renderlo più docile.Il marito fu assassinato e nel giro di poco tempo anche i figli lo seguirono nella tomba.Ella però non si abbandonò al dolore, alla disperazione, al rancore o al desiderio della vendetta, anzi riuscì in modo eroico a sublimare il suo dolore attraverso il perdono degli assassini del marito. Si adoperò instancabilmente per riappacificare la famiglia del marito con gli assassini, interrompendo cosi la spirale di odio che si era creata.
In questo giorno del Signore siamo chiamati a rinnovare, come Pietro e gli apostoli, il nostro atto di fede in Cristo Gesù, riconoscendolo come Signore della storia e della nostra vita. Le giornate del Messia sono intensissime. Continue sono le esigenze della folla che lo segue. Ma Lui non si limita ad accontentarli ed in ogni occasione indica la via della salvezza e senza mezzi termini invita ognuno a portare la propria croce. E' dopo la sofferenza che arriverà la gioia, la felicità. L'operato di Gesù è variamente interpretato dalla gente.
GIOVANNI BATTISTA: IL PRECURSORE DEL SIGNORE UNA RIFLESSIONE
L' Evangelista Luca introduce in forma chiara e solenne la figura di Giovanni Battista, del quale il Vangelo ne parla in ripetute occasioni. Quando Gesù elogia Battista ( Mt 11,07/9 ) dimostra con chiarezza la sua volontà forte e il suo impegno in compiere la missione che Dio gli aveva ordinato. Le note caratteristiche della personalitá di Giovanni Battista sono l'umiltà, austerità, coraggio e spirito di preghiera. Portare avanti una missione così tanto eccelsa, essere precursore del Messia, merita da Cristo un singolare lovoro: " Giovanni Battista é il maggiore tra i nati da donna (MT,11.11)" lui ardeva con il suo amore verso Gesù dando testimonianza della luce affinché tutti credessero in Lui. Dichiara la superiorità di Gesú al dire che Lui esisteva ancora prima di lui essere nato, mostrando così la divinità di Cristo generato dal Padre dalla eternità e nato da Maria Vergine nel tempo e mostrando il carattere soprannaturale e trascendente del messianismo di Cristo, tanto distante dalla idea politica/religiosa che cercavano incutere i dirigenti giudei .
Attaccatissimo alla sua terra, Oies, Val Badia, in Alto Adige, lascia tutto e tutti e parte per Shantung, una provincia cinese con 12 milioni di abitanti, e solo 158 cristiani.
Non sa parlare cinese, ma Lui dice: la lingua che tutti comprendono è lamore.
Incontra persecuzioni, torture, prigionia, ma è tanto lamore per questo suo popolo pagano, che nella lettera inviata ad un amico il 9 Febbraio 1892 dice:
"In quanto a me amo sempre i miei cari cinesi e non ho altro desiderio, se non di vivere e morire con loro Io sono ormai più cinese che tirolese e voglio restare cinese ancora in paradiso .
O1. Oh glorioso Santo Antonio, que tivestes de Deus o poder de ressuscitar os mortos, desperta a minha alma da tibieza e faz sim que obtenha uma vida fervorosa e santa.
O2. Oh sapiênte Santo Antonio, que com tua doutrina fostes luz da Santa Igreja e do mundo, ilumina minha alma abrindo-a para a divina verdade.
O3. Oh piedoso Santo Antonio, sempre pronto a socorrer teus devotos, socorre também a minha alma nas atuais necessidades.
O4. Oh generoso Santo Antonio, que colhendo a divina inspiração, consagrastes tua vida ao serviço de Deus, faz que também eu possa escutar com douçura a voz do Senhor. O5. Oh Santo Antonio, verdadeira flôr de pureza, não permitir que minha alma reste manchada de pecados e faz sim que viva na inocência da vida. O6. Oh caro Santo Antonio, que pela tua intercessão muitos doentes re-encontraram a saúde, ajuda minha alma a curar-me das culpas e das inclinações maléficas.
O7. Oh Santo Antonio, que te tornaste mísero para salvar os irmãos, guia-me no mar da vida e concede-me o teu auxílio para que possa chegar ao porto da salvação eterna.
O8. Oh amado Santo Antonio, que durante a vida livrastes tantos condenados, peça por mim a graça de ser livres de todos os pecados, para que não seja reprovado da Deus na eternidade.
O9. Oh Santo Taumaturgo, que tivestes o dom de reunir as membras ao seu corpo, ora para mim para que possa estar sempre juntos à Santa Igreja e pelos que se distanciaram por causa dos vicios e da incredulidades.
10. Oh socorro dos pobres, que ajudas a re-encontrar as coisas perdidas, faz sim que não me perda nos vicios e pecados ofendendo a amizade de Deus, mas que a conserve fielmente por toda a minha vida.
11. Oh carissimo Santo Antnio, que escutas todos aqueles que a ti recorrem, acolhe com a tua grande caridade também as minhas orações e leva-las a Deus para que sejam esauditas.
12. Oh Santo Antonio, que fostes um apostolo incansável da palavra de Deus, faz sim que possa dar testemunho da minha fé com a palavra, obras e exemplos.
13. Oh amantissimo Santo Antonio, que a Padova voce tem teu túmulo sagrado, onde milhões de peregrinos te visitam, olha para as minhas necessidades espirituais e temporais, que fale a Deus por mim a tua lingua milagrosa, para que possa ser antendido nas minhas orações e suplicas. Meu caro Santo Antonio, rogai por todos nós.
Amém
Um devoto
Tradução em português aos cuidados do Dr Alberto Rossini
Disse Gesú ai suoi discepoli " Io sono la luce del mondo, chi mi segue non camminerá nelle tenebre, ma avrá la luce della vita" ( Gv.8.12) Gesú al dire che é la luce del mondo inizia un lungo discorso che finisce per provocare i farisei. In seguito Gesú cura un cieco di nascita e lo scandalo aumenta ancora di piú. I giudei, all'epoca di Gesú, credevano che una malattia congenita era una maledizione di Dio in ragione dei peccati delle generazioni anteriori.
Gesú ci chiede di amare i nostri nemici e dá poi treconcrezioni positive su questo comando: fate
del bene a quelli che vi odiano: benedite coloro che vi maledicono, pregate per
coloro che vi maltrattano. Si tratta di una direttiva che sembra difficileda raggiungere, come non amare coloro che ci
amano ?Inoltre, come possiamo amare
coloro che conosciamo con certezza che ci vogliono male ?Venire ad amare di questo modo é un dono di
Dio, ma dobbiamio essere pronti a questo. Certamente, amare i nostri nemici é
la cosa umanamente piú saggia poi il nemicosará disarmato, l'amore puó essere la condizione che dia possibilitá per
non essere piú nemico.Allo stesso modo,
Gesu continua:" .... a chi ti percuote sulla guancia porgli anche l'altra
(Luca 6.29)Potrebbe sembrare eccessiva
mansuetudine, ma cosa fece Gesú dopo essere schiaffeggiato nella sua passione ?
La misericordia ha un significato particolare nella crescita spirituale di Benedetta, che trova nei primi anni '60 una svota, con l'apporto di Nicoletta e di Mons. Elios Mori. Benedetta era in qualche modo frenata nelle sue alte e limpide aspirazioni dalla paura di essere inadeguata, di avere dei limiti eccessivi, come un aquila che non riesce a distendere le sue ali in volo alto, costretta a zampettare in qualche modo, appesantita, sulla terra. Le lettere di quegli anni rivelano infatti che era piena di scrupoli, sentendosi frenata per i suoi limiti spirituali ed anche fisici. Vorrei, ma non posso sembra essere il suo stato danimo. In una lettera che scrive a Nicoletta il 9 ottobre 1960 troviamo chiaramente il problema e la soluzione che si delinea: Capisco (e mi è in specialmodo difficile ) che prima di tutto devo accettarmi così come sono, miserella e mediocre e impotente, affidandomi a Lui. E come potrei, in caso contrario, sopportare me stessa e la realtà di tutti i giorni?
Se il nostro modo di descrivere situazione rientranti con difficoltà nei soliti schemi biografici ci desse lidea che, dunque, la Madonna abbia davvero camminato sui fiori, le faremmo un torto che non merita in alcun modo: la definiremmo una donna passiva, una Creatura introversa che avrebbe pigramente annullato la propria personalità. Al contrario, troviamo di Lei sul Vangelo, segni ben chiari di perfetta auto-comprensione e d'intraprendenza. Il lettore credente ne ricava la netta convinzione che tutto le sia costato, come a noi e anche di più, per quanto attiene alla vita giornaliera; e che ogni suo progresso nella saggezza e nel conservarsi libera da qualsiasi vincolo estraneo sia stato effetto di un impegno consapevole, costante.
Nel corso dei secoli la Chiesa ha riflettuto sulla cooperazione di Maria all'opera della salvezza, approfondendo l'analisi della sua associazione al sacrificio redentore di Cristo. Giá Santo Agostino aveva attribuito alla Vergine Maria la qualifica di "cooperatrice" della redenzione, un titolo che sottolinea l'azione congiunta e subordinata di Maria a Cristo Redentore. In questo senso si é sviluppata la riflessione, sopratutto a partire dal secolo XV.
QUINTO DOMINGO DE PASCOA 03 MAIO 2015 UMA REFLEXÃO
A liturgia desse Quinto Domingo de Pascoa nos convida a refletir sobre a nossa união a Cristo e nos dize que somente unidos à Cristo temos acesso à vida verdadeira. O Evengelho apresenta Jesus como " a verdadeira videira" que dá frutos bons que Deus espera: convida os discipulos a permanecerem unidos à Cristo, pois é Dele que receberão a vida plena. Se permancerem em Cristo os discipulos serão verdadeira testemunhas no meio dos homens da vida e do amor de Deus.
You were there in silence, Maybe in prayer; With thoughts facing the future And with the spring of life in the heart. Poor house, rough walls, too narrow to accommodate the expectations of better. And Gabriel, the angel of light, said to You: "Rejoice, your God wrapped you with love and asks to turn your womb to the sky".
24 Domingo tiempo ordinario - Lectura Evangelio Marcos 8,27-35
Y vosotros, ¿quién decís que soy yo? Una pregunta, muy directa y personal de Jesús, nos interpela. Si lo que decimos de Jesús está lejos de su manera de pensar y de vivir, ¿de qué sirven las palabras, por muy bellas que éstas sean? Si decimos que es Amado y no le amamos, si decimos que es Señor y no está en el centro de nuestra vida, entonces necesitamos ir más allá de un espiritualismo desencarnado, más allá de la rutina y la superficialidad, para llegar, como pobres, al terreno del Espíritu. En el encuentro personal con Jesús, en fidelidad al evangelio, descubrimos quién es Él y quiénes somos nosotros. Decir quién es Jesús, es darle la vida Hoy es el momento para renovar nuestra confianza en Jesús como roca firme.
D.Certe mancanze mi lasciano turbata, anzi un po scossa. In questo caso bisogna lasciare la Comunione Eucaristica?
R. Pensavo che lei fosse già arrivata a distinguere tra commozione emotiva e squasso interno da colpa grave. Sa certamente che alcune mancanze in sé leggerissime, causano veri traumi psichici, che lasciano turbati per ore e per giorni. Viceversa, ci sono colpe assai gravi, come la calunnia, lodio a secco, certi disordini sulla castità, che non scuotono affatto. Perciò non tralasci mai la S. Comunione Eucaristica per queste ragioni, che, al contrario, dovrebbero suggerirgliela, appunto per acquistare energie valide, e resistere al male.
" Il tuo santo angelo
custode vegli sempre su di te, sia egli il tuo condottiero che ti guidi per
l'aspro sentiero della vita: ti custodisca sempre nella grazia di Gesú, ti
sostenga con le sue mani affinché tu non dia nel piede di qualche sasso: ti
protegga sotto le ali dalle insidie tutte del mondo, dal demonio e dalla
carne. Come é consolante il pensiero che vicino a noi stà uno spirito, il quale
dalla culla al tramonto non ci lascia mai un istante nemmeno quando osiamo di
peccare.