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D. Certe mancanze mi lasciano turbata, anzi un po’ scossa. In questo caso bisogna lasciare la Comunione Eucaristica?

R. Pensavo che lei fosse già arrivata a distinguere tra commozione emotiva e squasso interno da colpa grave. Sa certamente che alcune mancanze in sé leggerissime, causano veri traumi psichici, che lasciano turbati per ore e per giorni.
Viceversa, ci sono colpe assai gravi, come la calunnia, l’odio a secco, certi disordini sulla castità, che non scuotono affatto.
Perciò non tralasci mai la S. Comunione Eucaristica per queste ragioni, che, al contrario, dovrebbero suggerirgliela, appunto per acquistare energie valide, e resistere al male.






D. Non riesco a comprendere  quelle parole di Gesù: “ Vegliate e pregate, perché non sapete né il giorno né l’ora che il  Signore verrà”.
Allude alla morte?


R.In genere, cioè se il contesto evangelico non suggerisce diversamente, ogni richiamo di Gesù alla vigilanza orante o al semplice autocontrollo, è in rapporto alla sua venuta progressiva in noi, nel senso della frase biblica:” il Dio che viene”.
Siccome il salvatore ci ha trovati distratti dal vero scopo della creazione, totalmente assorbiti dai beni della terra, non cessa mai di raccomandarci la presenza a noi stessi, la vigilanza, la preghiera che richiama al Padre.
Il passo che lei cita sembra avere questo significato.


D. Mi sento spinto a fare qualche digiuno e qualche penitenza corporale.
     Si possono fare senza licenza del Padre Spirituale?


R. Non direi “licenza”.
     Il Padre Spirituale non ha autorità su di lei: dà consigli, suggerimenti. Appunto. Si tratta di consigli da chiedere, in questo caso, per evitare pie esagerazioni, dannose alla salute. Un uomo sposato ne ha già abbastanza di penitenza e mortificazioni da fare…
S. Paolo della Croce, diceva ad un padre di famiglia assai fervoroso e con vivo desiderio di battersi con i flagelli, che uno sposato ne aveva già abbastanza di penitenza da fare in una famiglia. Che facesse quella..






AS VIAS DO ESPIRITO

Imitação..... 3.18 Como, a exemplo de Cristo, devemos levar com serenidade as misérias desta vida.

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Imitação..... 3.18
 
Como, a exemplo de Cristo, devemos levar
com serenidade as misérias desta vida.

 
Filho, eu descí do céu por tua salvação: não por necessidade mas por amor, tomei sobre mim tuas misérias para que aprendesses a suportar, pacientemente, as misérias temporáis.
Desde a hora do meu nascimento até a morte na cruz, não me faltaram dores e sofrimentos.
Experimentei grande penúria das coisas temporais: ouví muitas vezes queixas contra mim,suportei, benigamente, confusões e opróbios: pelos meus benefícios recebí ingratidões, blasfemas pelos milagres e censura pela minha doutrina.


THE WAYS OF THE SPIRIT

Did the Virgin Mary really die?

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Did the Virgin Mary
really die?


The very first question that arises staring at an ancient Byzantine icon of the Dormition representing the Virgin Mary’s body laying on a bed and Her figure raising above it, it’s if this picture, painted by a Mount Athos monk, indented to represent, with such a little convincing patterns, only Her Soul or Her entire Body as well. A religious inexperienced viewer would have his attention attracted by the abstract symbolism, while the pious viewer looking for cheap experiences would be contradicted by the archaic verism of the Virgin laying on a bed on the verge on expiring, like an ordinary woman.

 

VIVENCIAS EN NAZARET

“Jesús es el único humano en quien, en todo momento,

 

se percibe que es más importante lo que es que lo que hace.

 

Por eso no vive "a la carrera".

 

Sabe que su simple existir como hombre, su humanidad,

 

son ya la gran revelación del amor de Dios hacia los hombres.

 

Viviendo redime, viviendo predica, sin necesidad de palabras ni milagros.

 

En sus años “perdidos” en Nazareth

 

está ya enseñando y redimiendo,

 

dando tanta gloria al Padre

 

como con su muerte y resurrección…”

 

  Martín Descalzo

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LA VIDA HUMANA Y SOCIAL DE JESÚS…Y, LO PROFUNDAMENTE MISTERIOSO

 

 

“Nazaret quiere decir muchas cosas… Inversión en la realidad. Nazaret significa la condición humana, los trabajos y los días, una escucha incesante de las circunstancias y de los acontecimientos, una búsqueda apasionada para explorar lo mejor posible todos los datos de la existencia, avanzando en el conocimiento de las cosas como en el aprendizaje del saber vivir con las demás personas. Significa, además, el reconocimiento de que cada ser humano es mi hermano, con la misma dignidad que yo, junto con la confianza espiritual de que en la vida ordinaria se puede vivir unido al Dios trinitario.

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El misterio de Nazaret manifiesta, más que ningún otro, la total integridad y verdad de la naturaleza humana de Jesús. Este misterio supone que Jesús apareció entre los suyos, hombre como los demás, sin manifestar en nada, durante los años de su juventud, su cualidad de Mesías. La vida de Nazaret es, en resumidas cuentas, el misterio de una ausencia de misterio en la vida humana y social de Jesús: y es esto, probablemente, lo que es profundamente misterioso”

R. Voillaume

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WEGE DES GEISTES

CORPUS DOMINI

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CORPUS DOMINI
07 GIUGNO 2015
UNA RIFLESSIONE


" PRENDETE, QUESTO É IL MIO CORPO........QUESTO É IL MIO SANGUE   " ( Mc 14.22/24 )
Ascoltiamo di nuovo le parole di Gesù in quanto offre ai suoi discepoli il pane che si torna il suo corpo e il vino che si torna il suo sangue, inaugurando, cosí, il nuovo rito pasquale: la Eucaristia é i il sacramento della nuova ed eterna unione.
Con quei gesti e quelle parole Cristo leva a compimento la lunga pedagogia dei riti antichi  e la chiesa ritorna incessantemente nel posto del suo nascimento, ritorna lí perché il dono eucaristico stabilisce una misteriosa contemporaneità  fra la Pasqua del Signore e il provenire di tutte le generazioni del mondo. Con profonda gratitudine a Dio dobbiamo stare in silenzio e contemplare il mistero della nostra fede con quel sentimento intimo di stupore eucaristico. Contempliamo la faccia eucaristica di Cristo come fecero gli apostoli e di seguito i santi di tutti i seco
li.

Preghiere

Scendi in piazza Di0

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Scendi in piazza Di0

Ti ho cantato, Signore, nelle Chiese
e i fratelli hanno fatto coro,
ora me ne vado per strada
a proporre la tua musica.
A faccia tosta, a muso duro,
soffia in me, in noi la tua canzone
d'amore per I'uomo per l 'umanità.