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L’Abbazia di
Klosterneuburg:
il luogo dove
s'incontrano
cielo e terra

L’Abbazia di Klosterneuburg sorge in Austria, nei pressi della capitale dello stato austriaco, a solo pochi chilometri da Vienna risalendo il fiume Danubio. In tutta l‘area di lingua tedesca non esiste nessun altro luogo in cui la vita religiosa e quella dell'alta società si siano fuse in un’unità organica quanto in questo complesso abbaziale.
Già all’atto della fondazione dell’Abbazia di Klosterneuburg motivi istituzionali e religiosi erano fortemente e strettamente legati l’uno all’altro.


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Un veduta della facciata dell'abbazia

Klosterneuburg diviene un luogo importante e degno dell’erezione di un’abbazia quando il Margravio Leopoldo III di Babenberg -poi santificato e venerato come patrono dell’Austria- si trasferì dall’antica sua sede.

Leopoldo III trasferì la sua residenza da Gars am Kamp nell’anno terzo dalla sua elezione a Margravio. L’anno successivo al suo trasferimento venne fondata l’attuale Abbazia di Klosterneuburg.
Leopoldo nel nono anniversario di nozze[1], avrebbe ritrovato il prezioso ricordo venerato nell’abbazia -perfettamente intatto- in occasione di una sua battuta di caccia, agganciato ad un ramo di sambuco. Questa la popolare leggenda, molto diffusa in Austria, che così ci trasmette la fondazione della stupenda abbazia, contornandola da un’aureola misteriosa e fortemente correlata al potere temporale e spirituale.

Il Margravio adempiendo un voto avrebbe scelto -come sede dell’Abbazia- il luogo in cui il velo è stato rinvenuto.
L’Abbazia fu retta –su convocazione di Leopoldo nell’anno 33- i canonici agostiniani. Quivi la comunità si stabilì presso il complesso abbaziale e da allora Klosterneuburg divenne un centro di cultura e di scienza, oltre che un’attrattiva spirituale ed oggi naturalistica.

Nei secoli successivi all’edificazione l’Abbazia di Klosterneuburg detenette la sua importanza come centro religioso e politico.
Durante il diciottesimo secolo l’imperatore Carlo VI, il padre di Maria Teresa, voleva far accrescere l’Abbazia in modo regale, seguendo il modello dell’Escorial spagnolo. Il progetto dell’imperatore d’Austria di trasferire la sua residenza a Klosterneuburg restò purtroppo parzialmente realizzato. Questo progetto restò per gli storici dell’arte “l’Escorial austriaco”- inimitabile e sontuoso progetto- purtroppo abortito a causa della morte del monarca. Difatti con la morte di Carlo VI nel 1749, furono interrotti i costosi cantieri edili.

Dopo circa un secolo più tardi fu compiuto un buon quarto della costruzione originariamente progettata dall’imperatore Carlo VI. Possiamo quindi dire che riuscì parzialmente il sontuoso e stupendo progetto del padre di Maria Teresa d’Austria.

Un’ulteriore parte del progetto edilizio di Carlo VI fu terminata -nell’ambito di ampi lavori di restauro- addirittura nell’anno 2006. Durante questi lavori di ripristino è stato pensato e realizzato una centrale di bioriscaldamento proprio davanti all’Abbazia.
Riproponendo il sontuoso progetto di Carlo VI –ora finalmente realizzato- è stata ristabilita la barocca Sala Terrena, oggi allestita a sala ricevimento dei visitatori.

È in virtù di ciò che l’Abbazia di Klosterneuburg oggi si propone come una meta turistica notevole, soprattutto in quanto dotata di attrezzature attuali e all’avanguardia.
La visita del complesso comprende un programma unico nel suo genere spaziando da temi di arte sacra e di arte più prettamente profana. Ciò è stato reso possibile grazie soprattutto all’attività di ricerca –nonché di collezionismo dei canonici agostiniani- che per quasi un millennio hanno raccolto materiale.

L’Abbazia ed ora il suo museo ospitano una serie di opere d’arte davvero considerevoli, basiti segnalare l’altare medievale di Verdun -famoso in tutto il mondo-, sino alle eccezionali opere del periodo barocco ed alla pittura moderna. Oggi durante le visite guidate all’Abbazia e le visite al Museo dell’Abbazia, si possono osservare una grande quantità di tesori d’arte che qui trovano ospitalità. Il complesso abbaziale di Klosterneuburg conserva testimonianze di un’inaudita bellezza estetica e di una impressionante insegnamento architettonico. L’abbazia di Klosterneuburg occorre assaporarla con il cuore, oltre che con lo sguardo!

Il complesso dell’Abbazia di Klosterneuburg non è soltanto un luogo di fede vissuta è pure la sede di creazione di vini assai pregiati. I canonici agostiniani gestiscono da qui 24 parrocchie di Vienna e della Bassa Austria, qui conservano tesori d’arte unici e al fianco di un luogo stupendo dal punto di vista dello spirito e dell’arte è anche un podere coltivato a vite dall’Abbazia di Klosterneuburg. 
Con la sua storia di circa 900 anni il podere coltivato a vite dell’Abbazia di Klosterneuburg non è soltanto uno delle più antiche tenute di viticoltura in Austria, ma con una superficie coltivata di 108 ettari, anche uno dei più estesi dell’intera nazione austriaca.

La varietà dei terreni è anch’essa unica. Ciò determina una qualità eccellente del prodotto vitivinicolo, impareggiabile ed eccellente. Tutti i vini imbottigliati e selezionati dall’Abbazia di Klosterneuburg si sviluppano in posizioni selezionate nei dintorni di Klosterneuburg, di Vienna, di Gumpoldskirchen e di Tattendorf. Queste quattro località di produzione del prodotto lo rendono particolare in quanto hanno caratteristiche molto diverse fra loro e rendono il vino un “unicum” di differenze e palati.

Le coltivazioni vengono selezionate in ciascuno di questi luoghi e a seconda del tipo di terreno vengono messi a coltura giustamente solo quei tipi di vite che trovano le loro condizioni migliori, a secondo dei terreni. Notevole l’impegno vitivinicolo ricambiato però dall’ottima produzione selezionata.

In una cantina dell’Abbazia del tredicesimo secolo è allestita un’ottima enoteca -che fa da suggestiva cornice- per degustare questi ottimi vini.
Ma una superba ambientazione come l’Abbazia di Klosterneuburg non poteva limitarsi. Difatti oltre alla cultura dei piaceri della vita il visitatore può degustare anche ottimi piatti della cucina tipica tradizionale presso il ristorante Schüttkasten che offre ai suoi ospiti in un ambiente davvero suggestivo ottimi piatti.

E l’offerta dei prodotti della superba Abbazia di Klosterneuburg non poteva concludersi. Il Café Escorial offre una stupenda terrazza panoramica.
Inoltre presso il complesso monastico è pure attiva la caffetteria centrale dell’Abbazia ove gli ospiti e i turisti possono passare il tempo prima di una visita guidata o dopo aver ammirato opere d’arte incredibili. Anche qui è assicurato il comfort, difatti l’intorno è sempre impareggiabile e starvi è estremamente piacevole.

Prof. ALESSIO VARISCO
Storico dell’arte – Magister Artium
Direttore Antropologia Arte Sacra

[1] Erano nove anni da quando Agnese, la moglie di Leopoldo, aveva perso il suo velo da sposa.


THE WAYS OF THE SPIRIT

YOU ARE MY FAITH

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YOU ARE MY FAITH

Oh Jesus, people usually think that the faith in You was born by miracles done in the roman Palestine. Those miracles caused only astonishment and they only made  believable your message.
It was the way in which you introduced yourself and explained your thinking that was unusual.
It is easy to point out limits, defects and faults in Moses, David and in the Prophets.
In You, Jesus, everything is majestic and brightly without any ostentation.
In You everything is human an lovable.

LOS CAMINOS DEL ESPIRITU

Santa María al Pie de la Cruz

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Viernes 27 de Marzo:
  Santa María al Pie de la Cruz


Las últimas caricias fueron las de su Madre.
Sus manos se dedicaron a la dulce y dolorosa tarea
de recomponer en lo posible,
lo que habían hecho con su hijo.
Le bajó sus ojos,
que no se habían cerrado.

Quitó las espinas
que lo habían coronado,
y las sostuvo en sus manos
junto con los clavos.
Dos recuerdos que el hombre,
le dejaba regalados,
y dos honores que el hijo
para ella había ganado:
Amor y Dolor,
para siempre entrecruzados.
Tomó el cuerpo de su hijo,
y lo acercó hasta el regazo.





WEGE DES GEISTES

Ascensione di Gesù

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Ascensione di Gesù
 
Anno C
 
"Andate in tutto il mondo
e predicate il Vangelo"
 
PENSIERO DELLA DOMENICA
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E’ finito il tempo della incarnazione e Gesù deve congedarsi dai suoi amici. Nella prima lettura della liturgia dell'Ascensione , è ancora Luca che nel suo libro "Atti degli Apostoli", racconta al suo carissimo amico Teofilo, come Gesù "... si mostrò ad essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, apparendo loro per quaranta giorni e parlando del regno di Dio . Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere che si adempisse la promessa del Padre, quella, disse, che voi avete udito da me...". 

Preghiere

San Francesco, pensaci tu

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San Francesco, pensaci tu

 

O santo patrono della nostra amata terra
illumina chi governa, perché nulla venga
a mancare alla povera gente
e tutta la nazione possa vivere
giorni tranquilli da ogni punto di vista.