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 Ubbidienza gioiosa

5e comando piacevole 

Quando un’ anima si converte, odia il peccato, si dedica con tutto l’impegno al bene, accoglie in sé la grazia dello Spirito Santo e diviene un essere completamente nuovo.


Si avvera allora la parola della Scrittura: “Togliete via il lievito vecchio per essere una pasta nuova” (1 Cor. 5,7).


Il tentatore tende molti lacci alla nostra anima, e la natura umana è troppo debole per potere riportare vittoria su di lui.


Per questo l’Apostolo ci raccomanda di armarci con le armi celesti: “Rivestitevi con la corazza di giustizia e calzate i vostri piedi per annunziare il vangelo della pace, e cingete i vostri fianchi con la verità “ (cfr. Ef. 6,14).

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Vedi quanti mezzi di salvezza l’Apostolo ti ha indicato, tutti tendenti ad un unico regno e ad un’unica meta. La vita diventa un sicuro cammino nella via dei comandamenti fino al traguardo finale stabilito da Dio.
Chi si dimostra superiore agli allettamenti del pellegrinaggio terreno senza farsi ammaliare dalla gloria mondana, sentirà il bisogno di far sacrificio di se stesso a Dio.
Far sacrificio di se stesso a Dio significa non cercare mai la propria volontà, ma quella di Dio e seguirla come buona guida, e poi contentarsi di quanto è necessario per la propria vita.


Ciò aiuterà ciascuno  a compiere con maggior impegno e serenità i propri doveri per il bene suo e degli altri, come si conviene ad un discepolo di Cristo.


Coloro poi che esercitano una autorità hanno un onere ancora maggiore degli altri.


Il loro servizio è più impegnativo di quello dei sudditi.


Devono dare l’esempio di saper servire umilmente gli altri, considerando i fratelli come un deposito loro affidato da Dio.


Chi ha responsabilità su altri si comporti come un coscienzioso educatore che cura con sollecitudine i fanciulli affidatigli dai genitori.
Se vi sarà tale rapporto di intesa e di affidamento fra chi guida e chi ubbidisce, l’ubbidienza  diverrà gioiosa e il comando piacevole.


Sarete sicuri di essere sulla via perfetta.


Se vi onorerete a vicenda,condurrete in terra una vita felice da angeli.

S. Gregorio di Nissa - Vescovo
(335 - 395)

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FAMMI NASCERE

AS VIAS DO ESPIRITO

NATIVIDADE DE MARIA

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NATIVIDADE DE MARIA
 
O nascimento de uma criança é sempre uma grande festa na familia. No dia 8 de Setembro celebra-se o nascimento da Virgem Maria: a Natividade de Maria.
Tal festa tem origem no ano 430, quando São Maurilio a introduziu na diócese de Angers, na França, em consequência de uma revelação. Dizem que um homem da cidade de Angers encontrava-se no campo, na noite de 8 Setembro daquele ano, quando ouviu anjos cantando no Céu.  Perguntou-lhes qual o motivo do cantico e responderam que festejavam com alegria o dia do nascimento de Nossa Senhora.

Codice shinistaT

THE WAYS OF THE SPIRIT

Hail Mary

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Hail Mary

Hail Mary full of grace
The Lord is with thee;
Blessed art thou among women
And blessed is the fruit
Of thy womb Jesus


 

LOS CAMINOS DEL ESPIRITU

San Luis María Grignion de Montfort

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En la memoria litúrgica de
 San Luis María Grignion de Montfort

Dios ha hecho y preparado una sola e irreconciliable hostilidad, que durará y se intensificará hasta el fin. Y es entre María, su digna Madre, y el diablo; entre los hijos y servidores de la Santísima Virgen y los hijos y secuaces de Lucifer. De suerte que el enemigo  más terrible que Dios ha suscitado contra Satanás es María, su santísima Madre.
Dios, le dio tanta sagacidad para descubrir la malicia de esa antigua serpiente y tanta fuerza para vencer, abatir y aplastar a ese orgulloso impío, que el diablo la teme no sólo más que a todos los ángeles y hombres, sino, en cierto modo, más que al mismo Dios


WEGE DES GEISTES

“Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito”

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IV domenica
di Quaresima


“Dio ha tanto amato il mondo
da dare il Figlio unigenito”


PENSIERO DELLA DOMENICA
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Le leggi ecclesiastiche non sono mai state repressive. La richiesta del digiuno quaresimale era osservata, nei tempi antichi, fino all’estremo. E la Chiesa, per non pregiudicare la salute dei fedeli, stabilì a metà quaresima (la domenica laetare). Una sospensione completa di un giorno, di ogni forma di digiuno.  Siamo con la quarta domenica di quaresima, in pieno tempo favorevole, di conversione. In questa Liturgia Gesù è ancora a Gerusalemme e si incontra con Nicodemo (nome greco “vincitore tra il popolo”). E’ un membro del Sinedrio, uno dei pochi che credettero in Gesù. E’ colui che intervenne in suo favore (cfr.Giov.7,51) e contribuì a prepararne la sepoltura (cfr.Giov.19,39). E’ un uomo retto, ma timido e vittima di rispetto umano, reso ancora più forte per l’alta posizione che aveva.


Preghiere

PERCHÉ E COME PREGARE ? Un pensiero

PERCHÉ  E  COME   PREGARE  ?
          Un pensiero


La preghiera come dialogo com Dio é un bene sommo, essendo una vera intimitá con Lui stesso. Come gli occhi del corpo vedendo la luce ne sono schiariti cosí anche l'anima che é tesa verso Dio viene illuminata dalla luce ineffabile della preghiera. Non deve essere frattanto una preghiera fatta per abitudine, ma che proceda dal cuore e non deve essere circonscritta a determinati tempi e ore ma fiorire continuamente notte e giorno. Non bisogna innalzare il nostro animo a Dio solamente quando attendiamo con tutto lo spirito alla preghiera. Occorre che anche quando siamo occupati in altre faccende sia nella cura verso i poveri sia in altre attivitá inpreziosite magari dalla generositá verso il prossimo, abbiamo il  desiderio e il ricordo di Dio, perché, insaporito dall'amore divino come da sale, tutto diventi cibo gostosissimo al Signore dell'universo. Possiamo godere continuamente di questo vantaggio, anzi, per tutta la vita se a questo tipo di preghiera dedichiamo il piú possibile del nostro tempo. La preghiera é la luce dell'anima, vera conoscenza di Dio, mediatrice tra Dio e l'uomo. L'anima elevata per mezzo suo in alto fino al cielo abbraccia il Signore con amplessi ineffabili.  La preghiera funge da augusta messaggera dinanzi a Dio  e allo stesso tempo rende felice l'anima perché appaga le sue aspirazioni, dovendo essere una preghiera autentica e non sole parole meccaniche.   Essa é um desiderio di Dio, un amore ineffabile che non proviene dagli uomini ma prodotto di una grazia divina. Di essa l'Apostolo dice: " non sappiamo pregare come conviene, ma lo spirito santo intercede per noi con gemiti inesprimibili."( Rom. 8.26b)  Se il  Signore da a qualcuno tale modo di pregare é una richezza da valorizare  e un cibo celeste che sazia l'anima. S elo ha gustato si accende il desiderio celeste per il Signore come un fuoco ardente che infiamma l'anima. Dobbiamo abbellire la nostra casa di modestia e umiltá mediante la pratica della preghiera e rendere splendida la nostra abitazione con la luce della giustizia e ornare le pareti con opere buone come una patina di oro puro e al posto dei muri e delle pietre preziose collocare la fede e la magnimitá ponendo ogni cosa in alto sul fastigio la preghiera e decoro di tutte le cose.  Solo cosí prepariamo al Signore una degna demora e cosí lo accoglieremo  in splendida reggia e  cosí trasformerai la tua anima in un tempio della sua presenza...........