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Per quale ragione Gesù non
frequentò scuole rabbiniche?
Ammettendo che Gesù sapesse leggere ma non scrivere (non si può darlo per certo) è lecito chiederci: dunque, la ricchezza delle sue citazioni bibliche non derivavano unicamente da quanto ne ascoltava in sinagoga, ma da sue letture? Inoltre, come si è fatto notare: la Scrittura era scritta in lingua ebraica, non in quella aramaica, parlata nella Galilea, e, anzi in tutta la Giudea romana. Dunque conosceva anche l'ebraico, forse anche altre lingue? Sapeva scrivere?
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Disse Gesù: "Venite a mangiare"
Per convincere gli increduli Discepoli, il Risorto disse: Avete qui qualcosa da mangiare? Ed essi gli offrirono una porzione di pesce arrostito e un favo di miele.
Dovevano essere i residui di una cenetta che, dunque, non si erano negata con tutta quell angoscia in corpo.
Proveniva forse, quel pesce, dalla casa del pescatore Giovanni di Zebedeo, lì nella capitale?
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E' un fatto storico
La domanda si pone, perché, effettivamente, oggi cè gente che la mette in dubbio; se non altro, la presenta con tanti sottintesi e tanti se e ma, da relegarla nella sfera della mitologia o della fiaba. Invece la Chiesa proclama alto che la Risurrezione di Gesù è un fatto storico realmente accaduto, in un giorno determinato della nostra storia, in un luogo preciso del nostro mondo.
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Dopo l'insistenza
della Maddalena
andarono a controllare
Le tre Marie, richieste dallAngelo della Risurrezione, di avvertire gli apostoli, non ne ebbero il coraggio; quindi devono aver evitato di farsi vedere al Cenacolo.
Chi vi giunse per prima fu Maria Maddalena, che ne aveva avuto lordine direttamente dal Risorto. Abbiamo detto Cenacolo, ma non ne siamo sicuri al cento per cento, perché il Vangelo dice semplicemente luogo dove si trovavano i discepoli. Giovanni si esprime così e suppone che noi ricordiamo che loro e il Maestro si erano uniti, almeno lultima volta, nel Cenacolo di Maria, madre di Marco. Dunque Maddalena arrivò al Cenacolo e, con limpeto che le era proprio, annunziò: Ho visto il Signore.
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I 4 Evangelisti
non sono concordi...
Dato che levento "Risurrezione di Gesù" si basa sulla testimonianza delle Pie Donne, è giusto far conoscenza con loro, per sapere con esattezza chi erano. Interessante che nessuno dei quattro Evangelisti, concordi con laltro, come, del resto, succede nelle singole redazioni dei fatti della Risurrezione, segno della loro autonomia di composizione.
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In che modo
vibrò la lancia?
Riprendiamo il racconto di quello che avvenne sul Golgotha dopo la morte di Gesù, riallacciandoci al crurifragium o spezzatura delle gambe dei tre cruciari. Il picchetto dei legionari che doveva effettuare quello scempio, si accontentò di lavorare sui due malfattori dei lati. Quando giunsero a Gesù, si avvidero che era morto. Constatazione ovvia, ma di valore ufficioso, in appoggio alla dichiarazione ufficiale del centurione exactor mortis già pervenuta a Pilato.
A quel punto il compito del picchetto con Gesù si poteva dire compiuto.
Senonchè uno di loro trovò che qualcosa si poteva pur fare; accertarsi in maniera militare che Quello era veramente deceduto.
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Crura = ginocchi
Fragium = spezzare
"Crurifragium" romano. Non è facile rifare con esattezza tutta la trama di un dramma, e di un dramma come quello del Cristo. Per semplificare, potremmo affidarci a questo schema, sugli eventi seguiti alla morte di Gesù. 1° La gente e i legionari restano ancora al Golgotha, anche dopo le ore tre pomeridiane, fino a che, piano piano sfollano; restano però i soldati di guardia. 2° Giuseppe dArimatea si presenta a Pilato per avere la salma di Gesù (potevano essere le ore 4 pomeridiane). 3° Anche i giudei vanno da Pilato, a chiedere che fossero rimosse le salme dalla croce.
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La tavoletta del condannato:
perchè tutti vedessero...
Parliamo ora della tavoletta posta sopra il capo del Crocifisso, con la motivazione della condanna capitale.
I Romani ci tenevano a rendere pubblica la sentenza di morte, anche a mezzo di scritte particolari, in modo che la gente della strada, anche quella, sapesse per quali ragioni si era giunti alla sentenza capitale. Certamente ne ebbero anche i due criminali condannati con Gesù, con le motivazioni del caso.
In quella riguardante Gesù, il procuratore romano, Ponzio Pilato, ci fece mettere semplicemente gli estremi anagrafici e non accenni a crimini particolari.
Il testo per disteso ce lo ha conservato solo S. Giovanni: Gesù Nazareno Re dei Giudei.
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Croce immessa e
croce commissa
Tenuta presente la storia della Croce, passiamo alle forme strane che prendeva.
Cominciando dalle tre diverse fogge con cui si è presentata anche nellarte, diciamo che si chiamava croce immessa, se la traversa era sistemata sulla sommità di quella verticale, croce commissa, se poco più sotto.
In seguito la prima fu chiamata croce a tau greca, la seconda, croce latina.
La cosiddetta croce di S. Andrea, o decussata, è una semplice invenzione degli artisti.
Scendendo a trattare delle parti che componevano il teterrimum supplicium, distinguiamo la trave verticale, o patibolum, dalla parola latina patere, aprire (ed era la stanga che una volta serviva ad aprire e chiudere le porte delle stalle degli antichi romani) e la trave verticale, o stipes, stipite.
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I legionari, con ironia,
gli gridavano:
"Ave Re dei Giudei"
Allestito lo spettacolo, con il Re da burla assiso su di una pietra, uno sgabello, i legionari passarono agli ossequi vituperosi. Gesù, avvolto in una clamide militare rossa, con una canna in mano, che poteva essere giunco di Cipro o di Spagna, se li vide passare davanti, piegando le ginocchia, gridando con ironia beffarda: Ave, Re dei Giudei!.
Per dare più vita e risalto al gesto, osarono sputargli in faccia con disprezzo; qualcuno gli strappò di mano lo scettro ridicolo e con quello cercò di tormentarlo sul capo coronato di sterpi. Gli storici romani, Cornelio Tacito e Dione Cassio, ci informano che quando uno era stato condannato a morte, prima della esecuzione era duso caricare di insulti il miserabile.
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Non era serio trovarsi soli con una donna
Per capire più a fondo l'originalità della scelta del Salvatore, riguardo alle Cooperatrici del terzo gruppo bisogna approfondire la posizione della donna, come persona, nella Palestina dei suoi tempi. Detto in succinto: la personalità di essa era nulla, la svalutazione quasi totale. Sentite uno dei santoni dellebraismo di poco anteriore a Gesù, Rabbi Yose ben Yohanan, che insegnava tranquillamente ai suoi uditori: Non parlare a lungo con una donna: questo vale per tua moglie, ma assai di più per la donna del prossimo.
E, per essere più chiari: Non trovarsi soli con una donna.