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Croce immessa e
croce commissa

Tenuta presente la storia della Croce, passiamo alle forme strane che prendeva. Cominciando dalle tre diverse fogge con cui si è presentata anche nell’arte, diciamo che si chiamava croce immessa, se la traversa era sistemata sulla sommità di quella verticale, croce commissa, se poco più sotto. In seguito la prima fu chiamata croce a tau greca, la seconda, croce latina. La cosiddetta croce di S. Andrea,  o decussata, è una semplice invenzione degli artisti. Scendendo  a trattare delle parti che componevano il “teterrimum supplicium”, distinguiamo la trave verticale, o patibolum, dalla parola latina patere, aprire (ed era la stanga che una volta serviva ad aprire e chiudere le porte delle stalle degli antichi romani) e la trave verticale, o stipes, stipite.

Lo stipite poteva misurare anche tre o quattro metri di lunghezza, perché piantato in terra; per cui la croce poteva essere molto alta.

Un poeta romano, Silio Italico, cantando la morte di Attilio Regolo che, finì in croce, dopo il supplizio della botte, dice, dunque che dalle sponde dell’Africa avrebbe potuto vedere la sua Esperia, cioè Italia, per quanto era alta la croce da cui pendeva.

 

A parte l’esagerazione poetica, c’era della verità. Difatti, anche per Gesù, se quel legionario, al  momento del “sitio” volle porgergli un po’ di acqua acidula, dovette servirsi di una lancia, per la evidente altezza da superare.

Giù per lo stipite, c’era un bastone in funzione di sedile, a forma di corno, perchè il peso del corpo e le convulsioni non lacerassero eccessivamente le membra fissate dai chiodi al legno della croce.

Difatti di questo corno, di cui si era persa la memoria, lungo la via dei secoli, ne parlava anche il commediografo romano Plauto, che fa dire ad un padrone minaccioso contro uno schiavo: fila dritto, altrimenti, ti metto a cavallo! E voleva dire: ti metto in croce.

Del corno ne parla anche il filosofo Seneca.

Quindi il suppedaneum o sgabelletto che vediamo sotto i piedi del Crocifisso, è pura fantasia medioevale.

Il patibolum, o stanga traversa, veniva portata sulle spalle o sulla schiena dallo stesso condannato. Con ciò detto che lo stipite era già piantato sul luogo della esecuzione. Il cruciario portava solo il patibolum.

La nostra iconografia, specie della via crucis, mostra Gesù carico di tutti e due i pezzi; ma ciò era impossibile.

La croce tutta intera poteva pesare anche uno o più quintali, secondo la grossezza delle due travi. E il condannato, dopo tanti supplizi, non poteva in nessun modo, portare un peso così sproporzionato.

Una volta giunti sul luogo della esecuzione, il condannato veniva confitto al patibolum, poi issato con quello sul palo varticale.

Uno strumento così atroce, dopo duemila anni di storia cristiana, ha perso quel che di spaventoso che aveva nell’antichità; per questo è bene conoscerlo.

THE WAYS OF THE SPIRIT

DEVOTION TO HTE FAITHFUL DEPARTED

Devotion to htr faithful departed

NOVEMBER IS THE MONTH

DEDICATED TO THE FAITHFUL DEPARTED

Codice shinistaT <

Non of the convinced catholic doubts of the legitimacy of the power of prayers and good dids addressed to God for the Souls of the faithful departed. Sometimes also we catholics are doubtful about the value of the prayers and good dids.We need to make it clear and try to remember what was said about the etymological meaning of the ward " SUFRAGE " In our days it has the unmistaka ble meaning of prayers for the dead ones. Really the latin meaning of " Sufrage "means simply " HELP " In recent times we have the real meaning when we talk about electoral suffrage for candidates,a support for a vote.

LOS CAMINOS DEL ESPIRITU

Domingo 8º del tiempo ordinario: Evangelio: Mateo 6,24-34

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Domingo 8º del tiempo ordinario:
 Evangelio: Mateo 6,24-34

Las lecturas hoy nos advierten de la inconveniencia del apego a las riquezas y también no hablan de la Divina Providencia, ese cuidado que Dios da a sus creaturas. Y podemos ver en estas lecturas de hoy dos aspectos de este cuidado amoroso de Dios: confianza en la Divina Providencia en cuanto a nuestras necesidades materiales y confianza también en cuanto a lo que nos depara el futuro. Jesús usa la palabra servir. No quiere decir que no haya que tener bienes materiales y que no haya que procurarlos. Con la palabra servir el Señor se está refiriendo a ser esclavos del dinero, o sea, a dejar que el dinero nos domine. Cuando el dinero se convierte en lo más importante en nuestra vida, nos puede llegar a esclavizar.


WEGE DES GEISTES

DALLA PRIMA LETTERA DI S.PAOLO DELLA CROCE ALLA VEN.LUCIA BURLINI

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DALLA PRIMA LETTERA DI S.PAOLO DELLA CROCE ALLA  VEN.LUCIA BURLINI
4 LUGLIO 1748


Dopo il silenzio di tanti anni, ho creduto mio obbligo di gratitudine di visitare con questa mia il vostro spirito ringraziandovi in primo luogo, in Gesù Cristo della grande carità con cui avete assistito ai nostri poveri religiosi abitanti nel sacro ritiro della Madonna del Cerro [ ..] Gesù che è il sommo datore d'ogni bene ricolmi sempre più il vostro spirito della pienezza delle sue grazie e doni celesti, per le fatiche, viaggi ed altri uffici di carità in cui vi siete impiegata per i miei e vostri fratelli in Gesù Cristo.

Preghiere

PREGHIERA A MARIA


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PREGHIERA A MARIA
Benedetto XVI

Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi,
affinché viviamo il Vangelo.
Aiutaci a non nascondere
la luce del  Vangelo
sotto il moggio della nostra poca fede.