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Non partecipava alla vita pubblica
Quanto siano state audaci le cosiddette Pie donne e, molto più, quanto lo sia stato il Salvatore, nel chiamarle ad una collaborazione, che abbiamo riscontrato tanto importante per la diffusione del suo messaggio, ci apparirà ancora meglio, da quello che verremo dicendo, dietro la documentazione giudaica, puntigliosa e spesso meschina, ma sempre di grande rilevanza storica.
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Chiamava sua Madre "Maryàm"
Dopo aver presentato il padre putativo di Gesù, è doveroso inquadrare, almeno nelle sue linee essenziali, la figura di sua madre, MARIA. In brevi linee, non solo perché di lei è stato scritto tanto, forse anche troppo: non perché la S. Vergine non se lo meriti, ma perché spesso si tratta di ricostruzioni arbitrarie, fantasiose, utili solo ad alimentare un devozionismo sterile, spesso perfino dannoso.
Iniziamo anche con lei dal nome: qualcuno ha pensato che fosse di origine egiziana. Studi recenti lo considerano di origine aramea. Difatti in aramaico suonava MARYAM, mentre in ebraico si scriveva MIRYAM.
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Così veniva chiamato il Salvatore
Cerchiamo di chiarire più ampiamente possibile qualcuno di quei dati della carta didentità di Gesù: il primo è il Nome.
Non è stato facile arrivare alla sua grafia esatta, da cui ricavare la pronunzia, pur trattandosi di un nome assai comune nel giudaismo prima della venuta di Gesù, perché era quello del condottiero che aveva introdotto gli ebrei nella terra promessa: Giosuè. Difatti questo nome rimanda a Yoshua, che significava, anticamente Yahvè = aiuta, passato, in seguito, a significare Yahvè = salva.
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Giuseppe il carpentiere: padre putativo
Giuseppe veniva scritto in aramaico così: YHWSP, che secondo le vocali poste sotto a queste 5 consonanti, (si faceva così nell'ebraico antico!) poteva suonare YHOSIP o YHOSEPH. Dunque a Nazareth nella Galilea, quindi da Maria e da Gesù, Giuseppe veniva pronunziato in questa maniera. Attraverso le trasformazioni greche e latine siamo arrivato alla forma attuale italiana Giuseppe.
Se veniamo alla sua condizione sociale, Giuseppe veniva presentato, fino a pochi anni or sono, come falegname. Qualcuno aggiungeva falegname - fabbro ferraio. Gli ultimi studi hanno accertato che il termine greco usato da Marco 6,3, tékton dice qualcos'altro: carpentiere, abilitato anche a fabbricare case.
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Titoli, privilegi, diritti, eccentrici nel vestire...
Dobbiamo subito ricordare che le notizie giunte fino a noi, su questo argomento, derivano dal testo più sacro per gli ebrei, dopo la Torah, cioè la Mishna, che vuol dire "ripetizione". Si tratta, per la verità, di un testo assai tardivo che, iniziato verso il 200 dopo Cristo da un rabbi, fu continuato fino al IV^ e V^ secolo.
E appena necessario ricordare che "rabbi" era uno dei titoli onorifici che si davano agli appartenenti alla categoria degli "scribi". Il che significa che scriba indicava la professione, "rabbi" il titolo onorifico, con particolare riferimento a quello che era l'oggetto del loro impegno professionale: l'insegnamento della Legge ebraica. Altri titoli, meno frequenti erano "Padre" "Maestro" ( Mar' î, che in aramaico potrebbe significare "Signore mio").
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... con vesti ruvide ed ampie
Sembrerebbe, a prima vista, uno di quei problemi a sfondo fittizio e privi di senso. Invece lo presentiamo come un discorso serio ed istruttivo. Partiamo dal ricordare che un ebreo dei tempi di Gesù, andava vestito nella maniera più vicina al beduino di oggi; vesti ruvide e ampie, che si riducevano ad una tunica ad ampie maniche, stretta alla vita da una cintura, o da una fascia di panno. Piedi nudi o dotati di sandali, secondo il grado sociale o i giorni festivi. Sul capo un turbante o panno più o meno rettangolare, annodato in vari modi e usato per difendersi dal sole.
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Mangiava e beveva come gli altri ebrei...
Gesù si è adattato alla prassi dei cibi mondi e immondi, per motivi prudenziali che è facile immaginare. Quando quei. motivi, a suo giudizio,apparvero esauriti,attese l'occasione propizia e parlò chiaro, anche a costo di scandalizzare gli ipocriti cioè gli avversari.
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I soldati nella Passione
Durante lo svolgersi del dramma della Passione di Gesù, si muovono, in parte attiva e a volte determinante, alcuni legionari romani. E interessante comprendere il significato della loro presenza.
E noto che il procuratore Ponzio Pilato aveva a sua disposizione cinque coorti di legionari, di cui una la lasciava a disposizione dellautorità religiosa, in Gerusalemme, per le esigenze di ordine pubblico.
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Servirono alla
sepoltura di Gesù
Tutti sanno che la salma di Gesù fu avvolta in una sindone; ma pochi sanno che i lini adoperati in quella occasione furono tre: le bende, il sudario e la sindone.
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Asfissia carbonica
Innanzitutto va chiamata in causa la serie ininterrotta e profonda delle emozioni in contrasto che turbarono lanimo del Salvatore in quella vigilia di morte. Giorni prima aveva ammesso: Lanima mia è turbata. Durante la cena Gesù rivisse tutte le angosce precedenti, col traditore, e con i suoi cari che lasciava.
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... della crocifissione
Verso l'ora nona,
le tre pomeridiane
Sicuramente vi sarà capitato di ascoltare il Passio della Settimana Santa, nella versione della Cei e di sentir dire: Era lora terza, quando crocifissero Gesù. In effetti il traduttore non ha detto terza, ma e ore nove del mattino. E il testo di San Marco.