IL SALUTO DI MARIA shalom
GLI EFFETTI DI UN SEMPLICE PRESENTARSI
Invece quella voce echeggiò nellambiente e nella famiglia in un modo che fu ritenuto del tutto straordinario: raggiunse persino la creatura di sei mesi, che lanziana Elisabetta portava in grembo. Questa dirà alla nuova arrivata, che è stato tutto effetto del suono del suo saluto . In realtà, il suono di quella voce era arrivato un attimo dopo lapparire di Maria dentro quella casa. La luce, si sa, precede il suono.
Elisabetta non poteva saperlo...
Se furono interpretati come espressione di gioia, è chiaro che quei sussulti non furono percepiti nei limiti normali della natura (che una madre sa distinguere perfettamente in una creatura, giunta al sesto mese) e dovevano esprimere qualcosa che aveva valore di segno. C'è chi ha pensato alla liberazione del nascituro battezzatore dal peccato originale. Ma questa spiegazione non rientrava negli assunti del nostro
evangelista. Egli vuole avvertirci che per Elisabetta quella sensazione insolita rappresentò una inaspettata illuminazione, sproporzionata agli effetti di un saluto comune. Se giunse a chiamare la giovane della Galilea madre del mio Signore è segno che le fu rivelata, in quello stesso istante, la proposta dellangelo, nonché laccettazione di essa,da parte di quella sua parente, fortunata per aver creduto.
Per noi, le varie frasi di questo cantico, inserite nel contesto di un episodio evangelico tanto noto all'anima credente, rappresentano la prima esperienza, colma di stupore, da parte della vergine di Nazaret nel campo di un apostolato squisitamente laicale, che pensiamo non entrasse ancora esplicitamente nelle sue prospettive personali.
La seconda fu la potenza del suo braccio. E qui non disdegnò di affidarsi a moduli semitici che vedevano Dio tutto intento a mettere in fuga i superbi, a rovesciare i potenti da loro troni, ma anche ad innalzare gli umili, a sovvenire gli affamati e a soccorrere i miseri, fra i quali vedeva Israele. Ecco la splendida icona della Madre di Dio, impegnata ad offrire a Dio il sacrificio della lode e del ringraziamento.
Padre Bernardino Bordo- passionista