Mangiava e beveva come gli altri ebrei...
Gesù si è adattato alla prassi dei cibi mondi e immondi, per motivi prudenziali che è facile immaginare. Quando quei. motivi, a suo giudizio,apparvero esauriti,attese l'occasione propizia e parlò chiaro, anche a costo di scandalizzare gli ipocriti cioè gli avversari.
L occasione ce l'hanno conservata Marco e Matteo: Marco più chiaramente. In una particolare circostanza d'invito a tavola, per Lui e discepoli, da parte di qualche simpatizzante, alcuni commensali notarono con raccapriccio che sia il Rabby di Nazareth sia i suoi seguaci, si erano dati a mangiare, senza essersi prima lavate accuratamente le mani... Dunque si trattava, secondo Marco, di trasgressione di semplice purità esteriore: pulizia delle estremità superiori... I cibi erano quelli secondo la Legge e la Tradizione rabbinica. I presuntuosi non osarono l'attacco frontale con Gesù, perché, presumibilmente erano informati sulla sua misteriosa capacità di mettere a tacere chiunque... E attaccarono i discepoli.
Fu un errore ben grande: una temerarietà. Non solo rovinarono il pranzo a tutti, ma, ad un certo punto videro che Gesù, si alzò di tavola e fece appello sia ai presenti, che a quelli che stavano fuori (forse in attesa di qualche tozzo di pane). E allora, per prima cosa, fu un rabbuffo poderoso contro tutte quelle storie di lavaggi di bicchieri e altri articoli (che poi Marco elencherà puntigliosamente: "stoviglie, oggetti di rame e molte altre cose per passare, poi, dalla purità esteriore a quella interiore". Tuonò forte: "Ascoltatemi bene e intendete bene: non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono, invece, le cose che escono dall'uomo a contaminarlo". (Mc. 7,1-23)
Cera proprio da ascoltarlo e capirlo bene, perché quelli che avevano provocato "erano venuti da Gerusalemme", quindi dai caporioni, i quali, di sicuro. avevano già subodorato che quel tale di Nazareth leggeva in modo stranamente diverso quei passi del Levitico, , e ancora più drasticamente le prescrizioni rabbiche...
Come vedete, Gesù non si permetteva di chiedere cibi immondi... ma sbaragliava ogni "dicotomia" fra puro e impuro, come avrebbe fatto con sacro e profano: tutta la realtà è venuta dal Padre e non può non essere buona: quello che proviene dall uomo può renderlo impuro: questo sì.
Comunque, anche a quel menù limitato da tante sottigliezze magico sacrali fece sempre buona accoglienza. Sappiamo da Lui stesso che "mangiava e beveva come tutti gli altri uomini", per cui lo avevano preso per "mangione e beone"... A parte l'insinuazione maligna dei nemici, deve essere stato vero che mangiava e beveva volentieri quello che gli mettevano davanti",come avrebbe insegnato anche ai suoi. I quali, si sa, quando non si trovarono nella triste condizione di sgranocchiare spighe dai campi di grano, facevano buona accoglienza alle gioie della mensa: lo seppero quelli di Cana (e gli Apostoli erano ancora ridotti di numero).