Cara Venerabile Benedetta,
ho conosciuto la tua breve ma significativa esistenza tramite il libro che Graziella mi ha regalato: sono rimasta incantata dal tuo coraggio e sacrificio e debbo confessarti che ho pianto per Te, per me. Ogni giorno, specialmente alla sera, mi rivolgo a Te per avere, forza all'indomani. Spero tanto di incontrarti in un sogno per abbracciarti fisicamente.
Se andrai in Brasile, ed io te lo auguro di tutto cuore, farai una esperienza dolcissima al contatto con la gente, ma soprattutto con i bambini e ragazzi.
Quando giro tra le casette baracche attraverso stradine polverose o fangose incontro la festa, la gioia.
Un anno fa ho avuto un impulso nuovo nella mia vita di sacerdote. La chiamerei quasi una... chiamata. La morte in un incidente stradale di tre ragazzi insieme mi ha posto la domanda: e tu che fai? Vuoi fermare, per quello che puoi, la morte? Vuoi mobilitare i giovani a non morire dentro e fisicamente e a scegliere la vita? Mi sembrarono le domande nuove di un'ordinazione sacerdotale in tarda età.
"Chi scandalizzerà uno di questi piccoli che credono in me..."
PENSIERO DELLA DOMENICA + VIDEO CORRELATO Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sta per iniziare il mese di Ottobre, che la devozione popolare dedica alla Madonna del Rosario. E una formula di preghiera, il rosario, comunissima fin dai tempi antichi, con quel ripetere, quasi a cantilena, per cinquanta volte lAve Maria.E forse lunica preghiera che rimane inculcata nella mente di tutti, perchè appresa dalle nostre mamme non appena abbiamo cominciato a parlare. La Liturgia celebra oggi la XXVI domenica del tempo ordinario e ci propone alcuni brani del libro del Vecchio Testamento "Numeri" , chiamato così dalla descrizione nel capitolo primo, del censimento dei figli di Israele.
Nella notte del 19 novembre 2008, dopo un faticoso viaggio, sono "sbarcato" nel nord-est del Brasile, nella regione del Sergipe, il continente sudamericano con aerei ad alto sviluppo e con altre di immense povertà. Sono ospite del Vescovo della Diocesi di Proprià, una diocesi di 400.000 abitanti e con soli ventiquattro preti. La popolazione è in maggioranza cattolica, ma crescono sempre più numerose e svariate le sette religiose. Ho cercato di vivere al meglio la mia missione di fare concerti (in italiano!) e ho trovato grande attenzione ed entusiasmo in questa Chiesa semplice, umile e giova¬ne. L'immensità del Brasile permette di offrire solo qualche frammento della vita lì. Sono tornato sentendomi piccolo, ma con dentro il calore, non soltanto del sole estivo, ma dell'amore della gente, dei bambini e dei giovani.
SANTA MONICA Madre di Santo Agostino Esempio di Madre e di Sposa
Una riflessione
Santa Monica é conosciuta fra i cattolici per essere stata la madre del Santo di Hispona, Santo Agostino, che con grande difficoltá conseguí, per la sua perseveranza nella preghiera e nella caritá, la grazia di vedere suo figlio convertirsi al cattolicesimo. Uno dei piú grandi valori di questa Santa Madre é stata la fiducia nella preghiera. Quanti di noi cristiani possiamo dire che abbiamo la stessa fiducia che ebbe Santa Monica nella preghiera ? Abbiamo molte volte fiachezza in pregare e lasciamo la preghiera sempre in secondo piano durante il giorno.
Una riflessione a cura del Dott. Alberto Rossini( Brasil)- nostro collaboratore
É da domandarci. Cosa é l'amore ? Non é facile rispondere perché l'amore non si spiega ma si vive. Qui non si parla di sentimenti, perché l'amore e cosa bene superiore. É comune ascoltare "io ti amo" ma alcuni lo dicono senza mettere in considerazione il suo valore e lo confondono con la passione, attrazione, sesso, sentimento, una fuga. San Paolo ci rivela per noi che l'amore é bontá, non ha invidia, non é arrogante e non é egoista e non guarda rancore.....tutto sopporta, crede e spera che in altre parole si puó definire un atto ascetico.
É una scelta ! Solo sapremo cosa é amare quando lo manifestiamo con
gesti concreti, ma é necessario stare disposti a soffrire e trasformare
questa sofferenza in felicitá,perché l'amore é il maggiore di tutti i
sacrifici: " nessuno ha un amore tanto grande come colui che dá la vita
per i suoi amici" (Giov. 14.13) Di questa forma possiamo affermare che
la vera amicizia é la pienezza dell'amore. Quando amiamo non abbiamo
paura di soffrire perché abbiamo coscienza che le maggiori felicitá sono
consequenze di grandi sofferenze.
Ognuno di noi é responsabile della
propria storia, non importa cosa abbiamo fatto nel passato,
l'importante é ricominciare ogni giorno con il fermo proposito di essere
e fare sempre il meglio agli occhi di Dio. In questo consiste l'amore
proprio che non si puó amare il prossimo se non amiamo noi stessi.
Quello che ci é successo non puó essere cambiato ma possiamo scegliere
il nostro futuro. Non abbiamo il diritto di essere giudici perversi di
noi stessi ma considerare che la santitá é il riconoscimento delle
nostre fragilitá con il fermo proposito di emendare.
L'amore e la
felicitá dipende da noi, ma dobbiamo fare una scelta radicale per il
vero amore e non possiamo avere paura di amare perché " Dio non ci ha
dato uno spirito timido, ma di fortezza e sapienza" ( 2 Tim. 1.7) La
decisione stá nelle nostre mani e dobbiamo corrispondere al comandamento
del Signore: " amatevi l'uno con l'altro come io vi ho amato "
Pertanto, l'amore é un donarsi con gesti concreti nella misura delle
nostre possibilitá e non sentimenti umani.Se comprendiamo questo
possiamo considerarci felici per compiere quello che ci é stato
raccomandato............. A cura del Dott. Alberto Rossini (Brasil) nostro collaboratore
Padre Vincenzo Bordo dalla Corea ci offre le sue riflessioni, i suoi dubbi, le sue ansie e le sue certezze sulla sua vita missionaria al servizio dei poveri. Ho visto il diavolo. Ho lottato con satana. Per un momento, quando lho guardato in faccia, ho avuto paura ma era diverso da come me lo aspettavo non aveva nè le corna e neanche la coda biforcuta ma era viscidamente accattivante e tremendamente seducente.
Nessun cattolico convinto ha dubbi sulla legittimità delle preghiere e opere buone, indirizzate a Dio, in suffragio delle anime dei defunti. Ma adesso qualche voce si sente, di chi non sa darsi ragione se valgano qualcosa. E' bene chiarirlo. Anzitutto richiamiamo alla mente quanto si è detto sul significato etimologico della parola "suffragio". Oggi ha il significato inconfondibile di preghiera per i defunti. In realtà, il termine latino "suffragium" vuol dire semplicemente "un aiuto".
In questo frammento del Vangelo di Luca notiamo il canto di lode di Zaccaria, dopo la nascita di suo figlio. Nella prima parte il padre di Giovanni Battista ringrazia Dio, nella seconda parte i suoi occhi guardano verso il futuro. Tutto in lui traspira allegria e speranza al riconoscere l'azione salvatrice di Dio in Israele che finisce con la venuta dello stesso Dio incarnato, preparata dal figlio di Zaccaria. Giá sappiamo che Zaccaria era stato castigato da Dio a causa della sua incredulitá, peró, adesso, quando l'azione divina é stata completamente manifestata nella sua carne, al ricuperare la voce, esclama quello che fino allora non si poteva dire se non con il cuore ed é vero quel che diceva:" Benedetto, Signore, Dio di Israele ....." (Luca 1.68)
I titoli più suggestivi attribuiti alla Vergine Maria
Ci siamo interessati, a suo luogo, alla vivace gara dei secoli cristiani, nell'attribuire alla Vergine i titoli più suggestivi. Oggi, dopo la breve pausa post conciliare, si assiste, non senza una comprensibile preoccupazione, ad un riflusso d'onda, che, al ritmo serrato delle epoche precedenti, sembra aggiungere qualcosa in più: un vago sapore di estrosità gratuita. Lo dimostrano svariate iniziative, organizzate per folle surriscaldate da canti a ritmo sud americano, sotto la spinta di emittenti radio televisive, impegnate a dare vita e alimento a movimenti che si richiamano al suo nome.
LA MADONNA DELLA QUERCIA E LA DEVOZIONE AL SS.mo ROSARIO
La notizia che S.S. Giovanni Paolo II ha proclamato il 2003 anno del SS.mo Rosario mi ha spinto ad iniziare una ricerca che potesse mettere in luce come questa devozione così amata da infinite generazioni di uomini e donne, questa devozione che lega la terra al cielo , è stata vissuta nel santuario della Madonna della Quercia.
Vorremmo poter dire che la Madonna è nata in quel dato giorno, in quellora precisa, in quel luogo della Palestina, magari dove la troviamo al momento dellannunzio angelico, per dare contorni seriamente riscontrabili alla sua esistenza storica. Invece dobbiamo accontentarci di congetture. Del resto, con il Suo Figlio Gesù non siamo in condizioni analoghe?
Tudo o que eu posso desejar ou cuidar para o meu consolo, não o espero aqui e, sim, na vida futura. Porque ainda que eu só tivesse todas as consolações do mundo e pudesse gozar de todas as suas delicias, é certo que seria por pouco tempo. Portanto, minha alma, não poderá ser plenamente consolada,nem perfeitamente confortada,senão em Deus, consolador dos pobres e protetor dos humildes.
The very first question that arises staring at an ancient Byzantine icon of the Dormition representing the Virgin Marys body laying on a bed and Her figure raising above it, its if this picture, painted by a Mount Athos monk, indented to represent, with such a little convincing patterns, only Her Soul or Her entire Body as well. A religious inexperienced viewer would have his attention attracted by the abstract symbolism, while the pious viewer looking for cheap experiences would be contradicted by the archaic verism of the Virgin laying on a bed on the verge on expiring, like an ordinary woman.