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- Scritto da Don Lucio Luzzi
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Non sei
semplicemente
"uomo"
Il tuo evangelista Giovanni poteva dire semplicemente che ti sei fatto uomo.
No: ha preferito calcare la tinta, per mettere in evidenza che delluomo hai assunto anche la limitatezza e la miseria, eccetto il peccato.
Noi, invece, per desiderio, in sé legittimo, di non dimenticare mai che sei anche Dio, abbiamo ridotto quanto più possibile la dimensione umana della tua incarnazione.
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Solo Tu sei la verità tangibile
Mi sono trovato addosso, fin da giovanetto, tanta sete di conoscere,approfondire argomenti scientifici, di storia, di religione e di ogni altro campo dello scibile umano, dedicando alla ricerca il meglio delle mie attitudini.
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Tutti si accalcavano intorno a Gesù
Una domanda tua, ritenuta molto ingenua dai tuoi stessi collaboratori.
Tutti si accalcavano addosso e tu ti chiedevi chi avesse osato sfiorarti la veste ruvida?
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- Scritto da Don Lucio Luzzi
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Sinfonia senza suoni
Gli antichi saggi mi hanno mostrato una loro via, per giungere ad una "vita beata"...
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CRESCEVI ANCHE TU
Abituati come siamo a vederti,adorarti e pregarti nella tua divinità, o Gesù, stentiamo a farci un'idea meno confusa di come fosse possibile una tua crescita "in sapienza, in età e in grazia" (Lc 2,52).
Non potevi, certo, crescere nella tua divinità: questo lo trovo comprensibile.Ma come uomo, tutti videro - particolarmente tua Madre Maria e Giuseppe tuo padre putativo - che la tua mente si evolveva, le tue esperienze infantili si andavano maturando, a contatto della piccola realtà della vostra casa e del vostro sperduto villaggio di Nazareth.
Tutto osservavi con i tuoi occhi profondi, tutto t'interessava di quel mondo, ad orizzonte limitato, di tutto chiedevi spiegazioni. Intanto la tua statura cresceva, le tue energie si sprigionavano in allegria festosa, fra lo stupore dei tuoi che sapevano chi veramente eri.
Crescevi particolarmente nella conoscenza dei misteri di Dio, nell'adesione affettuosa al Suo disegno su di te, nell'amore alla preghiera, sia in casa che nella sinagoga, dove ti ci conducevano ogni sabato e al tempio di Gerusalemme, quando cominciarono a portarti, in fila con i pellegrinaggi annuali.Tua madre tenne d'occhio questa tua crescita, anche se la parola di Simeone le faceva intravedere dove si sarebbe spenta tanta armonia di grazia e di virtù.
Sapeva, che quella non sarebbe stata la fine, ma il trionfo; ma lo sapeva per fede: come madre trepidava e adorava il piano di Dio su di te.La mia crescita, forse è stata solo in direzione di un situarmi sempre più passivo nella realtà terrestre.Talvolta ho l'impressione di averti amato assai di più da fanciullo che adesso, di aver imparato più a diffidare degli uomini che a comprenderli e amarli nel tuo Nome. Anche il dilatarsi del raggio del mio apostolato temo sia andato a scapito di una vera intensità di zelo per la gloria del tuo e mio Padre. Tuttavia, ancora non mi lasci cader vittima del pessimismo di chi si arrende a se stesso. Io mi arrenderò solo a Te !