Tutti si accalcavano intorno a Gesù
Una domanda tua, ritenuta molto ingenua dai tuoi stessi collaboratori.
Tutti si accalcavano addosso e tu ti chiedevi chi avesse osato sfiorarti la veste ruvida?
Chi non la ritenne ingenua fu una donna: colei che ti aveva toccato con tanta speranza in cuore, di guarire, da un male incurabile .
E tremò, per aver osato tanto . Eppure i tuoi discepoli e la donna dovevano sapere che con i rabbini non si scherzava: toccare una donna con un flusso di sangue o essere toccati da essa ( che era equivalente ) comportava una specie di immondezza dal taglio magico sacrale, da tutti temuto .
Che, forse colei ti aveva sentito, quando avevi chiarito il tuo pensiero su di un punto così aberrante del magistero rabbinico? Per questo, rispondesti al gesto pieno di fede con un miracolo.
Marco avrebbe data la colpa della infermità così prolungata ai medici incapaci. Luca, lui stesso medico, l'avrebbe innocentemente dirottata sulle medicine, del tutto empiriche...
Tu solo, Maestro mio, arrivasti al punto giusto; poteva guarire solo con il miracolo operato dalla sua fiducia in te.
Io mi perdo dietro valori marginali, sciupando in questo modo, energie, tempo e attese che troverebbero la loro soluzione nella stessa natura della tua sequela.
Chi mi cerca nel tuo nome, non cerca lezioni ad alto livello quanto una parola che ridoni fiducia fra tante avversità; chi mi si avvicina non pretende miracoli di guarigioni, come operavi tu, ma la finezza dell'accoglienza che usavi, per invitare tutti a venire al Padre con te.
Aiutami a riesprimere nel mio il tuo comportamento di accoglienza che coinvolge nella speranza e riporta lo sguardo ad allungare con serenità su di un futuro su cui dominerà sempre la dolce figura paterna di Colui che ti donò a noi.